Modules | Area | Type | Hours | Teacher(s) | |
FILOLOGIA DIGITALE | L-FIL-LET/13 | LEZIONI | 36 |
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A partire dagli anni Novanta, le caratteristiche del mezzo elettronico hanno impresso una profonda
metamorfosi tanto alle fasi preparatorie del lavoro filologico, quanto al modello editoriale di arrivo, con nuove possibilità, mediante programmi dedicati, di immagazzinare e richiamare immagini digitali, o di confrontare le diverse forme in cui il testo è documentato, riconoscendone differenze anche minime. Nella codifica dei testi e nella pubblicazione digitale, è stata spesso sottolineata, tuttavia, la maggiore attenzione alle funzioni di rappresentazione che di interpretazione rispetto al tradizionale modello finalizzato alla costituzione del testo critico. La pubblicazione digitale online si pone dunque al confine fra il mondo della critica testuale e quello della conservazione e archiviazione dei documenti, il primo tendente a un’ideale approssimazione al testo originale, il secondo alla storica materialità delle testimonianze: è una biforcazione che ripropone il dibattito – molto vivo Oltreoceano – sul dualismo del testo letterario, sospeso fra l’astrattezza dell’opera (work) e la concreta tangibilità dei documenti (texts). Il corso propone una riflessione articolata su strumenti, metodi e finalità della critica dei testi nell’era digitale, proponendo una serie di case studies: dalle “buone pratiche” editoriali ai casi più problematici della digitalizzazione di massa (mass digitization).
The course introduces students to the foundations of the critical edition in the digital age (digital scholarly editions) and to the problems arising from the digital media shift (mass digitization). Students will reflect upon the evolving concept of text, as shaped by authorial intention and expressed by surviving documentation. Attention will be paid to the collaborative internetwork of texts offered by the Web and the assessment of its quality; a specific study of "born digital" literature will introduce issues about digital obsolescence and preservation.
La parte teorica del corso sarà oggetto della prova orale conclusiva, valevole per il 60% del voto finale.
The course's theoretical introduction will be assessed by a final viva, worth 60% of the final grade.
A partire dai vari "case studies" proposti, dalle tecnologie più innovative di indagine materiale dei manufatti d'epoca alla codifica dei testi, dai problemi legali e testuali della digitalizzazione di massa alle varie tipologie di edizione digitale, dalla filologia del testo "born digital" ai problemi dell'obsolescenza di hardware e software, gli studenti dovranno approfondire un argomento a scelta ed esporlo in classe nella seconda parte del corso.
Building on relevant "case studies" introduced by the course, students will be asked to offer a presentation on a subject of their choice during the second part of the course, on topics such as the editing of "born digital" texts or theobsolescence and preservation issues of hardware e software. Such presentation accounts for 60% of the course assessment.
Seminario di approfondimento su uno o più degli argomenti introdotti nella prima parte del corso, valevole per il 40% del voto finale. Individuale o d'équipe, il lavoro sarà esposto in classe nella seconda parte del corso.
Specific seminar presentations, developed individually or in pairs, will be worth 40% of the final grade.
Introduzione e/o aggiornamento teorico sugli attuali metodi di indagine e pubblicazione dei testi; approfondimento scientifico individuale o d'équipe; capacità di raccogliere ed elaborare dati di prima mano; avviamento alla progettazione editoriale su interfaccia digitale.
Students will get familiar with an up-to-date range of methods to investigate and publish texts; individually or in pairs, they will learn how to collect data and draft scholarly edition projects.
Seminario di approfondimento su uno o più degli argomenti introdotti nella prima parte del corso, valevole per il 40% del voto finale. Individuale o d'équipe, il lavoro sarà esposto in classe nella seconda parte del corso.
Specific seminar presentations, developed individually or in pairs, will be worth 40% of the final grade.
Per seguire la bibliografia del corso e le eventuali direttrici di approfondimento, in gran parte basate su materiali anglofoni, è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese (indicativamente, livello B1 generale, ma con capacità di comprensione particolarmente spiccate). Non sono invece richieste particolari competenze di carattere informatico, al di là di elementari conoscenze di informatica umanistica, quali sono offerte dalle attuali fonti manualistiche di area filologica.
A good knowledge (roughly B1) knowledge of the English language, especially in terms of reading skills, is required prior to the beginning of the course. No specific acquiantance with Digital Humanities is required, given the mainly theoretical focus of the course.
A partire dagli anni Novanta, le caratteristiche del mezzo elettronico hanno impresso una profonda metamorfosi tanto alle fasi preparatorie del lavoro filologico, quanto al modello editoriale di arrivo, con nuove possibilità, mediante programmi dedicati, di immagazzinare e richiamare immagini digitali, o di confrontare le diverse forme in cui il testo è documentato, riconoscendone differenze anche minime. Nella codifica dei testi e nella pubblicazione digitale, è stata spesso sottolineata, tuttavia, la maggiore attenzione alle funzioni di rappresentazione che di interpretazione finalizzata alla costituzione del testo critico. La pubblicazione digitale online si pone dunque al confine fra il mondo della critica testuale e quello della conservazione e archiviazione dei documenti, il primo tendente a un’ideale approssimazione al testo originale, il secondo alla storica materialità delle testimonianze: è una biforcazione che ripropone il dibattito – molto vivo Oltreoceano – sul dualismo del testo letterario, sospeso fra l’astrattezza dell’opera (work) e la concreta tangibilità dei documenti (texts). Il corso propone una riflessione articolata su strumenti, metodi e finalità della critica dei testi nell’era digitale, proponendo una serie di case studies: dalle “buone pratiche” editoriali ai casi più problematici della digitalizzazione di massa (mass digitization). Su alcuni di essi, gli studenti potranno svolgere seminari ed esercitazioni nella seconda parte del corso.
Since the 1990s, the digital media shift has had a broad impact on both the preparatory stages of scholarly editing and the presentation and publication of data, expanding our possibilities to store and visualize digital images, to compare different versions of a certain text and to highlight their variants. In many cases, textual encoding and digital scholarly editing have developed new opportunities in terms of storage and representation rather than of interpretation and establishment of a critical text. Online publication, in particular, seems oriented to conservation and archival of documents rather than to traditional textual criticism. Such evolution revives a broad debate on what we mean by literary text: the hypothetical “original work” based on its author’s final intention or its various “versions” as represented by material documentation. Lessons will focus on the aims, methods and tools of textual scholarship in the digital age, encouraging students to reflect upon various case studies and produce seminars on individual problematic issues, such as mass digitization and on-line archives, in the second part of the course.
Testo di riferimento (Uno a scelta fra):
Domenico Fiormonte, Per una critica del testo digitale. Letteratura, filologia e rete, Roma, Bulzoni, 2018.
OPPURE Jerome J. McGann, La letteratura dopo il world wide web: Il testo letterario nell'era digitale (ed. orig. Radiant Textuality. Literary Studies after the World Wide Web, 2001). Edizione italiana a cura di Dino Buzzetti, Bologna, Bononia university press, 2002.
Inoltre, un libro a scelta fra:
T. Mancinelli, E. Pierazzo, Che cos'è un'edizione scientifica digitale, Roma, Carocci, 2020.
M. Zaccarello, Leggere senza libri. Conoscere gli e-book di letteratura italiana, Firenze, Cesati, 2020.
Elena Pierazzo, Digital Scholarly Editing Theories and Practices, Cambridge, Open Book Publishers, 2016 (accesso online UNIPI).
Sono richieste le seguenti letture integrative: I seguenti articoli apparsi in rivista (da fornire in PDF):
D. Fiormonte, Il testo digitale: traduzione, codifica, modelli culturali, in Italianisti in Spagna, Ispanisti in Italia: la traduzione. Atti del Convegno, Roma, Edizioni Q, 2008, pp. 285-300.
P. Italia, Editing 2.0. Come leggiamo e leggeremo i testi in rete, «Nuovi Argomenti», LXXIII/1 (2016), pp. 80-86.
L. Leonardi, Filologia elettronica fra conservazione e ricostruzione, in Digital philology and medieval texts, a cura di A. Ciula e F. Stella, Pacini, Pisa, pp. 65-75; scaricabile in PDF al link http://www.infotext.unisi.it/upload/DIGIMED06/book/leonardi.pdf
b) Inoltre, due saggi a scelta fra i seguenti saggi (che saranno forniti in PDF):
B. Bordalejo, The texts we see, the works we imagine. The Shift of Focus of Textual Scholarship in the Digital Age, «Ecdotica», VII (2010), pp. 64-75.
Paul Eggert, The Conservator’s Gaze, «Library Trends», LVI/1 (2007), p. 80-106.
W. Van Mierlo, Reflections on Textual Editing in the Time of the History of the Book, «Variants», X (2013), pp. 133-161.
H.W. Storey, The Interpretive Mechanisms in the Textual Cultures of Scholarly Editing, «Textual Cultures. Text, contexts, interpretation», 4.1 (2009), pp. 129-147.
Main book (Choice between):
Jerome J. McGann, Radiant Textuality. Literary Studies after the World Wide Web, 2001). Edizione italiana a cura di Dino Buzzetti, Bologna, Bononia university press, 2002.
OR Domenico Fiormonte, Per una critica del testo digitale. Letteratura, filologia e rete, Roma, Bulzoni, 2018
Furthermore, a book to choose between:
Paul R. Eggert, Securing the past. Conservation in art, architecture and literature, Cambridge, Cambridge University Press, 2009.*
Jerome J. McGann, A New Republic of Letters. Memory and Scholarship in the Digital Age, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 2014.*
T. Numerico, D. Fiormonte, F. Tomasi, L’umanista digitale, Bologna, Il Mulino, 2010.
Elena Pierazzo, Digital Scholarly Editing Theories and Practices, Cambridge, Open Book Publishers, 2016 (accesso online UNIPI).
*) Dato il prezzo di copertina, si consiglia la versione Kindle.
Further readings will be provided as PDFs:
D. Fiormonte, Il testo digitale: traduzione, codifica, modelli culturali, in Italianisti in Spagna, Ispanisti in Italia: la traduzione. Atti del Convegno, Roma, Edizioni Q, 2008, pp. 285-300.
P. Italia, Editing 2.0. Come leggiamo e leggeremo i testi in rete, «Nuovi Argomenti», LXXIII/1 (2016), pp. 80-86.
L. Leonardi, Filologia elettronica fra conservazione e ricostruzione, in Digital philology and medieval texts, a cura di A. Ciula e F. Stella, Pacini, Pisa, pp. 65-75; scaricabile in PDF al link http://www.infotext.unisi.it/upload/DIGIMED06/book/leonardi.pdf
b) Furthermore, 2 essays chosen between:
B. Bordalejo, The texts we see, the works we imagine. The Shift of Focus of Textual Scholarship in the Digital Age, «Ecdotica», VII (2010), pp. 64-75.
Paul Eggert, The Conservator’s Gaze, «Library Trends», LVI/1 (2007), p. 80-106.
2016.W. Van Mierlo, Reflections on Textual Editing in the Time of the History of the Book, «Variants», X (2013), pp. 133-161.
H.W. Storey, The Interpretive Mechanisms in the Textual Cultures of Scholarly Editing, «Textual Cultures. Text, contexts, interpretation», 4.1 (2009), pp. 129-147.
Per i non frequentanti, per ragioni che devono essere contemplate dal Regolamento d’Ateneo, è inoltre richiesta la lettura di un libro fra:
Paul R. Eggert, Securing the past. Conservation in art, architecture and literature, Cambridge, Cambridge University Press, 2009.*
Jerome J. McGann, A New Republic of Letters. Memory and Scholarship in the Digital Age, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 2014.
T. Numerico, D. Fiormonte, F. Tomasi, L’umanista digitale, Bologna, Il Mulino, 2010.
Elena Pierazzo, Digital Scholarly Editing Theories and Practices, Cambridge, Open Book Publishers, 2016 (accesso online UNIPI).
Furthermore, non-attendees will read another book of the list at point 3 of the programme:
Paul R. Eggert, Securing the past. Conservation in art, architecture and literature, Cambridge, Cambridge University Press, 2009.*
Jerome J. McGann, A New Republic of Letters. Memory and Scholarship in the Digital Age, Cambridge (Mass.), Harvard University Press, 2014.*
T. Numerico, D. Fiormonte, F. Tomasi, L’umanista digitale, Bologna, Il Mulino, 2010.
Elena Pierazzo, Digital Scholarly Editing Theories and Practices, Cambridge, Open Book Publishers, 2016 (accesso online UNIPI).
La parte teorica del corso sarà oggetto della prova orale conclusiva, valevole per il 60% del voto finale. Le conoscenze applicate saranno verificate attraverso un seminario, individuale o di gruppo, valevole per il 40% del voto finale.
The theoretical framework of the course will be assessed as a viva at the end of the course, and will account for 60% of its final grade.
Link aula virtuale https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a98e77596be134853a457f21a5f089279%40thread.tacv2/conversations?groupId=9bcbbea6-f05b-4479-9b4f-8fe21aac3950&tenantId=c7456b31-a220-47f5-be52-473828670aa1
NB INIZIO LEZIONI MERC. 29 SETTEMBRE 2021
Per ulteriori informazioni, contattare il docente:
michelangelo.zaccarello@unipi.it.
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michelangelo.zaccarello@unipi.it.