Modules | Area | Type | Hours | Teacher(s) | |
STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO ANTICO E MEDIEVALE (S) | M-STO/05 | LEZIONI | 36 |
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Lo studente potrà acquisire conoscenze di un'area importante della storia della filosofia antica quale è quella della biologia aristotelica, entro la quale si focalizzano problemi teorici (in primis quello della demarcazione fra vivente e non vivente) ancora oggi centrali nelle scienze della vita,
L''accertamento delle conoscenze avrà luogo mediante una relazione di approfondimento su un problema specifico, in forma di seminario durante lo svolgimento del corso o, in alternativa, di elaborato scritto da consegnare alla docente qualche giorno prima dell'appello prescelto; in ogni caso da completarsi in sede d'esame con un'interrogazione orale sull'intera tematica del corso.
Methods:
Lo studente dovrà essere in grado di affrontare con intelligenza critica e capacità di inquadramento storico i testi e la tematica trattati nel corso.
La modalità di verifica delle capacità critiche del candidato convergerà con quella di verifica delle conoscenze di base acquisite nell'ambito considerato.
Lo studente potrà acquisire e sviluppare non solo accuratezza e precisione nella lettura e valutazione delle posizioni sostenute nei testi che verranno letti e commentati in classe, ma attitudine all'uso critico di un autore classico nel dibattito su problematiche contemporanee.
Gli studenti verranno sollecitati a intervenire il più attivamente possibile sulle prospettive interpretative di volta in volta proposte sia dalla docente nella lezione frontale, sia dai loro colleghi negli interventi seminariali.
E' previamente richiesta una conoscenza delle linee principali del pensiero aristotelico, che si potrà all'occorrenza acquisire mediante la lettura di C. Natali, Aristotele, Carocci, Roma 2014.
A una prima fase introduttiva di lezioni frontali della docente dovranno seguire seminari degli studenti frequentanti. In ogni caso principale strumento di supporto sarà il testo aristotelico, la cui lettura dovrà appoggiarsi alla conoscenza di posizioni interpretative sostenute nei saggi previsti in bibliografia (alcuni in inglese). Ulteriore materiale didattico sarà offerto in fotocopia.
Gli occasionali, opportuni riferimenti al greco di Aristotele verranno resi intelligibili anche a chi non abbia conoscenza di greco antico.
L'interazione tra studente e docente sarà assicurata dal ricevimento settimanale e dalla comunicazione per mail.
Delivery: face to face
Learning activities:
Attendance: Advised
Teaching methods:
Forma e materia, anima e corpo nella spiegazione aristotelica della vita.
I princìpi aristotelici di causalità materiale e formale trovano nell’indagine biologica di Aristotele, come noto, un ambito di applicazione, verifica e problematizzazione dotato di sue declinazioni peculiari: basti ricordare che, nella sfera del vivente, la materia di cui l’anima è forma è una materia già determinata come un corpo naturale «dotato di organi», perciò tale da «avere la vita in potenza» (De anima, II 1).
Nel trattato Sull’anima (di cui nelle prime lezioni verranno letti e commentati i capitoli più rilevanti) Aristotele traccia i princìpi teorici di quell’esplorazione del fenomeno della vita vegetale e animale (del suo inizio, ma anche del declino e della fine) che trova una trattazione dettagliata in alcuni dei Parva Naturalia (Piccoli trattati di filosofia della natura, come è stato recentemente, e felicemente, proposto di intendere): Sulla lunghezza e brevità della vita, e Su gioventù, vecchiaia, vita e morte. L’esame di questi scritti seguirà due direzioni principali: da un lato la definizione del ruolo della facoltà nutritiva dell’anima, che si rivelerà fondamentale nel quadro esplicativo aristotelico (ma non sempre riceve attenzione adeguata dagli studiosi, più ovviamente attratti dalle dinamiche della funzione percettiva); dall’altro, lo smontaggio dell’attrezzatura metodologica di Aristotele, fra apprezzamento e critica delle opinioni dei predecessori, accuratissima osservazione empirica, e a priori teorici.
Fonti:
I testi aristotelici verranno letti e commentati in classe nelle seguenti edizioni:
Per quanto riguarda i Parva Naturalia, sarà tenuta presente anche la traduzione di D. Lanza, presente in Aristotele, Opere biologiche, a cura di D. Lanza e M. Vegetti, UTET, Torino, 1971.
Letteratura secondaria:
Oltre alle introduzioni di G. Movia, A. Carbone e D. Lanza nelle edizioni sopra citate, si richiede la lettura dei seguenti saggi compresi nella raccolta di AA. VV. a cura di E. Berti, Aristotele, Laterza, Roma-Bari 1997:
Per i seminari e/o le relazioni scritte considerate come prerequisito dell’esame si richiederà la lettura di parti specifiche dei seguenti libri:
e/o altri saggi che verranno precisati più avanti, in margine a una lista degli argomenti di possibile approfondimento in forma seminariale o di relazione scritta (v. sotto, Modalità d’esame)
Coloro che motivatamente intendano dare l'esame senza avere frequentato sono invitati a prendere contatto con la docente non meno di due mesi prima dell'appello prescelto, per individuare opportune integrazioni bibliografiche.
La valutazione finale troverà compimento con un esame orale, ma gli studenti dovranno presentare in sede di lezione e in formato seminariale la lettura commentata di un passo significativo della Politica, oppure un approfondimento su un tema specifico, sulla base di una bibliografia che verrà presentata all’inizio del corso.
In alternativa (se non sarà possibile preparare tale presentazione nell'arco dei tre mesi di corso), dovranno presentare una breve relazione scritta su un tema da concordare con la docente e da consegnare una settimana prima dello svolgimento dell'esame.
Inizio lezioni: mercoledì 21 settembre, h. 12.