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ROMANIAN LITERATURE FROM XIX TO XX CENTURY
EMILIA DAVID
Academic year2023/24
CourseFOREIGN LANGUAGES AND LITERATURES
Code1281L
Credits9
PeriodSemester 1
LanguageItalian

ModulesAreaTypeHoursTeacher(s)
LETTERATURA ROMENA TRA OTTO E NOVECENTOL-LIN/17LEZIONI54
EMILIA DAVID unimap
Obiettivi di apprendimento
Learning outcomes
Conoscenze

Il corso offre agli studenti un vasto panorama della letteratura romena dell’Ottocento e del Novecento, presentato anzitutto nell’evolversi diacronico del genere teatrale, partendo da un’introduzione alle fasi cruciali della sua costituzione e consolidamento come istituzione della cultura romena, per giungere allo studio dei primi grandi commediografi e autori drammatici dell’Ottocento, Vasile Alecsandri e Ion Luca Caragiale, e per approdare ulteriormente alla loro eredità novecentesca, il cui impatto sarà studiato in modo approfondito nelle drammaturgie di due autori drammatici: Eugène Ionesco, ovvero di una delle più grandi personalità dell’esilio romeno degli anni ’40, e Matei Vișniec, anch’egli drammaturgo bilingue, romeno-francese e, a sua volta, esule, ancora una volta a Parigi, a decorrere dal 1987.

Gli studenti avranno l’opportunità di studiare sia il succedersi delle poetiche, delle tendenze e delle correnti teatrali dell’Ottocento romeno ed europeo con cui i milieux locali hanno stabilito rapporti profondi e durevoli, sia l’affascinante ventaglio di estetiche novecentesche e fra loro le poetiche postdrammatiche che hanno messo in discussione l’eredità del dramma intesa nell’accezione di quel teatro europeo che più ha lasciato il segno, operando dopo e al di là del dramma considerato in accezione aristotelica.

Dunque, dopo aver esaminato le caratteristiche del teatro del drammaturgo interbellico Mihail Sebastian, che è stato compagno di generazione di Eugen Ionescu e di Mircea Eliade  ̶ , l’ultimo appena citato essendo anch’egli autore di alcuni drammi e grande amante del teatro, come si scoprirà  ̶ , lo studio di alcune fra le pièces più note di Ionescu/Ionesco darà agli studenti la possibilità di comprendere le trasformazioni del discorso drammatico avvenute a partire dagli anni ’60 in Francia e in Europa, insieme ai nuovi paradigmi estetici del teatro e il suo alfabeto con le declinazioni cui dettero luogo proprio le nuove avanguardie teatrali, vale a dire con la ripresa di tutta una serie di elementi tematici, ma anche di poetica scenica, introdotti all’inizio del secolo da Pirandello in Italia, e più tardi da Brecht, ad es., in Germania.

Dunque, gli studenti acquisiranno la consapevolezza che l’attuale rilettura di Ionesco consenta loro di acquisire anche una prospettiva sincronica del teatro e delle sue ragioni di esistere al livello della migliore sperimentazione europea negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento, quando entravano in dialogo, sulla vasta scena della teoria e dell’esperienza teatrale francese ed europea, “il teatro dell’assurdo” insieme alle tendenze coeve e ai loro critici militanti, con cui molto ebbe da combattere Ionesco.

Invece, con Matei Vişniec si arriva a una fase successiva di evoluzione del genere teatrale, in cui l’autore stabilisce dialoghi intertestuali in tema di poetica drammaturgica non solo con Eugène Ionesco, ma in modo esplicito, distribuendoli tra i suoi personaggi, con Beckett e con Cechov, in un contesto storico, sul finire degli anni ’80, in cui la forza del teatro era percepita dalla dittatura come un nemico più che temibile. Nella sua scrittura gli esiti delle postavanguardie del teatro vengono anch’essi reinterpretati e riutilizzati, dando nuove valenze all’elemento ironico, satirico, sarcastico.

Data la partecipazione ininterrotta delle pièces dello scrittore romeno-francese a tutte le edizioni del Festival d’Avignon Off e la sua vasta esperienza europea del teatro, la conoscenza del teatro vişniechiano consente di inquadrare l’opera nel panorama più ampio di drammaturgie e modelli di scrittura omologate, per l’appunto, al livello europeo.

Oltre ad accurate analisi e interpretazioni in chiave letteraria e più prettamente drammaturgica dei testi teatrali che saranno proposti dalla docente, il teatro di Vişniec, dopo e insieme a quello di Ionesco, permette, grazie alla propria profondità tematica, l’indagine non solo del variegato versante antropologico veicolato dalle pièces esaminate, ma anche del quadro stesso dell’esperienza ontologica e insieme epistemologica del tardo Novecento, sottintese dalle rispettive tematiche.

A differenza del teatro ioneschiano, meno calato nel presente storico immediato, ma più aderente a temi perenni definitori della condizione umana, la lettura della drammaturgia vişniechiana rivela un teatro radicato saldamente nell’attualità, che ha prodotto anzitutto in Francia una scrittura che si impernia sulla centralità dell’individuo, colto nelle sue crisi e derive, proiettate, tuttavia, a scala della macro-storia, laddove sorgono i conflitti del mondo contemporaneo.

Si riflette così la rilevanza cruciale che assume nel teatro europeo attuale e contemporaneo la riflessione critica rivolta agli avvenimenti socio-politici che hanno segnato il secondo Novecento e, allo stesso tempo, la dimensione dell’identità, che si declina nel teatro di questo autore, come ricerca di sé, cui l’unico esito sancisce l’impossibilità dell’autoconoscenza, oppure come inadeguatezza alla realtà, associandosi nei personaggi allo spossessamento dalla propria identità.

La carica sperimentale della scrittura drammatica di questi autori mette in luce le loro personalità poliedriche e l’intero potenziale di novità che hanno saputo infondere al genere teatrale, giungendo a legare i propri nomi a esiti artistici eccezionali oppure, come nel caso di Ionesco, alla nascita di orientamenti estetici destinati a durare nella cultura europea e universale.

Saranno, dunque, forniti agli studenti gli strumenti critici necessari per comprendere e valutare le modalità con cui si possano accostare dal punto di vista estetico opere drammatiche di scrittori coevi; ciò consentirà a comprendere il fenomeno letterario dell’influenza e delle sue conseguenze sul piano estetico, nell’opera di ciascuno scrittore e opera presi in esame.

Il corso metterà a disposizione degli studenti gli strumenti critici necessari affinché essi possano comprendere l’uso dell’intertestualità, fornendo loro alcune ipotesi interpretative per la lettura e la comprensione dei ricchi e diversi significati possibili, innescati dai procedimenti della citazione, che spesso rinviano ad elementi codificati dal punto di vista letterario o culturale, propri alla storia del teatro e della cultura romena.

Questo quadro teorico consentirà di spiegare il fenomeno di continuità che contraddistingue il teatro romeno, in cui alcune poetiche attive nell’Ottocento riverberano ancora, grazie alla preferenza dei drammaturghi per la critica sociale attraverso l’ironia, la satira e il grottesco, in scenari che cambiano da un’epoca storica all’altra, dall’inizio del Novecento alla fine del Novecento e fino ad oggi.

Inoltre, la conoscenza dei meccanismi dell’intertestualità consente di comprendere e analizzare correttamente le “affinità” fra opere di artisti dell’avanguardia romena e delle avanguardie coeve. 

Al fine di condurre in modo appropriato lo studio comparativo menzionato in precedenza, agli studenti sarà fornito un quadro teorico adeguato degli strumenti inerenti allo studio del teatro romeno dell’Ottocento e del Novecento, nonché un’introduzione agli altri movimenti e poetiche teatrali europei menzionati in precedenza (il “teatro dell’assurdo”, il “teatro postdrammatico”), cui si aggiunge il teatro postmoderno, che condivide numerose caratteristiche con il teatro francese contemporaneo rappresentato al Festival d’Avignon, molto noto a Vişniec.

Tale ricognizione storico-letteraria e drammaturgica sarà indispensabile al fine di comprendere l’identità composita delle estetiche che definiscono le poetiche - oggetto del corso.

Gli studenti potranno desumere un panorama completo anzitutto dei processi innovativi che hanno definito la letteratura drammatica romena dell’Ottocento e del Novecento, fase dopo fase, passando da una poetica all’altra e da un’opera all’altra.

Infine, la conoscenza del periplo letterario lungo due secoli sarà affidato a un percorso oculato di letture e di commenti intesi a introdurre, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi, alcuni autori di spicco, le loro opere teatrali e alcuni fra i maggiori movimenti e tendenze che hanno definito e influenzato la drammaturgia romena, unitamente ai mutamenti antropologici e sociali che gli scrittori hanno spesso avvertito l’urgenza di trasporre nelle loro pièces.

Il corpus di testi drammaturgici che sarà analizzato consentirà di approfondire non soltanto le poetiche che più hanno lasciato il segno nel teatro romeno moderno e contemporaneo e nell’teatro europeo più interessante, grazie a rappresentanti che hanno creato fuori dai confini nazionali scuole e opere durevoli di spessore universale, ma lo stesso corpus permetterà anche di comprendere le modalità, le tecniche compositive e stilistiche specifiche a queste drammaturgie.

Knowledge

The course offers students a vast overview of Romanian literature of the nineteenth and twentieth centuries, presented first of all in the diachronic evolution of the theatrical genre, starting from an introduction to the crucial phases of its fondation and consolidation as an institution of Romanian culture, to reach the study of the first great playwrights and dramatic authors of the nineteenth century, Vasile Alecsandri and Ion Luca Caragiale, and to further arrive at their twentieth-century legacy, whose impact will be studied in depth in the dramaturgies of two dramatic authors: Eugène Ionesco, i.e. one of the greatest personalities of the Romanian exile of the 1940s, and Matei Vișniec, also a bilingual, Romanian-French playwright and, once again an artist in exile, who lives in Paris starting from 1987.

Students will have the opportunity to study both the succession of poetics, trends and theatrical currents of the Romanian and European nineteenth century with which the local milieux have established deep and lasting relationships, and the fascinating range of twentieth-century aesthetics and among them the post-dramatic poetics that have questioned the legacy of drama understood in the sense of that European theater that has most left its traditional marks, operating after and beyond drama considered in the Aristotelian sense.

Therefore, after having examined the characteristics of the theater of the interwar playwright Mihail Sebastian, who was a generation mate of Eugen Ionescu and Mircea Eliade  ̶ , the latter just mentioned being also the author of some dramas and a great theater admirer, such as it will be discovered  ̶ , the study of some of the best-known plays by Ionescu/Ionesco will give students the possibility of understanding the transformations of dramatic discourse that have taken place since the 1960s in France and in Europe, together with the new aesthetic paradigms of theater and its “alphabet” with the “declinations” which the new theatrical avant-garde gave rise to, that is to say with the recovery of a whole series of thematic elements, but also of scenic poetics, introduced at the beginning of the century by Pirandello in Italy, and later by Brecht, e.g., in Germany.

Therefore, students will acquire the awareness that the current reinterpretation of Ionesco also allows them to acquire a synchronic perspective of the theater and its reasons for existing at the level of the best European experimentation in the 1960s, 70s and 80s, when they entered into dialogue, on the vast scene of French and European theatrical theory and experience, "the theater of the absurd" together with contemporary trends and their militant critics, with whom Ionesco had a lot to fight.

Instead, with Matei Vişniec we arrive at a subsequent stage in the evolution of the theatrical genre, in which the author establishes intertextual dialogues on the subject of dramaturgical poetics not only with Eugène Ionesco, but explicitly, distributing them among his characters, with Beckett and with Chekhov, in a historical context, at the end of the 80s, in which the strength of the theater was perceived by the dictatorship as a more than formidable enemy. In his writing the results of the post-avant-garde of the theater are also reinterpreted and reused, giving new values to the ironic, satirical, sarcastic elements.

Given the uninterrupted participation of the Romanian-French writer's plays in all editions of the Festival d'Avignon Off and his vast European theater experience, knowledge of the Vişniechian theater allows us to place the work in the broadest panorama of dramaturgies and models of writing approved, precisely, at the European level.

In addition to accurate analyzes and interpretations in a literary and more purely dramaturgical key of the theatrical texts that will be proposed by the teacher, the Vişniec theater, after and together with that of Ionesco, allows, thanks to its thematic depth, the investigation not only of the variegated anthropological side conveyed by the pieces examined, but also of the very framework of the ontological and, at the same time, epistemological experience of the late twentieth century, implied by the respective themes.

Unlike Ioneschi's theatre, less immersed in the immediate historical present, but more adherent to perennial themes defining the human condition, the reading of Vişniek's dramaturgy reveals a theater firmly rooted in current events, which first of all in France produced a writing that hinges on centrality of the individual, caught in his crises and drifts, projected, however, on the scale of macro-history, where the conflicts of the contemporary world arise.

This reflects the crucial importance that critical reflection on the socio-political events that marked the second half of the twentieth century assumes in the current and contemporary European theater and, at the same time, the dimension of identity, which is expressed in the theater of this author, as a search for oneself, whose only outcome sanctions the impossibility of self-knowledge, or as an inadequacy to reality, by associating the characters with the dispossession of one's identity.

The experimental charge of the dramatic writings of these authors highlights their multifaceted personalities and the entire potential for novelty that they have been able to instill in the theatrical genre, reaching the point of linking their names to exceptional artistic results or, as in the case of Ionesco, to the birth of aesthetic guidelines destined to last in European and universal culture.

Students will therefore be provided with the critical tools necessary to understand and evaluate the ways in which dramatic works by contemporary writers can be approached from an aesthetic point of view; this will allow us to understand the literary phenomenon of influence and its consequences on an aesthetic level, in the work of each writer and in the pièces examined as a whole.

The course will provide students with the critical tools necessary for them to understand the use of intertextuality, providing them with some interpretative hypotheses for reading and understanding the rich and diverse possible meanings, triggered by the citation procedures, which often refer to elements codified from a literary or cultural point of view, typical of the history of Romanian theater and culture.

This theoretical framework will make it possible to explain the phenomenon of continuity which distinguishes Romanian theatre, in which some poetics active in the 19th century still reverberate, thanks to the preference of playwrights for social criticism through irony, satire and the grotesque, in scenarios which they change from one historical era to another, from the beginning of the twentieth century to the end of the twentieth century and up to today.

Furthermore, knowledge of the mechanisms of intertextuality allows one to correctly understand and analyze the "affinity" between works by artists of the Romanian avant-garde and contemporary avant-gardes.

In order to properly conduct the comparative study mentioned above, students will be provided with an adequate theoretical framework of the tools inherent in the study of Romanian theater of the 19th and 20th centuries, as well as an introduction to the other European theatrical movements and poetics mentioned in precedence (the "theatre of the absurd", the "post-dramatic theatre"), to which is added the postmodern theater, which shares many characteristics with the contemporary French theater represented at the Festival d'Avignon, very well known in Vişniec.

This historical-literary and dramaturgical survey will be indispensable in order to understand the composite identity of the aesthetics that define the poetics wich constitutes the object of the course.

Students will be able to derive a complete panorama first of all of the innovative processes that defined the Romanian dramatic literature of the nineteenth and twentieth centuries, phase after phase, passing from one poetic to another and from one work to another.

Finally, the knowledge of the literary excursus along two centuries will be entrusted to a careful path of readings and comments aimed at introducing, through appropriate critical and interpretative tools, some prominent authors, their theatrical works and some of the major movements and trends that have defined and influenced Romanian drama, together with the anthropological and social changes that writers have often felt the urge to transpose into their plays.

The corpus of dramaturgical texts that will be analyzed will allow for an in-depth study not only of the poetics that have most left their mark on modern and contemporary Romanian theater and on the most interesting European theatre, thanks to representatives who have created schools and enduring works of universal depth, but the same corpus will also allow us to understand the modalities, the compositional and stylistic techniques specific to these dramaturgies.

Modalità di verifica delle conoscenze

Durante una delle ultime lezioni del corso sarà svolta una prova in itinere, che servirà ai fini della valutazione orale, prevista in sede di esame. Durante le lezioni gli studenti avranno la possibilità di rispondere a quesiti puntuali su diversi argomenti. Sarà apprezzata la loro intenzione ad esprimere i propri punti di vista, le considerazioni e le ipotesi di lavoro che considerano interessanti rispetto ai testi e ai temi che faranno l’oggetto delle analisi letterarie.

Assessment criteria of knowledge

During one of the last lessons of the course, a test in itinere will be carried out, which will serve for the purposes of the oral assessment, foreseen during the exam.

Furthermore, during the lessons, students will have the opportunity to answer specific questions on various topics. Their intention to express their points of view, considerations and working hypotheses that they consider interesting with respect to the texts and themes that will be the object of the literary analyzes will be appreciated.

Capacità

- Il corso consentirà agli studenti di acquisire un quadro generale rispetto all’evolversi dei paradigmi della drammaturgia romena dell’Ottocento e del Novecento, proponendo un percorso di letture e commenti intesi ad approfondire, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi forniti dalla docente, le opere, i drammaturghi e le eredità più importanti che questo amplissimo periodo storico ha reso possibile. e fra loro si darà maggiore spazio all’avanguardia e a diverse tendenze della postavanguardia.

- Gli studenti acquisiranno delle conoscenze approfondite anche sui profili degli autori di spicco che hanno illustrato tali tendenze, nonché sulle loro opere.

- Gli studenti saranno in grado di individuare, analizzare e commentare in prospettiva inter- e pluridisciplinare determinati temi presenti nelle poetiche teatrali menzionate alla rubrica “Conoscenze”

- Essi impareranno ad analizzare e commentare il fenomeno dell’intertestualità (e dunque quello dell’influenza) intesa anche come chiave interpretativa per confronti in prospettiva comparatistica, nonché di stabilire opportune associazioni tra gli stessi temi e drammaturghi.

- La capacità di comprendere la letteratura teatrale come processo diacronico consentirà agli studenti di osservare il modo in cui cambiano nel tempo le accezioni dei termini “teatralità”, “avanguardia teatrale”, “sperimentalismo” e “intertestualità”.

- Gli studenti avranno modo di sviluppare capacità ermeneutiche rispetto alla corretta decodifica di valenze tematiche e formali che derivano dallo studio approfondito delle poetiche teatrali annunciate come oggetto del corso, nonché rispetto al modo in cui caratteristiche di altre estetiche del teatro (per lo più francesi) e internazionali hanno contribuito alla mescolanza artistica da cui sono nate o si sono nutrite le poetiche drammaturgiche principali, che saranno sviluppate durante il corso.

- Tale tematica favorirà lo sviluppo di capacità comparatistiche, che consentirà inoltre una più consapevole capacità a comprendere la letteratura e rispettivamente il teatro come fenomeno transnazionale e sincronico.

- Il corso metterà gli studenti in grado di collocare i diversi testi drammaturgici che saranno approfonditi in aula e acquisiranno gli strumenti storico-letterari necessari per poter individuare rapporti fra singole personalità, gruppi o movimenti artistici autoctoni e alcune correnti e tendenze coeve europee.

- Essi svilupperanno la capacità di esposizione critica degli argomenti storico-letterari e drammaturgici studiati durante il corso e l’abilità a individuare rapporti fra i singoli scrittori, le direzioni e i movimenti letterari che si sono manifestati in Romania durante il Novecento e le correnti coeve europee.

- Contestualmente, gli studenti saranno in grado di collegare il succedersi delle diverse fasi letterarie o più precisamente teatrali e le condizioni storiche, culturali, politiche e antropologiche in senso lato, che hanno segnato la società romena tra l’Ottocento e il Novecento.

Skills

- The course will allow students to acquire a general framework with respect to the evolution of the paradigms of Romanian dramaturgy of the nineteenth and twentieth centuries, proposing a path of readings and comments intended to deepen, through appropriate critical and interpretative tools provided by the teacher, the works, the playwrights and the most important legacies that this very broad historical period has made possible, and among them more space will be given to the avant-garde and to various post-avant-garde tendencies.

- Students will also acquire in-depth knowledge on the profiles of prominent authors who have illustrated these trends, as well as their works.

- Students will be able to identify, analyze and comment, in an inter- and multidisciplinary perspective, certain themes present in the theatrical poetics mentioned in the "Knowledge" section.

- They will learn to analyze and comment on the phenomenon of intertextuality (and therefore that of influence) also understood as an interpretative key for comparisons in a comparative perspective, as well as to establish appropriate associations between the same themes and playwrights.

- The ability to understand theatrical literature as a diachronic process will allow students to observe the way in which the meanings of the terms "theatricality", "theatrical avant-garde", "experimentalism" and "intertextuality" change over time.

- Students will be able to develop hermeneutical skills regarding the correct decoding of thematic and formal values deriving from the in-depth study of the theatrical poetics announced as the object of the course, as well as with respect to the way in which they are characteristic of other aesthetics of theater (mostly French) and international actors have contributed to the artistic mix from which the main dramaturgical poetics were born or nurtured, which will be developed during the course.

- This theme will favor the development of comparative skills, which will also allow a more conscious ability to understand literature and respectively theater as a transnational and synchronic phenomenon.

- The course will enable students to place the various dramaturgical texts that will be studied in depth and will acquire the historical-literary tools necessary to be able to identify relationships between individual personalities, groups or autochthonous artistic movements and some contemporary European currents and tendencies.

- They will develop the ability to critically expose the historical-literary and dramaturgical topics studied during the course and the ability to identify relationships between individual writers, directions and literary movements that emerged in Romania during the twentieth century and contemporary European currents.

- At the same time, students will be able to connect the succession of the different literary or more precisely theatrical phases and the historical, cultural, political and anthropological conditions in the broadest sense, which marked Romanian society between the nineteenth and twentieth centuries.

Modalità di verifica delle capacità

Nella prova in itinere e in altre occasioni di scambio e dialogo con gli studenti, durante le lezioni, saranno valutate in particolare le capacità di comprensione e di acquisizione del contesto storico-culturale, sia quello che caratterizza le tendenze e le poetiche principali che sono stati individuati per le analisi, sia quelli europei che rappresentano i termini di confronto e più in generale, di riferimento, del corso. Sarà valutata, inoltre, la capacità di distinguere fra i principi estetici delle poetiche manifestatesi in seno alla cultura romena, indicate in precedenza, e quelli appartenenti alle altre drammaturgie europee.

Sarà valutata la capacità di acquisizione e di utilizzo dei contenuti teorici che riguardano le nozioni di “avanguardie teatrali”, “postdrammatico”, “teatro postmoderno”, “sperimentalismo” e “intertestualità” nelle loro declinazioni scandite dal tempo e dai diversi contesti culturali.

Infine, farà l’oggetto della valutazione anche la capacità di esposizione critica degli argomenti storico-letterari, la precisione nell’analisi dei testi e l’abilità a individuare rapporti fra i singoli scrittori, le direzioni e i movimenti teatrali che si sono manifestati in Romania durante l’Ottocento e il Novecento e le correnti o poetiche coeve europee.

Assessment criteria of skills

In the test in itinere and on other occasions for exchange and dialogue with the students, during the lessons, the ability to understand and acquire the historical-cultural context will be assessed in particular, both the one that characterizes the main trends and poetics that have been identified for the analyses, both the European ones which represent the terms of comparison and, more generally, of reference, of the course. Furthermore, the ability to distinguish between the aesthetic principles of the poetics manifested within the Romanian culture, indicated above, and those belonging to other European dramaturgies will be evaluated.

The ability to acquire and use the theoretical contents concerning the notions of "theatrical avant-garde", "post-dramatic", "postmodern theatre", "experimentalism" and "intertextuality" in their declinations marked by time and by different cultural contexts will be evaluated.

Finally, the assessment will also include the ability to critically expose historical-literary topics, the precision in analyzing texts and the ability to identify relationships between individual writers, directions and theatrical movements that have manifested themselves in Romania during the 19th and 20th centuries and contemporary European currents or poetics.

Comportamenti

Saranno acquisite opportune accuratezza e precisione nel definire, inquadrare e interpretare la letteratura drammatica romena, quella bilingue di Ionesco e Vişniec, nonché la parte di produzione appartenente ai modelli coevi europei, unitamente agli strumenti critici utili a comprendere i contenuti e i fattori più specificamente storico-culturali che hanno determinato il percorso evolutivo di questo periodo non solo amplissimo, ma anche fondamentale della letteratura romena.

- La tematica del corso favorirà lo sviluppo di capacità comparatistiche, che consentiranno inoltre rafforzare una più consapevole abilità a comprendere la letteratura e rispettivamente la drammaturgia come fenomeno transnazionale e sincronico.

- Il corso metterà gli studenti in grado di collocare i diversi testi drammatici che saranno approfonditi in aula nell’ambito delle principali tendenze culturali, letterarie e teatrali, che si sono manifestate nella letteratura romena nel periodo di riferimento del corso e acquisiranno gli strumenti storico-letterari necessari per poter individuare rapporti fra singole personalità, gruppi artistici, movimenti autoctoni e le correnti, le tendenze e gli orientamenti teorici coevi europei loro affini.

Behaviors

Appropriate accuracy and precision will be acquired in defining, framing and interpreting the Romanian dramatic literature, the bilingual one of Ionesco and Vişniec, as well as the part of production belonging to contemporary European models, together with the critical tools useful for understanding the contents and more specifically historical factors and cultural events that determined the evolutionary path of this, not only very broad but also fundamental period of Romanian literature.

- The theme of the course will privilege the development of comparative skills, which will also allow to strengthen a more aware ability to understand literature and respectively dramaturgy as a transnational and synchronic phenomenon.

- The course will enable students to place the various dramatic texts that will be studied in depth within the main cultural, literary and theatrical trends, which have manifested themselves in Romanian literature in the reference period of the course and will acquire the historical and literary tools necessary to be able to identify relationships between individual personalities, artistic groups, autochthonous movements and the coeval European currents, trends and theoretical orientations related to them.

Modalità di verifica dei comportamenti

Saranno valutati il grado di accuratezza e precisione nell’acquisizione delle informazioni teoriche fornite dalla docente attraverso discussioni in aula e domande aperte e chiuse e saranno parimenti oggetto di verifica le capacità a proporre ipotesi di lettura dei testi e di analisi, nonché di interpretazione anche in prospettiva comparatistica.

Assessment criteria of behaviors

The degree of accuracy and precision in acquiring the theoretical information provided by the teacher through classroom discussions and open and closed questions will be assessed and the ability to propose hypotheses for reading texts and for analysis, as well as interpretation also in comparative perspective.

Prerequisiti (conoscenze iniziali)

Non sono necessari particolari prerequisiti per poter frequentare il corso, oltre ad una preparazione letteraria di base (teorica e pratica).

Prerequisites

No particular prerequisites are necessary to attend the course, in addition to a basic literary preparation (theoretical and practical).

Corequisiti

Non sono indispensabili particolari corequisiti, ma sarebbe utile frequentare anche un altro corso di letteratura italiana o altra, dedicato allo stesso arco di tempo (il Novecento).

Co-requisites

No particular corequisites are essential, but it would be useful to also attend another course in Italian or other literature, dedicated to the same period of time (the twentieth century).

Prerequisiti per studi successivi

Non ci sono indicazioni da trasmettere agli studenti in questo senso.

Prerequisites for further study

There are no indications to be transmitted to students in this sense.

Indicazioni metodologiche

Il corso ha carattere monografico. Le lezioni saranno per lo più frontali, a cui si alterneranno lezioni di tipo seminariale, svolte con l’ausilio di materiali didattici che saranno sottoposti agli studenti su supporto cartaceo, ma presentando numerosi brani di film destinati alla divulgazione a scopo didattico della letteratura romena, unitamente a brani di interviste, di letteratura autobiografica degli autori o di opere letterarie e drammaturgiche disponibili in formato digitale. Sovente si farà ricorso a proiezioni di documenti letterari e artistici in senso esteso, di immagini di certa rilevanza scientifica e didattica e, sempre con l’ausilio delle proiezioni, saranno analizzati alcuni dei testi drammaturgici, nonché dei passi di letteratura critica scelti dalla docente.

Il corso sarà tenuto in italiano, con l’uso di testi letterari pubblicati inizialmente in romeno, ma disponibili anche in traduzione italiana.

Teaching methods

The course is monographic. The lessons will be mostly frontal, alternated with seminar-type lessons, carried out with the help of teaching materials that will be submitted to the students on paper, but also presenting numerous excerpts from films intended for the dissemination of Romanian literature for educational purposes, together with excerpts from interviews, autobiographical literature of the authors or literary and dramaturgical works available in digital format. Often, projections of literary and artistic documents in the broadest sense, of literary documents of certain scientific and didactic relevance will be used and, always with the help of the projections, some of the dramaturgical texts will be analyzed, as well as passages from critical literature chosen by the teacher.

The course will be held in Italian, with the use of literary texts initially published in Romanian, but also available in Italian translation.

Programma (contenuti dell'insegnamento)

Il corso "Il teatro romeno fra Otto e Novecento in dialogo con la drammaturgia europea: Eugène Ionesco e Matei Vișniec" offre agli studenti un vasto panorama della letteratura romena dell’Ottocento e del Novecento, presentato anzitutto nell’evolversi diacronico del genere teatrale, partendo da un’introduzione alle fasi cruciali della sua costituzione e consolidamento come istituzione della cultura romena, per giungere allo studio dei primi grandi commediografi e autori drammatici dell’Ottocento, Vasile Alecsandri e Ion Luca Caragiale, e per approdare ulteriormente alla loro eredità novecentesca, il cui impatto sarà studiato in modo approfondito nelle drammaturgie di due autori drammatici: Eugène Ionesco, ovvero di una delle più grandi personalità dell’esilio romeno degli anni ’40, e Matei Vișniec, anch’egli drammaturgo bilingue, romeno-francese e, a sua volta, esule, ancora una volta a Parigi, a decorrere dal 1987.

Gli studenti avranno l’opportunità di studiare sia il succedersi delle poetiche, delle tendenze e delle correnti teatrali dell’Ottocento romeno ed europeo con cui i milieux locali hanno stabilito rapporti profondi e durevoli, sia l’affascinante ventaglio di estetiche novecentesche e fra loro le poetiche postdrammatiche che hanno messo in discussione l’eredità del dramma intesa nell’accezione di quel teatro europeo che più ha lasciato il segno, operando dopo e al di là del dramma considerato in accezione aristotelica.

Dunque, dopo aver esaminato le caratteristiche del teatro del drammaturgo interbellico Mihail Sebastian, che è stato compagno di generazione di Eugen Ionescu e di Mircea Eliade  ̶ , l’ultimo appena citato essendo anch’egli autore di alcuni drammi e grande amante del teatro, come si scoprirà  ̶ , lo studio di alcune fra le pièces più note di Ionescu/Ionesco darà agli studenti la possibilità di comprendere le trasformazioni del discorso drammatico avvenute a partire dagli anni ’60 in Francia e in Europa, insieme ai nuovi paradigmi estetici del teatro e il suo alfabeto con le declinazioni cui dettero luogo proprio le nuove avanguardie teatrali, vale a dire con la ripresa di tutta una serie di elementi tematici, ma anche di poetica scenica, introdotti all’inizio del secolo da Pirandello in Italia, e più tardi da Brecht, ad es., in Germania.

Dunque, gli studenti acquisiranno la consapevolezza che l’attuale rilettura di Ionesco consenta loro di acquisire anche una prospettiva sincronica del teatro e delle sue ragioni di esistere al livello della migliore sperimentazione europea negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del Novecento, quando entravano in dialogo, sulla vasta scena della teoria e dell’esperienza teatrale francese ed europea, “il teatro dell’assurdo” insieme alle tendenze coeve e ai loro critici militanti, con cui molto ebbe da combattere Ionesco.

Invece, con Matei Vişniec si arriva a una fase successiva di evoluzione del genere teatrale, in cui l’autore stabilisce dialoghi intertestuali in tema di poetica drammaturgica non solo con Eugène Ionesco, ma in modo esplicito, distribuendoli tra i suoi personaggi, con Beckett e con Cechov, in un contesto storico, sul finire degli anni ’80, in cui la forza del teatro era percepita dalla dittatura come un nemico più che temibile. Nella sua scrittura gli esiti delle postavanguardie del teatro vengono anch’essi reinterpretati e riutilizzati, dando nuove valenze all’elemento ironico, satirico, sarcastico.

Data la partecipazione ininterrotta delle pièces dello scrittore romeno-francese a tutte le edizioni del Festival d’Avignon Off e la sua vasta esperienza europea del teatro, la conoscenza del teatro vişniechiano consente di inquadrare l’opera nel panorama più ampio di drammaturgie e modelli di scrittura omologate, per l’appunto, al livello europeo.

Oltre ad accurate analisi e interpretazioni in chiave letteraria e più prettamente drammaturgica dei testi teatrali che saranno proposti dalla docente, il teatro di Vişniec, dopo e insieme a quello di Ionesco, permette, grazie alla propria profondità tematica, l’indagine non solo del variegato versante antropologico veicolato dalle pièces esaminate, ma anche del quadro stesso dell’esperienza ontologica e insieme epistemologica del tardo Novecento, sottintese dalle rispettive tematiche.

A differenza del teatro ioneschiano, meno calato nel presente storico immediato, ma più aderente a temi perenni definitori della condizione umana, la lettura della drammaturgia vişniechiana rivela un teatro radicato saldamente nell’attualità, che ha prodotto anzitutto in Francia una scrittura che si impernia sulla centralità dell’individuo, colto nelle sue crisi e derive, proiettate, tuttavia, a scala della macro-storia, laddove sorgono i conflitti del mondo contemporaneo.

Si riflette così la rilevanza cruciale che assume nel teatro europeo attuale e contemporaneo la riflessione critica rivolta agli avvenimenti socio-politici che hanno segnato il secondo Novecento e, allo stesso tempo, la dimensione dell’identità, che si declina nel teatro di questo autore, come ricerca di sé, cui l’unico esito sancisce l’impossibilità dell’autoconoscenza, oppure come inadeguatezza alla realtà, associandosi nei personaggi allo spossessamento dalla propria identità.

La carica sperimentale della scrittura drammatica di questi autori mette in luce le loro personalità poliedriche e l’intero potenziale di novità che hanno saputo infondere al genere teatrale, giungendo a legare i propri nomi a esiti artistici eccezionali oppure, come nel caso di Ionesco, alla nascita di orientamenti estetici destinati a durare nella cultura europea e universale.

Saranno, dunque, forniti agli studenti gli strumenti critici necessari per comprendere e valutare le modalità con cui si possano accostare dal punto di vista estetico opere drammatiche di scrittori coevi; ciò consentirà a comprendere il fenomeno letterario dell’influenza e delle sue conseguenze sul piano estetico, nell’opera di ciascuno scrittore e opera presi in esame.

Il corso metterà a disposizione degli studenti gli strumenti critici necessari affinché essi possano comprendere l’uso dell’intertestualità, fornendo loro alcune ipotesi interpretative per la lettura e la comprensione dei ricchi e diversi significati possibili, innescati dai procedimenti della citazione, che spesso rinviano ad elementi codificati dal punto di vista letterario o culturale, propri alla storia del teatro e della cultura romena.

Questo quadro teorico consentirà di spiegare il fenomeno di continuità che contraddistingue il teatro romeno, in cui alcune poetiche attive nell’Ottocento riverberano ancora, grazie alla preferenza dei drammaturghi per la critica sociale attraverso l’ironia, la satira e il grottesco, in scenari che cambiano da un’epoca storica all’altra, dall’inizio del Novecento alla fine del Novecento e fino ad oggi.

Inoltre, la conoscenza dei meccanismi dell’intertestualità consente di comprendere e analizzare correttamente le “affinità” fra opere di artisti dell’avanguardia romena e delle avanguardie coeve. 

Al fine di condurre in modo appropriato lo studio comparativo menzionato in precedenza, agli studenti sarà fornito un quadro teorico adeguato degli strumenti inerenti allo studio del teatro romeno dell’Ottocento e del Novecento, nonché un’introduzione agli altri movimenti e poetiche teatrali europei menzionati in precedenza (il “teatro dell’assurdo”, il “teatro postdrammatico”), cui si aggiunge il teatro postmoderno, che condivide numerose caratteristiche con il teatro francese contemporaneo rappresentato al Festival d’Avignon, molto noto a Vişniec.

Tale ricognizione storico-letteraria e drammaturgica sarà indispensabile al fine di comprendere l’identità composita delle estetiche che definiscono le poetiche - oggetto del corso.

Gli studenti potranno desumere un panorama completo anzitutto dei processi innovativi che hanno definito la letteratura drammatica romena dell’Ottocento e del Novecento, fase dopo fase, passando da una poetica all’altra e da un’opera all’altra.

Infine, la conoscenza del periplo letterario lungo due secoli sarà affidato a un percorso oculato di letture e di commenti intesi a introdurre, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi, alcuni autori di spicco, le loro opere teatrali e alcuni fra i maggiori movimenti e tendenze che hanno definito e influenzato la drammaturgia romena, unitamente ai mutamenti antropologici e sociali che gli scrittori hanno spesso avvertito l’urgenza di trasporre nelle loro pièces.

Il corpus di testi drammaturgici che sarà analizzato consentirà di approfondire non soltanto le poetiche che più hanno lasciato il segno nel teatro romeno moderno e contemporaneo e nell’teatro europeo più interessante, grazie a rappresentanti che hanno creato fuori dai confini nazionali scuole e opere durevoli di spessore universale, ma lo stesso corpus permetterà anche di comprendere le modalità, le tecniche compositive e stilistiche specifiche a queste drammaturgie.

 

I contenuti del corso si integrano nelle tematiche promosse dal Centro di Eccellenza del Dipartimento FiLeLi CECIL attraverso le seguenti attività:

-essendo un corso dedicato principalmente alle drammaturgie di due scrittori bilingui romeno-francesi, Eugène Ionesco e Matei Vișniec, gli studenti saranno condotti a esaminare brani bilingui di una stessa pièce, che tradurranno e commenteranno ulteriormente in italiano. Tale attività consentirà loro di riflettere non solo sul bilinguismo, ma anche sul plurilinguismo, avendo l’occasione di condurre confronti fra elementi lessicali, morfologici, sintattici e stilistici appartenenti a tre lingue neoromanze e ai loro rispettivi sistemi linguistici e lessicali.

Syllabus

The course "Il teatro romeno fra Otto e Novecento in dialogo con la drammaturgia europea: Eugène Ionesco e Matei Vișniec" offers students a vast overview of Romanian literature of the nineteenth and twentieth centuries, presented first of all in the diachronic evolution of the theatrical genre, starting from an introduction to the crucial phases of its foundation and consolidation as an institution of Romanian culture, to reach the study of the first great playwrights and dramatic authors of the nineteenth century, Vasile Alecsandri and Ion Luca Caragiale, and to further arrive at their twentieth-century legacy, whose impact will be studied in depth in the dramaturgies of two dramatic authors: Eugène Ionesco, i.e. one of the greatest personalities of the Romanian exile of the 1940s, and Matei Vișniec, also a bilingual, Romanian-French playwright and, once again an artist in exile, who lives in Paris starting from 1987.

Students will have the opportunity to study both the succession of poetics, trends and theatrical currents of the Romanian and European nineteenth century with which the local milieux have established deep and lasting relationships, and also the fascinating range of twentieth-century aesthetics and among them the post-dramatic poetics that have questioned the legacy of drama understood in the sense of that European theater that has most left its traditional marks, operating after and beyond drama, considered in the Aristotelian sense.

Therefore, after examining the characteristics of the theater of the interwar playwright Mihail Sebastian, who was a generation mate of Eugen Ionescu and Mircea Eliade  ̶ , the latter just mentioned being also the author of some dramas and a great theater admirer, such as it will be discovered ̶ , the study of some of the best-known plays by Ionescu/Ionesco will give students the possibility of understanding the transformations of dramatic discourse that have taken place since the 1960s in France and in Europe, together with the new aesthetic paradigms of theater and its alphabet with the declinations which the new theatrical avant-garde gave rise to, that is to say with the recovery of a whole series of thematic elements, but also of scenic poetics, introduced at the beginning of the century by Pirandello in Italy, and later by Brecht in Germany, e.g.

Therefore, students will acquire the awareness that the current reinterpretation of Ionesco also allows them to acquire a synchronic perspective of the theater and its reasons for existing at the level of the best European experimentation in the 1960s, 70s and 80s, when they entered into dialogue, on the vast scene of French and European theatrical theory and experience, with "the theater of the absurd" together with contemporary trends and their militant critics, with whom Ionesco had a lot to fight.

Instead, with Matei Vişniec we arrive at a subsequent stage in the evolution of the theatrical genre, in which the author establishes intertextual dialogues on the subject of dramaturgical poetics not only with Eugène Ionesco, but explicitly, distributing them among his characters, with Beckett and with Chekhov, in a historical context, at the end of the 80s, in which the strength of the theater was perceived by the dictatorship as a more than formidable enemy. In his writing the results of the post-avant-garde of the theater are also reinterpreted and reused, giving new values to the ironic, satirical, sarcastic elements.

Given the uninterrupted participation of the Romanian-French writer's plays in all editions of the Festival d'Avignon Off from 1993 at today and his vast European theater experience, knowledge of the Vişniechian theater allows us to place the work in the broadest panorama of dramaturgies and models of writing approved, precisely, at the European level.

In addition to accurate analyzes and interpretations in a literary and more purely dramaturgical key of the theatrical texts that will be proposed by the teacher, the Vişniec theater, after and together with that of Ionesco, allows, thanks to its thematic depth, the investigation not only of the variegated anthropological side conveyed by the pièces examined, but also of the very framework of the ontological and at the same time epistemological experience of the late twentieth century, implied by the respective themes.

Unlike Ionesco's theatre, less immersed in the immediate historical present, but more adherent to perennial themes defining the human condition, the reading of Vişniec's dramaturgy reveals a theater firmly rooted in current events, which first of all in France produced a writing that hinges on centrality of the individual, caught in his crises and drifts, projected, however, on the scale of macro-history, where the conflicts of the contemporary world arise.

This reflects the crucial importance that critical reflection on the socio-political events, that marked the second half of the twentieth century, assumes in the current and contemporary European theater and, at the same time, the dimension of identity, which is expressed in the theater of this author, as a search for oneself, whose only outcome sanctions the impossibility of self-knowledge, or as an inadequacy to reality, by associating the characters with the dispossession of one's identity.

The experimental charge of the dramatic writings of these authors highlights their multifaceted personalities and the entire potential for novelty that they have been able to instill in the theatrical genre, reaching the point of linking their names to exceptional artistic results or, as in the case of Ionesco, to the birth of aesthetic guidelines destined to last in European and universal culture.

Students will therefore be provided with the critical tools necessary to understand and evaluate the ways in which dramatic works by contemporary writers can be approached from an aesthetic point of view; this will allow us to understand the literary phenomenon of influence and its consequences on an aesthetic level, in the work of each writer and in the works examined as a whole.

The course will provide students with the critical tools necessary for them to understand the use of intertextuality, providing them with some interpretative hypotheses for reading and understanding the rich and diverse possible meanings, triggered by the citation procedures, which often refer to elements codified from a literary or cultural point of view, typical of the history of Romanian theater and culture.

This theoretical framework will make it possible to explain the phenomenon of continuity which distinguishes Romanian theatre, in which some poetics active in the 19th century still reverberate, thanks to the preference of playwrights for social criticism through irony, satire and the grotesque, in scenarios which they change from one historical era to another, from the beginning of the twentieth century to the end of the twentieth century and up to today.

Furthermore, knowledge of the mechanisms of intertextuality allows them to correctly understand and analyze the "affinity" between works by artists of the Romanian avant-garde and contemporary avant-gardes.

In order to properly conduct the comparative study mentioned above, students will be provided with an adequate theoretical framework of the tools inherent in the study of Romanian theater of the 19th and 20th centuries, as well as an introduction to the other European theatrical movements and poetics mentioned in precedence (the "theatre of the absurd", the "post-dramatic theatre"), to which is added the postmodern theater, which shares many characteristics with the contemporary French theater represented at the Festival d'Avignon, very well known by Vişniec.

This historical-literary and dramaturgical survey will be indispensable, in order to understand the composite identity of the aesthetics that define the poetics - object of the course.

Students will be able to derive a complete panorama first of all of the innovative processes that defined the Romanian dramatic literature of the nineteenth and twentieth centuries, phase after phase, passing from one poetic to another and from one work to another.

Finally, the knowledge of the literary excursus along two centuries will be entrusted to a careful path of readings and comments aimed at introducing, through appropriate critical and interpretative tools, some prominent authors, their theatrical works and some of the major movements and trends that have defined and influenced Romanian drama, together with the anthropological and social changes that writers have often felt the urge to transpose into their plays.

The corpus of dramaturgical texts that will be analyzed will allow for an in-depth study not only of the poetics that have most left their traditional marks on modern and contemporary Romanian theater and on the most interesting European theatre, thanks to representatives who have created schools and enduring works of universal depth, but the same corpus will also allow us to understand the modalities, the compositional and stylistic techniques specific to these dramaturgies.

…..

The contents of the course are integrated into the topics promoted by the Center of Excellence CECIL of the Department of the FiLeLi through the following activities:

- being a course mainly dedicated to the dramaturgies of two Romanian-French bilingual writers, Eugène Ionesco and Matei Vișniec, students will be led to examine bilingual passages from the same play, which they will translate and comment further into Italian.

This activity will allow them to reflect not only on bilingualism, but also on plurilingualism, having the opportunity to conduct comparisons between lexical, morphological, syntactic and stylistic elements belonging to three Neo-Romance languages and their respective linguistic and lexical systems.

Given that this is a course reserved to the Triennio level, to which some students have access without having to study the Romanian language first, the language of the lessons will mainly be Italian, therefore the trilingual linguistic comparison will have the basic language the Italian.

The experimental charge of the dramatic writings of these authors highlights their multifaceted personalities and the entire potential for novelty that they have been able to instill in the theatrical genre, in which the linguistic weight holds a crucial relevance reaching the point of linking their names to exceptional artistic results or, as in the case of Ionesco, to the birth of aesthetic guidelines destined to last in European and universal culture.

Bibliografia e materiale didattico

Astori, Davide, Ionescu prima di Ionesco, in Eugène Ionesco, La cantatrice calva, le poesie giovanili, Monte Università Parma Editore, Parma, 2006.

Bonnefoy, Claude, Spezzare la crosta della borghesia, intervista a Ionesco del 1966, pubblicato sul portale di approfondimenti di Rai cultura nella sezione Teatro e Danza il 15 aprile 2019, reperibile al link: https://www.raicultura.it/teatro-e-danza/articoli/2019/04/Eugene-Ionescu-5a807f68-f8d7-4b16-a4ba-1f7b86c7072d.html .

Caragiale, Ion Luca, Racconti e schizzi, a cura e introd. di Adriana Senatore, Cacucci ed., Bari, 2021.

David, Emilia, Consecinţele bilingvismului în teatrul lui Matei Vişniec [Le conseguenze del bilinguismo nel teatro di Matei Vişniec], Tracus Arte, Bucureşti, 2015 (parti che saranno indicate dalla docente).

David, Emilia, Valenze dell’esilio letterario negli anni ’80 del Novecento: Norman Manea e Matei Vişniec, in “Terra aliena”. L’esilio degli intellettuali europei [Atti del colloquio eponimo, Padova-Venezia, 31 maggio - 2 giugno 2012], a cura di Dan Octavian Cepraga e Alexandra Vrânceanu Pagliardini, Editura Universității din București, București, 2013, pp. 253-269.

David, Emilia, L’assurdo della dittatura riletto da Matei Vişniec nel “teatro dell’assurdo” di Eugène Ionesco, in «Biblioteca Teatrale», n. 127-128, intitolato Generazioni a confronto, a cura di Anna Barsotti, Erica Magris ed Eva Marinai, Bulzoni, Roma, gennaio-giugno 2019, pp. 191-208.

Esslin, Martin, Il Teatro dell’Assurdo, traduzione di Romeo de Baggis e Magda Trasatti, Edizioni Abete, Roma, 1975.

Ghițulescu, Mircea, Istoria literaturii dramatice române contemporane (1900-2000), Ed. Albatros, Bucuresti, 2000. (parti indicate dalla docente).

Hutcheon, Linda, Ironie, satire, parodie, in “Poétique”, n. 46, aprile 1981, pp. 140-155.

Manolescu, Nicolae, i capitoli dedicati alla drammaturgia nelle diverse epoche della letteratura, Istoria critică a literaturii române, Art, București, 2019.

Ionesco, Eugène, La cantatrice calva, La lezione, Le sedie, Vittime del dovere, Il rinoceronte, Amedeo o come sbarazzarsene, Il re muore, in Teatro, trad. di Gian Renzo Morteo, sesta edizione, Einaudi, Torino, 1961, 2 voll. [Ed. orig., Eugène Ionesco, Théâtre, Éditions Gallimard, Parigi, 1958].

Ionesco, Eugène, Note e Contronote, Einaudi, Torino, 1965.

Ionesco, Eugène, Passato presente presente passato, in Eugène Ionesco, Passato presente, trad. di Gian Renzo e Jole Morteo, Rizzoli, Milano, 1970.

Mititelu, Alexandra in collab. con Dario Catargo Scattaglia (a cura di e traduzione), Teatro Romeno, Nuova Accademia Editrice, 1960.

Petronio, Giuseppe, Teatro romeno, antologia [include le commedie Una lettera smarrita e Una notte tempestosa di Ion Luca Caragiale; Le pettegole di Alexandru Kiritescu; Stella senza nome e Ultima edizione di Mihail Sebastian; Valzer Titanic di Tudor Muşatescu; I giornalisti di Alexandru Mirodan] note di regia di Carlo Di Stefano, Parenti, Firenze, 1960.

Piégay-Gros, Nathalie, Introduction à l’intertextualité, sotto la direzione di Daniel Bergez, Paris, Dunod, 1996 (oppure uno studio in lingua italiana dedicato all'intertestualità).

Pignatelli, T., Vasile Alecsandri e le origini del teatro romeno, Athena, Taranto, 1964.

Vecchio, Salvatore, Ionesco e la critica, in Spiragli, anno V, n.2, 1993, pp. 17-24.

Vecchio, Salvatore, Il teatro di Ionesco, in Spiragli, anno VI, n.1, 1994, pp. 8-14. 

Vişniec, Matei, ‘La storia del comunismo raccontata ai malati di mente’ e altri testi teatrali, raccolta di quattro testi drammaturgici di Matei Vişniec tradotti in italiano da Pascale Aiguier, Giuseppa Salidu e Davide Piludu, con un saggio introduttivo e a cura di E. David, Editoria&Spettacolo, Spoleto (Perugia), 2012 (parti che saranno indicate dakka docente).

Bibliography

Astori, Davide, Ionescu prima di Ionesco, in Eugène Ionesco, La cantatrice calva, le poesie giovanili, Monte Università Parma Editore, Parma, 2006.

Bonnefoy, Claude, Spezzare la crosta della borghesia, intervista a Ionesco del 1966, pubblicato sul portale di approfondimenti di Rai cultura nella sezione Teatro e Danza il 15 aprile 2019, reperibile al link: https://www.raicultura.it/teatro-e-danza/articoli/2019/04/Eugene-Ionescu-5a807f68-f8d7-4b16-a4ba-1f7b86c7072d.html .

Caragiale, Ion Luca, Racconti e schizzi, a cura e introd. di Adriana Senatore, Cacucci ed., Bari, 2021.

David, Emilia, Consecinţele bilingvismului în teatrul lui Matei Vişniec [Le conseguenze del bilinguismo nel teatro di Matei Vişniec], Tracus Arte, Bucureşti, 2015 (parti che saranno indicate dalla docente).

David, Emilia, Valenze dell’esilio letterario negli anni ’80 del Novecento: Norman Manea e Matei Vişniec, in “Terra aliena”. L’esilio degli intellettuali europei [Atti del colloquio eponimo, Padova-Venezia, 31 maggio - 2 giugno 2012], a cura di Dan Octavian Cepraga e Alexandra Vrânceanu Pagliardini, Editura Universității din București, București, 2013, pp. 253-269.

David, Emilia, L’assurdo della dittatura riletto da Matei Vişniec nel “teatro dell’assurdo” di Eugène Ionesco, in «Biblioteca Teatrale», n. 127-128, intitolato Generazioni a confronto, a cura di Anna Barsotti, Erica Magris ed Eva Marinai, Bulzoni, Roma, gennaio-giugno 2019, pp. 191-208.

Esslin, Martin, Il Teatro dell’Assurdo, traduzione di Romeo de Baggis e Magda Trasatti, Edizioni Abete, Roma, 1975.

Ghițulescu, Mircea, Istoria literaturii dramatice române contemporane (1900-2000), Ed. Albatros, Bucuresti, 2000. (parti indicate dalla docente).

Hutcheon, Linda, Ironie, satire, parodie, in “Poétique”, n. 46, aprile 1981, pp. 140-155.

Manolescu, Nicolae, i capitoli dedicati alla drammaturgia nelle diverse epoche della letteratura, in Istoria critică a literaturii române, Art, București, 2019.

Ionesco, Eugène, La cantatrice calva, La lezione, Le sedie, Vittime del dovere, Il rinoceronte, Amedeo o come sbarazzarsene, Il re muore, in Teatro, trad. di Gian Renzo Morteo, sesta edizione, Einaudi, Torino, 1961, 2 voll. [Ed. orig., Eugène Ionesco, Théâtre, Éditions Gallimard, Parigi, 1958].

Ionesco, Eugène, Note e Contronote, Einaudi, Torino, 1965.

Ionesco, Eugène, Passato presente presente passato, in Eugène Ionesco, Passato presente, trad. di Gian Renzo e Jole Morteo, Rizzoli, Milano, 1970.

Mititelu, Alexandra in collab. con Dario Catargo Scattaglia (a cura di e traduzione), Teatro Romeno, Nuova Accademia Editrice, 1960.

Petronio, Giuseppe, Teatro romeno, antologia [include le commedie Una lettera smarrita e Una notte tempestosa di Ion Luca Caragiale; Le pettegole di Alexandru Kiritescu; Stella senza nome e Ultima edizione di Mihail Sebastian; Valzer Titanic di Tudor Muşatescu; I giornalisti di Alexandru Mirodan] note di regia di Carlo Di Stefano, Parenti, Firenze, 1960.

Piégay-Gros, Nathalie, Introduction à l’intertextualité, sotto la direzione di Daniel Bergez, Paris, Dunod, 1996 (oppure uno studio in lingua italiana dedicato all'intertestualità).

Pignatelli, T., Vasile Alecsandri e le origini del teatro romeno, Athena, Taranto, 1964.

Vecchio, Salvatore, Ionesco e la critica, in “Spiragli”, anno V, n.2, 1993, pp. 17-24.

Vecchio, Salvatore, Il teatro di Ionesco, in “Spiragli”, anno VI, n.1, 1994, pp. 8-14. 

Vişniec, Matei, ‘La storia del comunismo raccontata ai malati di mente’ e altri testi teatrali, raccolta di quattro testi drammaturgici di Matei Vişniec tradotti in italiano da Pascale Aiguier, Giuseppa Salidu e Davide Piludu, con un saggio introduttivo e a cura di E. David, Editoria&Spettacolo, Spoleto (Perugia), 2012 (parti che saranno indicate dalla docente).

Indicazioni per non frequentanti

Il programma tematico del corso includerà gli stessi argomenti proposti ai frequentanti. Non sussistono variazioni per studenti non frequentanti in merito alla bibliografia e alla modalità di esame.

 

Non-attending students info

The thematic program of the course will include the same topics proposed to the attending students. There are no variations for non-attending students regarding the bibliography and exam methods. 

 

Modalità d'esame

L'esame è composto da una prova orale, durante la quale sarà analizzata con gli studenti anche la prova scritta, realizzata in itinere.

La prova orale consiste in domande di tipo più generale (es. caratterizzare una determinata tendenza artistica oppure esporre il profilo storico-letterario e la poetica drammaturgica di un autore) e in domande più puntuali, concernenti i testi teatrali presentati durante il corso, al fine di verificare la precisione dell'analisi e del commento applicati ai rispettivi brani di testo e anche a fini comparativi.

Sarà chiesto agli studenti di indicare opportune associazioni e parallelismi a partire e tra i temi più importanti analizzati durante le lezioni, nonché di poter individuare rapporti fra le principali tendenze e poetiche teatrali che hanno fatto l’oggetto del corso e le tendenze e drammaturghi europei coevi.

Gli studenti sceglieranno di portare all'esame tutte le pièces di M. Vișniec che saranno discusse durante le lezioni (5) e 4 pièces di Ionesco, insieme alla letteratura critica di supporto.

Commissione di esame:

Prof.ssa Emilia David, Dott.ssa Cristina-Elena Gogâţă, Dott. Edoardo Giorgi

Assessment methods

The exam consists of an oral test, during which the written test, carried out during the course, will also be analyzed with the students.

The oral test consists of more general questions (e.g. characterizing a certain artistic trend or exposing the historical-literary profile and dramaturgical poetics of an author) and more specific questions concerning the theatrical texts presented during the course, in order to to verify the accuracy of the analysis and commentary applied to the respective passages of text and also for comparative purposes.

Students will be asked to indicate appropriate associations and parallels starting from and between the most important themes analyzed during the lessons, as well as to be able to identify relationships between the main theatrical trends and poetics that have made the object of the course and contemporary European trends and playwrights .

Students will choose to bring to the exam: all the plays by M. Vișniec that will be discussed during the lessons (5) and 4 plays by Ionesco, together with the supporting critical literature.

Stage e tirocini

Gli studenti potranno effettuare mobilità per studio e tirocini in Romania, attraverso il programma di mobilità Erasmus Plus, nelle università con cui la disciplina Lingua e Letteratura Romena ha attivato degli accordi e specialmente presso le Università di Bucarest, Cluj-Napoca, Constanţa, Timişoara, Iaşi e Suceava.

 

Work placement

Students will be able to carry out mobility for study and internships (training) and also for their thesis in Romania, through the Erasmus Plus mobility program, in the universities with which the Romanian Language and Literature discipline has activated agreements and especially at the Universities of Bucharest, Cluj-Napoca, Constanţa, Timişoara, Iasi and Suceava.

 

Altri riferimenti web

Sito del Dipartimento FiLeLi dell’Università di Pisa: https://www.fileli.unipi.it/

Pagina del CDS LIN sul sito del Dipartimento:

https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lingue-e-letterature-straniere/

Pagina del CDS Lettere sul sito del Dipartimento:

https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lettere/

Pagina del CDS Italianistica sul sito del Dipartimento: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/italianistica/

Pagina della disciplina Lingua e Letteratura Romena: https://www.facebook.com/Romeno.unipi

Pagina della docente su Unimap:

https://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=98484

Additional web pages

Website of the FiLeLi Department of the University of Pisa: https://www.fileli.unipi.it/

CDS LIN page on the Department website:

https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lingue-e-letterature-straniere/

CDS Letters page on the Department website:

https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lettere/

CDS Italianistica page on the Department website: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/italianistica/

Romanian Language and Literature discipline page: https://www.facebook.com/Romeno.unipi

Teacher's page on Unimap:

https://unimap.unipi.it/cercappersone/dettaglio.php?ri=98484

 

Note

INIZIO CORSI E INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI CORSI DI ROMENO

 

Il corso di LETTERATURA ROMENA TRA ’800 e ’900

avrà inizio martedì 19.09 dalle h. 16.00, nell’aula B9 di Palazzo Boilleau

e proseguirà mercoledì 20.09, dalle h. 16, nella stessa aula con le prime due lezioni introduttive, che saranno tenute da

Horea POENAR, Prof. Associato dell’Università Babeș Bolyai, Cluj-Napoca

nell’ambito del programma ERASMUS +,

con la traduzione consecutiva della Prof.ssa Emilia DAVID

 

Il corso di LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA ROMENA I

avrà inizio martedì 19.09, dalle h. 17.45, in aula Boilleau 4, con la Prof.ssa Emilia DAVID

 

I LETTORATI e LE LEZIONI dei CORSI di LINGUA ROMENA

della Dott.ssa Cristina GOGÂŢĂ avranno inizio nella settimana 25.09-01-10.

 

L'INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI CORSI

DI LINGUA E LETTERATURA ROMENA

si terrà il 21.09, dalle h. 10.15, nell’aula Ricci R6.

Per chi non potrà raggiungere Pisa, è previsto il collegamento da distanza.

Il link per l'accesso all'incontro sulla piattaforma Teams è:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3at0QVMn7kcw-iLbh0Kt6VutAHaqX6b2ipdpOasnmKt8o1%40thread.tacv2/1694556021357?context=%7b%22Tid%22%3a%22c7456b31-a220-47f5-be52-473828670aa1%22%2c%22Oid%22%3a%22c7015b0a-6542-4abd-8099-d4958ed33640%22%7d

 

All’incontro saranno presenti

Emilia David, Professoressa Associata di Lingua e Letteratura Romena dell’Università di Pisa

e

Cristina-Elena Gogâţă, Visiting Fellow presso il Dipartimento FiLeLi – Docente di Lingua Romena dell’Istituto della Lingua Romena di Bucarest, che garantirà i Lettorati, nonché una parte delle ore dei corsi curriculari di Lingua Romena I, II e III, nonché magistrali.

Vi aspettiamo!

 

Dati di contatto:

Dott.ssa Cristina-Elena Gogâţă: cristinagogata@gmail.com

Prof.ssa Emilia David: emilia.david@unipi.it

 

L'orario di ricevimento della Prof.ssa Emilia David: mercoledì dalle 14 alle 16.

Su appuntamento, anche in altri momenti.

L'orario di ricevimento della Dott.ssa Cristina Gogâţă: da definire

Luogo: lo studio di Romeno di Palazzo Matteucci, I pano, stanza 8 (tel. 050.2215177) e, se necessario, sulla piattaforma Teams di Microsoft. Gli studenti devono mettersi d'accordo in anticipo con la Prof.ssa David e rispettivamente con la Dott.ssa Gogâţă per stabilire la modalità del ricevimento.

 

Notes

INIZIO CORSI E INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI CORSI DI ROMENO

 

Il corso di LETTERATURA ROMENA TRA ’800 e ’900

avrà inizio martedì 19.09 dalle h. 16.00, nell’aula B9 di Palazzo Boilleau

e proseguirà mercoledì 20.09, dalle h. 16, nella stessa aula con le prime due lezioni introduttive, che saranno tenute da

Horea POENAR, Prof. Associato dell’Università Babeș Bolyai, Cluj-Napoca

nell’ambito del programma ERASMUS +,

con la traduzione consecutiva della Prof.ssa Emilia DAVID

 

Il corso di LINGUA E TRADUZIONE – LINGUA ROMENA I

avrà inizio martedì 19.09, dalle h. 17.45, in aula Boilleau 4, con la Prof.ssa Emilia DAVID

 

I LETTORATI e LE LEZIONI dei CORSI di LINGUA ROMENA

della Dott.ssa Cristina GOGÂŢĂ avranno inizio nella settimana 25.09-01-10.

 

L'INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI CORSI

DI LINGUA E LETTERATURA ROMENA

si terrà il 21.09, dalle h. 10.15, nell’aula Ricci R6.

Per chi non potrà raggiungere Pisa, è previsto il collegamento da distanza.

Il link per l'accesso all'incontro sulla piattaforma Teams è:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3at0QVMn7kcw-iLbh0Kt6VutAHaqX6b2ipdpOasnmKt8o1%40thread.tacv2/1694556021357?context=%7b%22Tid%22%3a%22c7456b31-a220-47f5-be52-473828670aa1%22%2c%22Oid%22%3a%22c7015b0a-6542-4abd-8099-d4958ed33640%22%7d

 

All’incontro saranno presenti

Emilia David, Professoressa Associata di Lingua e Letteratura Romena dell’Università di Pisa

e

Cristina-Elena Gogâţă, Visiting Fellow presso il Dipartimento FiLeLi – Docente di Lingua Romena dell’Istituto della Lingua Romena di Bucarest, che garantirà i Lettorati, nonché una parte delle ore dei corsi curriculari di Lingua Romena I, II e III, nonché magistrali.

Vi aspettiamo!

 

 

Examination commitee:

Prof. Emilia David, Dr. Cristina-Elena Gogâţă, Dr. Edoardo Giorgi

Contact details:

Prof. Cristina-Elena Gogâţă: cristinagogata@gmail.com

Prof. Emilia David: emilia.david@unipi.it

 

Ricevimento Prof. Emilia David: to be defined…….

By appointment, also at other moments.

Ricevimento Dr. Cristina Gogâţă: to be defined

Place: Romeno's studio in Palazzo Matteucci, I floor, room 8 (tel. 050.2215177) and, if necessary, on the Microsoft Teams platform. Students must agree in advance with Prof. David and respectively with Dr. Gogâţă to establish the modality of ricevimento.

 

Updated: 15/03/2024 12:35