Scheda programma d'esame
FILOLOGIA ITALIANA
MICHELANGELO ZACCARELLO
Anno accademico2017/18
CdSITALIANISTICA
Codice496LL
CFU6
PeriodoSecondo semestre
LinguaItaliano

ModuliSettore/iTipoOreDocente/i
FILOLOGIA ITALIANAL-FIL-LET/13LEZIONI36
MICHELANGELO ZACCARELLO unimap
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze

Il corso aspira a integrare e consolidare conoscenze metodologiche generali riguardo a problemi ricorrenti della critica testuale (volontà dell'autore, prestigio dell'edizione, fenomeni d'interferenza nella trasmissione dei testi).

Modalità di verifica delle conoscenze

Le conoscenze acquisite saranno oggetto di un esame orale che contribuisce al voto finale in ragione del 60%.

Capacità

Il corso permetterà di applicare le generali nozioni filologiche della critica testuale allo studio della tradizione di testi letterari e all'impostazione della relativa edizione critica.

Modalità di verifica delle capacità

Prendendo in esame un singolo caso di studio, ogni studente svolgerà un seminario in cui esporrà le principali peculiarità della tradizione testuale esaminata e un'ipotesi di edizione critica. Il seminario contribuisce al voto finale in ragione del 40%.

Comportamenti

Il corso consentirà di acquisire una maggiore consapevolezza nell'accesso ai testi antichi, sia in edizione critica che in altre forme, e una sensibilità particolare nel valutare l'accuratezza e affidabilità delle edizioni correnti, cartacee e digitali.

Modalità di verifica dei comportamenti

I comportamenti saranno valutati nel contesto dell'esame orale che contribuisce al voto finale in ragione del 60%.

Prerequisiti (conoscenze iniziali)

Si richiede di aver acquisito almeno 6 CFU nel SSD L-FIL-LET/13 "Filologia della letteratura italiana" o affine (L-FIL-LET/08; L-FIL-LET/09; L-FIL-LET/12).

Indicazioni metodologiche

Partendo da aspetti e problemi generali relativi alla storia dei testi e della loro trasmissione, il corso intende illustrare i principali criteri metodologici applicati nella loro edizione critica, facendo particolare attenzione alla definizione della volontà dell’autore e alle soluzioni editoriali indirizzate a rappresentare testi pervenuti in redazioni multiple; la relativa espressione mediante l'officina tipografica, con le relative peculiarità tecniche, pone problemi ben diversi dalla tradizionale filologia della copia.

Programma (contenuti dell'insegnamento)

Con esempi relativi all’era della stampa, il corso cercherà di definire il concetto di “pubblicazione” di un’opera, nei suoi risvolti storici e metodologici (presenza di revisori o correttori in tipografia, attività di “editing” più o meno qualificata, incidenza di fattori esterni o contingenti ecc.), e a illustrare i principali protocolli editoriali atti a renderne conto: copy-text editing (‘edizione di un testo base’), rapporto fra volontà autoriale e prestigio storico dell’edizione, varie tecniche di rappresentazione dei testi nella loro problematicità formale e sostanziale. Attraverso una varietà di case studies, il corso prenderà in esame il diverso rapporto che – fra il Rinascimento e il Novecento – si instaura fra l’autore e il mezzo tipografico, attraverso figure di raccordo di grande importanza, quali revisori linguistici, correttori editoriali, responsabili di collana.

Bibliografia e materiale didattico

Volumi

A. Cadioli, Le diverse pagine, Milano, Il Saggiatore, 2012.

P. Trovato, Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni editoriali dei testi letterari italiani (1470-1570), Bologna, Il Mulino, 1991 (rist. anast. Ferrara 2014).

Letture integrative:

A. Quondam, «Mercanzia d'onore», «mercanzia d'utile». Produzione libraria e lavoro intellettuale a Venezia nel Cinquecento, in Libri, editori e pubblico nell'Europa moderna. Guida storica e critica, a cura di A. Petrucci, Bari, Laterza, 1989, pp. 51-104.

A. Sorella, Analisi compositoriale dell’edizione torrentiniana delle «Prose» di Bembo (1549), «Tipofilologia», I (2008), pp. 31-60.

A. Sorella, Primi appunti sulla stampa delle Vite [vasariane] di Torrentino (1550) e dei Giunti (1568), «Horti Hesperidum», VI (2016), pp. 25-112.

N. Harris, Il cancellans da Bruno a Manzoni: fisionomia e fisiologia di una cosmesi libraria, in Favole, metafore, storie. Seminario su Giordano Bruno, a cura di O. Catanorchi e D. Pirillo, Pisa, Edizioni della Normale, pp. 567-602.

Inoltre, un saggio a scelta fra:

V. Brigatti, Questioni ecdotiche tra edizioni scientifiche e edizioni di lettura, «Prassi ecdotiche della modernità letteraria», I (2016), pp. 209-224.

B. Richardson, From Scribal Publication to Print Publication: Pietro Bembo’s Rime, 1529-1535, «Modern Language Review», XCV/3 (2000), pp. 684-695.

Indicazioni per non frequentanti

Oltre al programma sopra indicato, ai non frequentanti è richiesta la lettura di:

A. Stussi, Fondamenti di critica testuale, Bologna, Il Mulino, 2006 (e succ. edd.).

Modalità d'esame

L'esame si svolgerà in forma orale.

Ultimo aggiornamento 03/02/2018 16:32