Modules | Area | Type | Hours | Teacher(s) | |
LETTERATURA ROMENA CONTEMPORANEA | L-LIN/17 | LEZIONI | 54 |
|
Il corso consente agli studenti di conoscere e approfondire un panorama esteso della prosa romena riconducibile alla categoria del fantastico, ponendo particolare attenzione alla narrativa che nasce a cavallo tra l’Otto e il Novecento e diversifica poi le proprie forme, fonti e tipologie fino ad oggi.
La disamina di questa letteratura permetterà agli studenti di seguire, da una parte, il succedersi diacronico delle tendenze e delle correnti più diverse a cui le opere selezionate ai fini dell’analisi appartengono nel quadro d’insieme della narrativa romena. Dall’altra, l’approccio al fantastico letterario romeno sarà integrato e completato da una prospettiva sincronica e tipologica, che consentirà lo studio comparativo con orientamenti, modelli, temi, fonti letterarie e motivazioni estetiche propri alla narrativa fantastica appartenente ad altre culture europee (francese, inglese, tedesca) e con scrittori di primo piano della letteratura universale che ci hanno lasciato in eredità capolavori intramontabili o elementi per una fenomenologia in grado di definirne il genere (Dante, Ariosto, Cervantes, Goethe, Voltaire, Balzac, Kafka, Bulgakov, Borges, Calvino, Eco ecc.).
L’ampiezza del “dominio” del fantastico, osservata dall’interno della letteratura romena, consentirà la conoscenza della ricchezza di forme e di temi, di nessi con i grandi movimenti letterari europei (l’illuminismo, il romanticismo, il decadentismo, le avanguardie storiche, il modernismo, il neomodernismo, il postmodernismo, nuovi modernismi più recenti).
La sua rilevanza è provata, tra l’altro, dallo status di capolavoro che contraddistingue la maggior parte delle opere scelte per essere esaminate durante il corso.
Gli studenti prenderanno conoscenza del fatto che il nostro percorso di studio metterà così in luce il nesso di molta produzione della letteratura fantastica con la tradizione letteraria romena, nesso che in Mircea Eliade giunge a trasformarsi in una fonte principale del filone fantastico della sua narrativa, che l’autore ha scritto sempre in romeno. Si tratta del folclore romeno, i cui simboli sono da indagare anche nella novella Şarpele [Il serpente]; è una fonte letteraria che, unitamente allo sterminato repertorio di temi, personaggi, modelli di discorso, fornito dalla letteratura e l’arte universale, antica e contemporanea, e al mistero “magico” e iniziatico della spiritualità indiana (a cui fanno allusione le pratiche Yoga e i viaggi ultraterreni verso Regni Invisibili e di cui si parla nella novella Il segreto del Dottor Honigberger) rappresentano le tre fonti più importanti da cui tira la propria sostanza la letteratura fantastica di Eliade e, si può dire, pensando soprattutto alle prime due indicate in precedenza, la narrativa romena di stampo fantastico nel suo complesso.
Dunque, da questo punto di vista la letteratura fantastica si presta in misura considerevole all’interpretazione in chiave intertestuale e questo sarà un aspetto stilistico che il corso metterà in luce con particolare cura.
Gli studenti apprenderanno le nozioni utili a inquadrare il nostro oggetto di studio a partire dal concetto e dalle regole stesse del fantastico, nelle accezioni fornite anzitutto da Tzvetan Todorov e da Francesco Orlando, l’ultimo citato in veste di teorico del soprannaturale letterario. Durante le lezioni destinate a ogni testo letterario e scrittore, si passerà a contestualizzazioni approfondite, storiche, culturali e dell’opera complessiva di ciascuno scrittore.
Per tornare agli scrittori romeni che hanno illustrato il genere durante il Novecento, il corso si pone l’obbiettivo di presentare alcuni nomi fra i più rappresentativi unitamente ad altre svariate tipologie di fantastico. Ad esempio, Max Blecher, in Ȋntâmplări în irealitatea imediată [Accadimenti nell’irrealtà immediata], propone una scrittura allucinata e allo stesso tempo lucida, di un narratore ossessionato di ascoltare e riprodurre sulla superficie della pagina l’interiorità corporale, malata o in preda a crisi adolescenziali. Tali crisi si esprimono attraverso un’intensa scoperta del corpo, proprio e altrui, della sessualità percepita sovente in modo morboso, inquietante, ma capace sempre di destare infinita curiosità ed emozione nei giovani protagonisti, torturati da profumi e immagini che urtano la sensibilità di questi personaggi, trascinandoli tuttavia in modo irresistibile verso luoghi “maledetti”, pieni di mistero e di strani oggetti e di atmosfere altrettanto strane, al confine col fantastico, che sorgono da una scrittura poetica, con riflessi surrealisti o kafkiani.
Nel racconto Remember di Mateiu Caragiale ritorna il potente fascino dandy che avvolge i ritratti dei “principi della Corte-Antica”, i protagonisti dell’apprezzatissimo romanzo omonimo, e insieme ad esso si trasmette nel testo il ritratto trasfigurato di un’epoca al crepuscolo. Come i “principi”, il protagonista, il lord Aubrey de Vere, è un uomo misterioso, un dandy solitario e effeminato, che vive sotto il segno dell’arte ed è presentato come uno fra gli ultimi rappresentanti di un mondo prossimo all’estinzione, inquietante e decadente, immerso in un’atmosfera allucinata, fin de siècle.
***
Gli studenti avranno modo di comprendere un cambiamento sociale, politico e culturale di grande portata che risale alla metà del Novecento, vale a dire che da una letteratura assetata dell’assoluto della conoscenza e dell’esperienza umana, che aspira a esprimere tutti i sentimenti e tutto l’esprimibile fino ai limiti della loro intensità e con infinite sfumature, nel secondo Novecento la stessa letteratura si vede costretta a camuffare le proprie intenzioni, per essere ancora in grado di rappresentare la realtà, sia pure in modo frammentario, in quei tempi bui di capillare strumentalizzazione politica e di interdizione della verità.
Il corso metterà in evidenza il modo in cui, in queste condizioni e da esse nutrito, si afferma potentemente un fantastico che ha molti punti in comune con lo strano. Il rapporto che si è stabilito fra il potere politico e lo scrittore ai tempi della dittatura comunista (1948-1989) ha avuto come conseguenza l’affermazione di una pur sporadica dissidenza politica e letteraria dei prosatori e allo stesso tempo ha visto nascere, oltre alla letteratura dell’esilio, rappresentata tra altri scrittori di primo piano da Herta Müller, Norman Manea, Paul Goma ecc., una letteratura sovversiva, che ha cercato proprio nella virtuosità compositiva e stilistica le strategie adeguate al fine di illudere/eludere i ferrei meccanismi della censura, per giungere a proporre forme sorprendenti di resistenza culturale.
Quest’ultimo obiettivo è stato raggiunto con esiti di grande qualità e rilevanza estetica, grazie anche al ricorso a formule fra le più diverse del fantastico, dalla cosiddetta “letteratura di evasione”, di cui l’Almanacco degli accidenti di Ştefan Agopian è uno dei più seducenti risultati, come anche dai modelli del postmodernismo romeno, imperniati su uno sperimentalismo stilistico multiforme, volto a garantire il piacere del testo e ad accreditare l’idea di saturazione enciclopedica e di fascino della totalità, cui contribuisce in misura considerevole le componenti del fantastico. Ciò determina Mircea Cărtărescu, l’autore dell’apprezzata trilogia Orbitor [Abbacinante] e del romanzo in parte autobiografico Travesti – febbrile autoanalisi delle incertezze legate all’identità sessuale di un giovane scrittore – di proporre in Levantul [Il Levante], un capolavoro della letteratura romena di tutti i tempi, un’ampia epopea postmoderna in cui il fascino della scrittura intertestuale, tradisce l’intenzione di produrre un’opera in cui possa rispecchiarsi la letteratura romena e universale di tutti i tempi.
Il corso darà agli studenti la possibilità di completare il quadro del Novecento letterario romeno con le formule letterarie più attuali, in cui metafinzione, autobiografia, nuovi realismi e reminiscenze postmoderne lasciano ampio spazio alle crisi dell’esperienza e ai racconti dell’io, a molteplici declinazioni del fantastico, alle proiezioni mitiche dell’androgino come pure all’attualità più concreta (virtuale, mediatica) e che saranno indagate partendo da opere in prosa di Matei Vişniec.
Come prosatore, Vişniec dà voce alle derive antropologiche del presente, che lacerano il singolo e intere comunità, “mettendo in scena” con ironia, con scetticismo sorridente e a volte con sarcasmo crisi, nevrosi, eccessi che tormentano l’individuo della società di massa, vittima di diverse forme di potere più o meno insidiose o ingannevoli, di oggi e di ieri. Ma la sua attenzione si concentra anche sulla condizione dell’artista e dell’intellettuale. Il suo romanzo Sindrome da panico nella città dei lumi esercita un potente fascino sul lettore grazie a esilaranti trame, a creature di finzione, come anche alle situazioni fantastiche, caratterizzate da ironia e parodia. Dunque, come in altri autori contemporanei romeni e non solo romeni, questo genere di fantastico non pretende che sia creduto dal lettore.
Esiste anche una tipologia di fantastico che ha il ruolo di dar voce, come nella narrativa di Herta Müller, vincitrice del Nobel nel 2009, al trauma storico e alla restituzione della memoria individuale, ovvero a tre fenomeni di amplissima portata storica e letteraria che si esprimono nella sua scrittura attraverso modalità prettamente poetiche: il Gulag, il nazismo e la dittatura di Ceauşescu. Saranno analizzate in alcuni brani, tratti dal romanzo In viaggio su una gamba sola (1989) e dal racconto L’orazione funebre pubblicato nella raccolta Bassure (1984), la scissione dell’identità e il sentimento di paura intese come causa di profonda alienazione e dissociazione, che si riflettono al livello testuale in visioni oniriche, notturne e diurne (che siano incubi veri e propri oppure allucinazioni dei personaggi). Oltre a un’interpretazione a fini ermeneutici, volta a interrogare risvolti tematici, da collegare sovente al carattere autobiografico della finzione di questa scrittrice, gli approfondimenti cui darà luogo il corso formuleranno ipotesi sulle categorie testuali più pertinenti ad indagare tali sequenze di testo (il fantastico, lo strano o altro).
Gli studenti saranno guidati a scoprire che, fra le modalità testuali, atte a connotare la frammentazione e la dissociazione, occupa un posto di riguardo l’espressione del trauma attraverso sogni stratificati, doppi (come nel racconto citato in precedenza) oppure attraverso rappresentazioni che converremmo a indicare complessivamente come «visioni oniriche» (nei brani del romanzo). Cominciando a vagliare la presenza dei criteri fondativi del fantastico nelle opere letterarie che fanno l’oggetto di questa disamina, un primo rilievo da fare riguarda la mancanza di stupore da parte dei personaggi di fronte agli avvenimenti «soprannaturali», «inaccettabili» ecc., nelle cui dinamiche appaiono coinvolti e che giungono a contraddire l’ordine di realtà precedentemente costituito.
Inoltre, tra gli attori che, secondo la definizione del fantastico coniata da Tzvetan Todorov, partecipano allo schema costitutivo del medesimo concetto (il lettore e/o il personaggio cui accadono fatti inesplicabili o inammissibili), l’autrice non concede nemmeno al lettore la “facoltà” di esitare in modo perentorio fra le due soluzioni (fra mondo reale e mondo immaginario) e dunque neanche quella di scegliere. Nell’approccio di Herta Müller racchiuso nei due testi letterari la logica onirica delle immagini e delle sequenze narrative, marcate da una strutturale frammentarietà, invita il lettore allo sforzo ermeneutico di ricomporre la visione autoriale, una visione fortemente fiduciosa nel ruolo curativo della letteratura.
***
Il corso propone, dunque, agli studenti un esercizio di critica tematica, che in alcuni momenti diventerà uno di critica comparata, alternando una parte riservata all’approccio teorico e una parte destinata agli esempi, in un’ottica in cui le illustrazioni puntuali sul testo portano a operare distinzioni rilevanti.
Sarà indispensabile chiedersi in quale misura il soprannaturale, ad esempio, pretenda che gli si faccia credito e dunque entreranno in gioco le nozioni del verosimile e dell’inverosimile, pertinenti anche per le categorie del fantastico. Saranno comparate le definizioni e i criteri che reggono i due medesimi concetti (fantastico e soprannaturale) al fine di riuscire a classificare i testi in esame.
- gli studenti avranno modo di scoprire i rapporti concreti, storico-letterari, che hanno legato concretamente o idealmente numerosi scrittori romeni a rappresentanti e ambiti culturali europei e internazionali connessi al fantastico, a loro coevi.
- in secondo luogo, saranno forniti ad essi gli strumenti critici necessari per comprendere e valutare le caratteristiche e le regole del fantastico in senso generale e quello romeno, in particolare
- sarà messo in luce il rapporto che esiste fra la parte riservata al genere fantastico e le altre parti che compongono l’opera narrativa e non narrativa di ogni scrittore inserito nella Bibliografia del corso.
- al fine di condurre in modo appropriato lo studio comparativo di opere e scrittori all’interno della letteratura romena, ma anche con scrittori stranieri che hanno illustrato direzioni e tipologie della letteratura fantastica, agli studenti sarà fornito un quadro teorico adeguato e gli strumenti critici inerenti all’uso dell’fantastico, nonché alcune ipotesi sia teoriche, che interpretative per la lettura e la comprensione dei ricchi e diversi significati possibili, innescati dai procedimenti della citazione, che spesso rinviano ad elementi codificati dal punto di vista letterario o culturale, propri alla letteratura romena.
- saranno presentate e discusse a partire dai testi selezionati per l’analisi diverse accezioni del concetto del fantastico, le motivazioni estetiche con cui gli scrittori fanno ricorso al medesimo genere letterario e verranno precisate le fonti che stanno alla base dello sviluppo del fantastico nella letteratura romena.
- saranno analizzate le simbologie, le reminiscenze mitiche e i significati degli oggetti che rappresentano il “corredo” del fantastico nei testi che saranno studiati.
- sarà osservato il modo in cui la cesura storica rappresentata dai decenni della dittatura, a partire cioè dal 1948, modifica in parte le ragioni di essere di una certa produzione che nasce nella letteratura romena sotto il segno del fantastico.
- gli studenti potranno desumere un panorama esteso anzitutto dei processi innovativi che hanno definito la letteratura romena tra Otto e Novecento, fase dopo fase, con l’affermazione di ogni nuovo orientamento, man mano che si passa da una poetica all’altra e da un’opera all’altra.
- Dunque, sarà proposta agli studenti la conoscenza di un percorso di letture e di commenti intesi a introdurre, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi, alcuni autori di spicco e le loro opere che hanno illustrato i maggiori movimenti e tendenze letterarie del periodo premoderno, moderno e contemporaneo della letteratura romena, unitamente ai mutamenti antropologici e sociali che gli scrittori hanno spesso avvertito l’urgenza di trasporre nelle loro opere di prosa fantastica.
Il corpus di testi letterari che sarà analizzato consentirà di approfondire nella letteratura romena le modalità, le tecniche compositive e stilistiche specifiche ad ogni fase della storia letteraria, dalle più innovative e sperimentali a quelle coeve, profondamente connesse alle categorie del fantastico, impiegate in altre letterature; dai procedimenti che riprendono i topos antichi e moderni alle più svariate formule letterarie, che aboliscono con virtuosità il passato, proiettando la storia della letteratura in una eterna e inesauribile simultaneità.
The course allows students to deepen a broad panorama of Romanian prose that belongs to the category of the fantastic, paying particular attention to the narrative that was born between the nineteenth and twentieth centuries and then diversifying its forms, sources and types until today.
The examination of this literature will allow students to follow, on the one hand, the diachronic succession of the most diverse trends and currents to which the works selected for the purposes of the literary analysis belong, in the overall picture of Romanian fiction. On the other hand, the approach to the Romanian literary fantastic will be integrated and completed by a synchronic and typological perspective, which will allow the comparative study with orientations, models, themes, literary sources and aesthetic motivations typical of the fantastic narrative belonging to other European cultures (French, English, German) and with leading writers of universal literature who have bequeathed us timeless masterpieces or elements for a phenomenology capable of defining their genre (Dante, Ariosto, Cervantes, Goethe, Voltaire, Balzac, Kafka, Bulgakov, Borges, Calvino, Eco ecc.).
The breadth of the field of the fantastic, observed from within Romanian literature, will allow the knowledge of the richness of forms and themes, of links with the great European literary movements (the Enlightenment, the Romanticism, the Decadentism, the historical avant-gardes, modernism, neomodernism, postmodernism, new and more recent modernisms).
Its relevance is proven, among other things, by the status of a masterpiece that distinguishes most of the works chosen to be examined during the course.
Students will become aware of the fact that our study path will thus highlight the connection of a lot of fantastic literature production with the Romanian literary tradition, a connection that in Mircea Eliade comes to transform itself into a main source of the fantastic vein of his fiction, which the author has always written in Romanian. This is the Romanian folklore, whose symbols are also to be investigated in the novel Şarpele [The serpent]; is a literary source which, together with the immense repertoire of themes, characters, patterns of discourse, provided by universal literature and art, ancient and contemporary, and by the "magical" and initiatory mystery of Indian spirituality (to which the practices refer Yoga and the otherworldly voyages to Invisible Realms and of which narrated in the novel The secret of Doctor Honigberger) represent the three most important sources from which Eliade's fantastic literature draws its substance and, it can be said, thinking above all of the first two directions indicated in previously, the Romanian fantasy fiction as a whole.
Therefore, from this point of view, fantastic literature lends itself to a considerable extent to interpretation in an intertextual key and this will be a stylistic aspect that the course will highlight with particular attention.
Students will critically learn useful notions for framing our object of study starting from the concept and the rules of the fantastic itself, in the meanings provided above all by Tzvetan Todorov and Francesco Orlando, the last mentioned as a theorist of the supernatural literary (soprannaturale letterario). During the lessons for each literary text and writer, we will move on to in-depth, historical, cultural contextualizations and the overall work of each writer.
Returning to the Romanian writers who illustrated the genre during the twentieth century, the course aims to present some of the most representative names together with various other types of fantastic. For example, Max Blecher, in Ȋntâmplări în irealitatea imediată [Happenings in immediate unreality], proposes a hallucinated and at the same time lucid writing, composed by a narrator obsessed with listening and reproducing on the surface of the page the bodily interiority, sick or in the throes of adolescent crises. These crisis are expressed through an intense discovery of the body, one's own and that of others, of sexuality often perceived in a morbid, disturbing way, but always capable of arousing infinite curiosity and emotion in the young protagonists, "tortured" by scents and images that offend their sensitivity characters, however irresistibly dragging them towards “cursed” places, full of mystery and strange objects and equally strange atmospheres, bordering on the fantastic, which arise from a poetic writing, with surrealist or Kafkaesque reflections.
In the short story Remember by Mateiu Caragiale, the powerful dandy charm that surrounds the portraits of the "princes of the Ancient Court" returns, the protagonists of the highly acclaimed novel of the same name, and together with it the transfigured portrait of an era at dusk is transmitted in the text. Like the "princes", the protagonist, Lord Aubrey de Vere, is a mysterious man, a solitary and effeminate dandy, who lives under the sign of art and is presented as one of the last representatives of a world close to extinction, decadent, immersed in a hallucinatory, fin de siècle atmosphere.
Students will have the opportunity to understand a major social, political and cultural change that dates back to the mid-twentieth century, namely that from a literature thirsting for the absolute of human knowledge and experience, which aspires to express all feelings and all the expressable up to the limits of their intensity and with innumerable nuances, in the second half of the twentieth century the same literature is forced to camouflage own intentions, in order to still be able to represent reality, albeit in a fragmentary way, in those dark times of widespread political deformation and interdiction of truth. The course will highlight how, under these conditions and nurtured by them, a fantastic is powerfully affirmed that has many points in common with the strange.
The relationship that was established between political power and the writer at the time of the communist dictatorship (1948-1989) had as a consequence the affirmation of a sporadic political and literary dissidence of the prose writers and at the same time saw the birth, in addition to the literature of exile, represented among other prominent writers by Herta Müller, Norman Manea, Paul Goma etc., a subversive literature, which sought precisely in the compositional and stylistic virtuosity the appropriate strategies in order to deceive / evade the iron mechanisms of censorship, to arrive at proposing surprising forms of cultural resistance.
This latter objective was achieved with results of great quality and aesthetic relevance, thanks also to the use of the most diverse formulas of the fantastic, from the so-called "escape literature", of which Ştefan Agopian's Almanac of accidents is one of the more seductive results, as well as from the models of Romanian postmodernism, hinged on a multiform stylistic experimentalism, aimed at guaranteeing the pleasure of the text and at accrediting the idea of encyclopedic saturation and fascination of totality, to which the components of the fantastic contribute considerably. This determines Mircea Cărtărescu, the author of the acclaimed trilogy Orbitor [Dazzling] and of the partly autobiographical novel Travesti - feverish self-analysis of the uncertainties related to the sexual identity of a young writer - to propose in Levantul [Il Levante], a masterpiece of Romanian literature of all times, a vast postmodern epic in which the fascination of intertextual writing betrays the intention of producing a work in which Romanian and universal literature of all times can be reflected.
The course will give students the opportunity to complete the Romanian literary framework of the twentieth century with the most current literary formulas, in which metafinition, autobiography, new realisms and postmodern reminiscences leave ample space for the crises of experience and the stories of the ego, for multiple declinations of the fantastic, for the mythical projections of the androgyne as well as for the more concrete actuality (virtual, media) and which will be investigated starting from works in prose by Matei Vişniec.
As a prose writer, Vişniec gives voice to the anthropological drifts of the present, which tear apart the individual and entire communities, "staging" with irony, with smiling skepticism and at times with sarcasm crises, neuroses, excesses that torment the individual of mass society, victim of various forms of power, more or less insidious or deceptive, of today and yesterday. But his attention also focuses on the condition of the artist and the intellectual. His novel Panic Syndrome in the City of Enlightenment exerts a powerful fascination on the reader thanks to hilarious plots, fictional creatures, as well as fantastic situations, characterized by irony and parody. Therefore, as in other contemporary Romanian authors and they are not Romanians, this kind of fantasy does not pretend to be believed by the reader.
There is also a typology of fantastic that gives voice, as in the fiction of Herta Müller, winner of the Nobel in 2009, to historical trauma and to the restitution of individual memory, or to three phenomena of very wide historical and literary significance that express themselves in his writing through purely poetic modalities: the Gulag, Nazism and the dictatorship of Ceauşescu.
The splitting of identity and the feeling of fear intended as a cause of profound alienation and dissociation, which are reflected at the textual level in dream, nocturnal and diurnal visions (whether they are real nightmares or hallucinations of the characters) are the topics of the novel Reisende auf einem Bein [In viaggio su una gamba sola] and in the short story Funeral Prayer [L’orazione funebre] published in the volume Niederungen [Bassure]. In addition to an interpretation for hermeneutical purposes, aimed at interrogating thematic implications, often to be connected to the autobiographical character of this writer's fiction, the in-depth analyzes which the course will give rise to will formulate hypotheses on the most pertinent textual categories to investigate these sequences of text (the fantastic, the strange or other).
Students will be guided to discover that, among the textual modalities, apt to connote fragmentation and dissociation, the expression of trauma through stratified, double dreams (as in the story cited above) or through representations that we would agree to indicate as a whole as "dream visions" occupies a special place (in many passages of the novel). In Herta Müller's approach, contained in the two literary texts, the dream logic of images and narrative sequences, marked by a structural fragmentation, invites the reader to hermeneutic effort to recompose the authorial vision, a vision strongly confident in the curative role of literature.
The course therefore offers students an exercise in thematic criticism, which in some moments will become one of comparative criticism, alternating a part reserved for the theoretical approach and a part intended for examples, in a perspective in which the precise illustrations on the text lead to making relevant distinctions.
- It will be essential to ask oneself to what extent the supernatural, for example, demands that it be given credit and therefore the notions of the probable and the improbable, which are also relevant for the categories of the fantastic, will come into play. The definitions and criteria that support the two concepts (fantastic and supernatural) will be compared in order to be able to classify the texts.
In Herta Müller's approach contained in the two literary texts, the dream logic of images and narrative sequences, marked by a structural fragmentation, invites the reader to hermeneutic effort to recompose the authorial vision, a vision strongly confident in the curative role of literature.
- students will have the opportunity to discover the concrete, historical and literary relationships which have concretely or ideally linked numerous Romanian writers to contemporary European and international representatives and cultural contexts connected to the fantastic.
- secondly, they will be provided with the critical tools necessary to understand and evaluate the characteristics and rules of the fantastic in general and the Romanian one in particular.
- the relationship that exists between the part reserved for the fantastic genre and the other parts that make up the narrative and non-narrative work of each writer included in the Bibliography of the course will be highlighted.
- in order to properly conduct the comparative study of works and writers within Romanian literature, but also with foreign writers who have illustrated directions and typologies of fantastic literature, students will be provided with an adequate theoretical framework and the inherent critical tools for the use of the fantastic, as well as some theoretical and interpretative hypotheses for the reading and understanding of the rich and different possible meanings, triggered by the procedures of the quotation, which often refer to codified elements from the literary or cultural point of view, proper to the Romanian literature.
- different meanings of the concept of the fantastic will be presented and discussed starting from the texts selected for the analysis, together with the aesthetic reasons with which the writers make use of the same literary genre and the sources that underlie the development of the fantastic in Romanian literature will be specified.
- the symbologies, the mythical reminiscences and the meanings of the objects that represent the universe of the fantastic will be analyzed in the texts that will be studied.
- the way in which the historical break, represented by the decades of the dictatorship, starting from 1948, partially modifies the reasons for being of a certain production that was born in Romanian literature under the sign of the fantastic will be observed.
- students will be able to deduce an extended panorama, first of all of the innovative processes that defined Romanian literature between the nineteenth and twentieth centuries, phase by phase, with the affirmation of each new orientation, as one passes from one poetic to another and from one work to the other.
- Therefore, students will be offered the knowledge of a course of readings and comments intended to introduce, through appropriate critical and interpretative tools, some prominent authors and their works that have illustrated the major movements and literary trends of the pre-modern, modern contemporary period of Romanian literature, together with the anthropological and social changes that writers have often felt the urgency of transposing into their works of fantastic prose.
The corpus of literary texts that will be analyzed will allow to deepen in Romanian literature the modalities, compositional and stylistic techniques specific to each phase of literary history, from the most innovative and experimental to contemporary ones, deeply connected to the categories of the fantastic, used in other literatures. ; from the procedures that take up the ancient and modern topos to the most varied literary formulas, which abolish the past with virtuosity, projecting the history of literature into an eternal and inexhaustible simultaneity.
Durante una delle ultime lezioni del corso sarà svolta una prova in itinere, per proporre agli studenti un testo in prosa a scelta fra due selezionati dalla docente, da analizzare secondo le modalità utilizzate durante le lezioni e da inquadrare nel contesto storico-culturale e letterario di riferimento. Sarà sottoposta agli studenti una ulteriore domanda, di ordine più generale e di stampo storico-letterario, al fine di verificare la capacità di sintesi e la correttezza delle analogie e dei confronti, da una parte su argomenti teorici, d’altra parte, in prospettiva applicativa (aspetti tematici, stilistici e interpretativi).
Durante le lezioni gli studenti avranno la possibilità di rispondere a quesiti puntuali su diversi argomenti e sarà apprezzata la loro intenzione ad esprimere i propri punti di vista, le considerazioni e le ipotesi di lavoro che considereranno opportuno proporre rispetto ai testi e ai temi che faranno l’oggetto delle analisi letterarie.
La verifica in itinere servirà ai fini della valutazione complessiva, prevista in sede di esame.
During one of the last lessons of the course, an ongoing test will be held, to propose to the students a prose text chosen from two selected by the teacher, to be analyzed according to the modalities used during the lessons and to be placed in the historical-cultural and literary context of reference. Students will be asked a further question, of a more general nature and of a historical-literary typologie, in order to verify the ability of synthesis and the correctness of analogies and comparisons, on the one hand on theoretical topics, on the other hand, in an applied perspective (thematic, stylistic and interpretative aspects).
During the lessons, students will have the opportunity to answer specific questions on various topics and their intention to express their own points of view, considerations and working hypotheses that they will consider appropriate to propose with respect to the texts and topics that they will make the subject of literary analyzes.
The on-going test will serve for the purposes of the oral assessment, foreseen during the exam.
Il corso consentirà agli studenti di acquisire un quadro generale rispetto all’evolversi dei paradigmi letterari della prosa romena in generale e di quella fantastica in particolare nell’ampio periodo di tempo compreso nell’arco del Novecento con anticipazioni che rivisitano la prosa fantastica dell’Ottocento di Mihai Eminescu, il fondatore stesso di questo genere letterario, proponendo un percorso di letture e commenti intesi a introdurre, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi forniti dalla docente, gli autori di spicco e le loro opere, che hanno illustrato i maggiori movimenti e tendenze letterarie del periodo premoderno, moderno, arrivando fino agli esiti più rilevanti del periodo attuale.
Gli studenti saranno in grado di individuare, analizzare e commentare determinati temi, motivi realistici, simbolici, mitici, che compaiono nella letteratura fantastica romena, unitamente a concetti, fonti e procedimenti che la caratterizzano, dall’Ottocento fino al periodo recente.
La capacità di comprendere la letteratura come processo diacronico consentirà ai fruitori di osservare il modo in cui cambiano nel tempo le accezioni del genere fantastico.
Gli studenti avranno modo di sviluppare capacità ermeneutiche rispetto alla corretta decodifica di valenze tematiche, simboliche, narratologiche e formali in senso lato che derivano dallo studio del fantastico.
Il corso metterà gli studenti in grado di collocare i diversi testi in prosa che saranno approfonditi in aula, all’interno dell’opera complessiva di ciascuno scrittore, nonché nell’ambito delle principali tendenze letterarie che si sono manifestate nella letteratura romena nel periodo di riferimento del corso e acquisiranno gli strumenti storico-letterari necessari per poter individuare rapporti fra singoli scrittori o fra gruppi letterari, movimenti autoctoni e le correnti e tendenze coeve europee: Romanticismo, Postsimbolismo, Modernismo, Avanguardia storica romena, letteratura della Generazione ’60, ’70 e ’80, Postmodernismo, nuovi realismi degli anni Duemila ecc.
Gli studenti saranno in grado di collegare il succedersi delle diverse fasi letterarie e le condizioni storiche, culturali, politiche e antropologiche in senso lato, che hanno segnato la società romena in questo arco di tempo piuttosto esteso.
Oltre ad acquisire aspetti della spiccata individualità della prosa romena tra Otto e Novecento (che riguardano autori, opere, movimenti e tendenze artistiche, definizione, regole, fonti e procedimenti del fantastico, che sono stati indicati come assi principali di studio del corso), gli studenti avranno l’opportunità di completare e di allargare i propri orizzonti verso argomenti e fenomeni letterari comuni alle letterature a loro più note e che hanno trovato ampi spazi di manifestazione anche in seno alla letteratura romena moderna e contemporanea.
The course will allow students to acquire an overview of the evolution of the literary paradigms of Romanian prose in general and of the fantastic one in particular, in the large period of time included in the twentieth century with previews that revisit Mihai Eminescu's fantastic prose, i. e. the founder of this literary genre, proposing a path of readings and comments intended to introduce, through appropriate critical and interpretative tools provided by the teacher, the prominent authors and their works, which have illustrated the major movements and literary trends of the pre-modern, modern period, reaching up to the most relevant results of the current period.
Students will be able to identify, analyze and comment on certain themes, realistic, symbolic, mythical motifs that appear in Romanian fantastic literature, together with concepts, sources and procedures that characterize it, from the nineteenth century to the recent period.
The ability to understand literature as a diachronic process will allow users to observe the way in which the meanings of the fantastic genre change over time.
Students will have the opportunity to develop hermeneutic skills with respect to the correct decoding of thematic, symbolic, narratological and formal values in a broad sense deriving from the study of the fantastic.
The course will enable students to place the different prose texts that will be studied in depth in the classroom, within the overall work of each writer, as well as within the main literary trends that have manifested themselves in Romanian literature in the reference period. of the course and will acquire the historical-literary tools necessary to be able to identify relationships between individual writers or literary groups, indigenous movements and contemporary European currents and trends:: Romanticism, Premodernism, Post-symbolism, Modernism, Romanian historical avant-garde, literature of the Generation '60, '70 and '80, Postmodernism, new Realisms from the 2000s etc.
At the same time, students will be able to connect the succession of the different literary phases and the historical, cultural, political and anthropological conditions in the broad sense, which have marked Romanian society in the same period of time.
In addition to acquiring aspects of the marked individuality of Romanian prose between the nineteenth and twentieth centuries (concerning authors, works, movements and artistic trends, definition, rules, sources and procedures of the fantastic, which have been indicated as the main axes of study of the course), students will have the opportunity to complete and broaden one's horizons towards topics, literary phenomena and expressive modalities common to the most well-known literatures, and which have found ample space for manifestation even within Romanian literature.
Al momento della prova in itinere e in altre occasioni di scambio e dialogo con gli studenti durante le lezioni, saranno valutate in particolare le capacità di comprensione e di acquisizione del contesto storico-culturale, sia quello generale di ogni periodo ed evento fondamentale, sia gli elementi di dettaglio, la capacità a acquisire il quadro teorico e a proporre analisi opportune, che possano riflettere i presupposti teorici e il quadro generale, storico-letterario ed epistemologico in cui si iscrive il corso.
Sarà inoltre valutata la capacità di esposizione critica degli argomenti storico-letterari, la precisione nell’analisi dei testi e l’abilità a individuare rapporti fra i singoli scrittori, le direzioni e i movimenti letterari che si sono manifestati in Romania tra Otto e Novecento e le correnti coeve europee.
In the ongoing test and on other occasions for exchange and dialogue with students during the lessons, the ability to understand and acquire the historical-cultural context, both the general one of each period and fundamental event, and also the elements of detail; the ability to acquire the theoretical framework and to propose appropriate analyzes, which may reflect the theoretical presuppositions and the general, historical-literary and epistemological framework in which the course is conceived.
It will also be evaluated the ability of critical exposition of historical-literary themes, the precision in the analysis of the texts and the ability to identify relationships between individual writers, directions and literary movements that occurred in Romania between the nineteenth and twentieth centuries and the contemporary European currents.
Saranno acquisite opportune accuratezza e precisione nel definire, inquadrare e interpretare la prosa fantastica della letteratura romena del Novecento, nel suo sviluppo storico e nelle diverse fasi che l'hanno espressa, nonché gli strumenti critici utili a comprendere i contenuti e i fattori più specificamente storico-culturali che hanno determinato il percorso evolutivo di questo periodo e comparto fondamentale della letteratura romena.
Appropriate accuracy and precision will be acquired in defining, framing and interpreting the fantastic prose of Romanian literature of the twentieth century, in its historical development and in the different phases that expressed it, as well as the critical tools useful for understanding the contents and more specifically historical-cultural factors which determined this path and sector of a fundamental period of Romanian literature.
Saranno valutati il grado di accuratezza e precisione nell’acquisizione delle informazioni teoriche e del commento critico riguardante le illustrazioni interpretative proposte durante le lezioni dalla docente attraverso dialoghi in aula e domande aperte e chiuse, nonché le capacità a proporre ipotesi di analisi, di interpretazione, prospettive di lettura dei testi, associazioni con il fantastico esistente all’interno di altre letterature.
The degree of accuracy and precision in the acquisition of theoretical information and critical commentary regarding the interpretative illustrations proposed during the lessons by the teacher through classroom dialogues and open and closed questions will be assessed, as well as the ability to propose hypotheses for analysis, interpretation, perspectives for reading the texts and associations with the fantastic existing within other literatures.
Non sono necessari particolari prerequisiti per poter frequentare il corso, oltre ad una preparazione letteraria di base (teorica e pratica).
No particular prerequisites are necessary to be able to attend the course, in addition to a basic literary preparation (theoretical and practical).
Non sono indispensabili particolari corequisiti, ma sarebbe utile frequentare anche un altro corso di letteratura italiana o altra, dedicato allo stesso genere di letteratura e/o allo stesso arco di tempo (dall’Ottocento al Novecento).
No particular corequisites are essential, but it would also be useful to attend another course in Italian literature or other literature, dedicated to the same dedicated to the same genre of literature and / or to the same period of time (from the nineteenth to the twentieth century).
-
-
Il corso ha carattere monografico. Le lezioni saranno per lo più frontali e ad esse si alterneranno lezioni di tipo seminariale, svolte con l’ausilio di materiali didattici che saranno sottoposti agli studenti su supporto cartaceo, ma presentando numerosi brani di film destinati alla divulgazione a scopo didattico della letteratura romena, unitamente a brani di interviste o di opere letterarie disponibili in formato digitale. Sovente si farà ricorso a proiezioni di documenti letterari, di immagini di certa rilevanza scientifica e didattica. Sempre con l’ausilio delle proiezioni, saranno analizzati alcuni dei testi narrativi, nonché dei passi di letteratura critica scelti dalla docente.
Tipo di strumenti di supporto: oltre a materiali didattici su supporto cartaceo, che saranno forniti in fotocopia (e/o scansioni) dalla docente, altri materiali potranno essere scaricati e consultati da appositi siti web, anche al fine del lavoro condotto in gruppi o individualmente, durante oppure indipendentemente dai momenti delle lezioni.
Il corso sarà tenuto in italiano, con l’uso di testi letterari esclusivamente bilingui (pubblicati in originale romeno e con traduzione italiana) oppure, a seconda della composizione della “classe”, usando soprattutto volumi editi in traduzione italiana.
The course is monographic. The lessons will be mostly frontal, alternating with seminar-type lessons, carried out with the aid of didactic materials that will be submitted to the students on paper, but presenting numerous excerpts from films intended for the dissemination of Romanian literature for higher educational purposes, together with excerpts from interviews or literary works available in digital format. Often recourse will be made to projections of literary documents, images of certain scientific and didactic importance and, always with the aid of projections, some of the prose texts, as well as passages of critical literature chosen by the teacher will be analyzed.
Type of support tools: in addition to didactic materials on paper, which will be provided in photocopies (and / or scans) by the teacher, other materials can be downloaded and consulted from specific websites, also for the purpose of the work carried out in groups or individually, during or independently of the lessons time.
The course will be held in Italian, with the use of bilingual literary texts (published in Romanian original and with Italian translation) or, depending on the composition of the "classroom", using mainly volumes published in Italian translation.
La letteratura fantastica del Novecento
Il corso consente agli studenti di conoscere e approfondire un panorama esteso della prosa romena riconducibile alla categoria del fantastico, ponendo particolare attenzione alla narrativa che nasce a cavallo tra l’Otto e il Novecento e diversifica poi le proprie forme, fonti e tipologie fino ad oggi. La disamina di questa letteratura seguirà, da una parte, il succedersi diacronico delle tendenze e delle correnti più diverse a cui le opere selezionate ai fini dell’analisi appartengono nel quadro d’insieme della narrativa romena. Dall’altra, l’approccio al fantastico letterario romeno sarà integrato e completato da una prospettiva sincronica e tipologica, che consentirà lo studio comparativo di questo affascinante ambito della letteratura nata in Romania con orientamenti, modelli, temi, fonti letterarie e motivazioni estetiche propri alla narrativa fantastica appartenente ad altre culture europee (francese, inglese, tedesca) e con scrittori di primo piano della letteratura universale che ci hanno lasciato in eredità capolavori intramontabili o elementi per una fenomenologia in grado di definire il genere (Dante, Ariosto, Cervantes, Goethe, Voltaire, Balzac, Kafka, Bulgakov, Borges, Calvino, Eco ecc.).
L’ampiezza del “dominio” del fantastico, osservata dall’interno della letteratura romena, si rivela nella ricchezza di forme e di temi, di nessi con i grandi movimenti letterari europei, (l’illuminismo, il romanticismo, il decadentismo, le avanguardie storiche, il modernismo, il neomodernismo, il postmodernismo, nuovi modernismi più recenti). La sua rilevanza è provata, tra l’altro, dallo status di capolavoro che contraddistingue la maggior parte delle opere scelte per essere esaminate durante il corso: i racconti Geniu pustiu [Genio desolato], Sărmanul Dionis [Il povero Dioniso] e Cezara di Mihai Eminescu, l’ultimo grande romantico europeo, novelle nella cui simbologia si concentrano nuclei semantici di straordinario spessore come la coincidenzia oppositorum raggiunta attraverso l’amore paradisiaco oppure attraverso le possibilità illimitate del sogno e dell’immaginazione, in contrasto con la mediocrità e la delusione a cui condanna la realtà; oppure la densità semantica dei testi di Eminescu invita il lettore all’interpretazione di motivi e pratiche di origine mitica, legati alla sacralità e alla geografia del “centro del mondo”, nonché al suo tempo sospeso, ciclico e rituale, che avvicinano “l’uomo profano” alla Creazione del mondo, come sostiene lo storico delle religioni e orientalista Mircea Eliade, lui stesso autore di letteratura fantastica a cui il corso riserverà uno spazio privilegiato, grazie anche al dialogo che il suo romanzo breve Domnişoara Christina [Signorina Christina] instaura con la poesia emineschiana.
Il nostro percorso di studio metterà così in luce il nesso di molta produzione della letteratura fantastica con la tradizione letteraria romena, nesso che in Mircea Eliade giunge a trasformarsi in una fonte principale del filone fantastico della sua narrativa, che l’autore ha scritto sempre in romeno. Si tratta del folclore letterario romeno, i cui simboli sono da indagare anche nella novella Andronico e il serpente, un ambito che, unitamente allo sterminato repertorio di temi, personaggi, modelli di discordo, fornito dalla letteratura e l’arte universale, antica e contemporanea, e al mistero “magico” e iniziatico della spiritualità indiana, a cui fanno allusione le pratiche Yoga e i viaggi ultraterreni verso Regni Invisibili e di cui si parla nella novella Il segreto del Dottor Honigberger rappresentano le tre fonti più importanti da cui tira la propria sostanza la letteratura fantastica di Eliade e, si può dire, la narrativa romena di stampo fantastico nel suo complesso.
Dunque, da questo punto di vista la letteratura fantastica si presta in misura considerevole all’interpretazione in chiave intertestuale e questo sarà un aspetto stilistico che il corso metterà in luce con particolare cura.
Le prime lezioni saranno destinate a precisare le nozioni utili a inquadrare il nostro oggetto di studio a partire dal concetto e dalle regole stesse del fantastico, nelle accezioni fornite anzitutto da Tzvetan Todorov e da Francesco Orlando, l’ultimo citato in veste di teorico del soprannaturale letterario, condividendo la conclusione di Thomas Pavel secondo cui “il fantastico gioca con l’impossibile, senza mai nascondere la stranezza di un simile gioco”. Poi durante le lezioni destinate a ogni testo letterario e scrittore, si passerà a contestualizzazioni approfondite, storiche, culturali e dell’opera complessiva di ciascuno scrittore.
Per tornare agli scrittori romeni che hanno illustrato il genere durante il Novecento, il corso si pone l’obbiettivo di presentare alcuni nomi fra i più rappresentativi unitamente ad altre svariate tipologie di fantastico. Ad esempio, Max Blecher, in Accadimenti nell’irrealtà immediata, propone una scrittura allucinata e allo stesso tempo lucida, di un narratore ossessionato di ascoltare e riprodurre sulla superficie della pagina l’interiorità corporale, malata o in preda a crisi adolescenziali, che si esprimono attraverso un’intensa scoperta del corpo, proprio e altrui, della sessualità percepita sovente in modo morboso, inquietante, ma capace sempre di destare infinita curiosità ed emozione nei giovani protagonisti, torturati da profumi e immagini che urtano la loro sensibilità, trascinandoli tuttavia in modo irresistibile verso luoghi “maledetti”, pieni di mistero e di strani oggetti, di atmosfere strane, al confine col fantastico, che sorgono da una scrittura poetica, con riflessi surrealisti o kafkiani. Nel racconto Remember di Mateiu Caragiale ritorna il potente fascino dandy che avvolge i ritratti dei “principi della Corte-Antica”, i protagonisti dell’apprezzatissimo romanzo omonimo, e insieme ad esso si trasmette nel testo il ritratto trasfigurato di un’epoca al crepuscolo. Come i “principi”, il protagonista, il lord Aubrey de Vere, è un uomo misterioso, un dandy solitario e effeminato, che vive sotto il segno dell’arte ed è presentato come uno fra gli ultimi rappresentanti di un mondo prossimo all’estinzione, inquietante e decadente, immerso in un’atmosfera allucinata, fin de siècle.
***
Da una letteratura assetata dell’assoluto della conoscenza e dell’esperienza umana, che aspira a esprimere tutti i sentimenti e tutto l’esprimibile fino ai limiti della loro intensità e con infinite sfumature, nel secondo Novecento la stessa letteratura si vede costretta a camuffare le proprie intenzioni, per essere ancora in grado di rappresentare la realtà, sia pure in modo frammentario, essendo minacciata gravemente dalla strumentalizzazione politica quotidiana e dall’interdizione di ogni traccia di verità che avesse potuto contraddire i diktat ideologici. Si afferma potentemente un fantastico che ha molti punti in comune con lo strano.
Il rapporto che si è stabilito fra il potere politico e lo scrittore ai tempi della dittatura comunista (1948-1989) ha avuto come conseguenza l’affermazione di una pur sporadica dissidenza politica e letteraria dei prosatori e allo stesso tempo ha visto nascere, oltre alla letteratura dell’esilio, rappresentata tra altri scrittori di primo piano da Herta Müller, Norman Manea, Paul Goma ecc., una letteratura sovversiva, che ha cercato nella virtuosità compositiva e stilistica le strategie adeguate al fine di illudere/eludere i ferrei meccanismi della censura, per giungere a proporre forme sorprendenti di resistenza culturale. Quest’ultimo obiettivo è stato raggiunto con esiti di grande qualità e rilevanza estetica, grazie anche al ricorso a formule fra le più diverse del fantastico, dalla cosiddetta “letteratura di evasione”, di cui l’Almanacco degli accidenti di Ştefan Agopian è uno dei più seducenti risultati, come anche dai modelli del postmodernismo romeno, imperniati su uno sperimentalismo stilistico multiforme, volto a garantire il piacere del testo e ad accreditare l’idea di saturazione enciclopedica e di fascino della totalità, cui contribuisce in misura considerevole le componenti del fantastico. Ciò determina Mircea Cărtărescu, l’autore dell’apprezzata trilogia Abbacinante e del romanzo in parte autobiografico Travesti – febbrile autoanalisi delle incertezze legate all’identità sessuale di un giovane scrittore – di proporre in Levantul, un capolavoro della letteratura romena di tutti i tempi, un’ampia epopea postmoderna in cui il fascino della scrittura di “seconde main”, per dirla con Compagnon, tradisce l’intenzione di produrre un’opera in cui possa rispecchiarsi la letteratura romena e universale di tutti i tempi.
Questo libro offre un terreno tra i più ricchi e fertili per indagare oltre all’intertestualità, l’adesione di Cărtărescu a una letteratura dell’immaginario, impiegando gli “ingredienti” del fantastico, tra altri numerosi espedienti, come fonte inesauribile di mondi possibili e di associazioni fra la sua stessa letteratura e la memoria dei libri finora esistenti, che mette con abilità alla propria disposizione compositiva, giocosa ed edonistica.
Quanto ad Agopian, la formula che si addice forse meglio alla sua letteratura è data dal fatto che in un testo-palinsesto, qual è ogni sua opera, in cui la progressione epica della narrazione è rallentata dalle molteplici varianti di una stessa situazione, vale a dire da una struttura tipicamente regressiva del récit -, l’intrusione del fantastico, dell’irrazionale e del libresco mette in evidenza l’impossibilità di sapere la verità, nonché la libertà di crearla.
Completano il quadro le formule letterarie più attuali, in cui metafinzione, autobiografia, nuovi realismi e reminiscenze postmoderne lasciano ampio spazio alle crisi dell’esperienza e ai racconti dell’io, a molteplici declinazioni del fantastico, alle proiezioni mitiche dell’androgino come pure all’attualità più concreta (virtuale, mediatica) e che saranno indagate partendo da opere in prosa di Matei Vişniec.
L’ultimo menzionato, scrittore bilingue, romeno-francese, uno dei più interessanti drammaturghi europei contemporanei, che decide di lasciare la Romania nel 1987, risiede da più di trent’anni a Parigi, essendo ampiamente riconosciuto nella cultura del paese di accoglienza soprattutto per la sua drammaturgia, pubblicata quasi integralmente e rappresentata in più di trenta paesi e, in modo ininterrotto, nell’ambito del Festival d’Avignon Off.
Come prosatore, Vişniec dà voce alle derive antropologiche del presente, che lacerano il singolo e intere comunità, “mettendo in scena” con ironia, con scetticismo sorridente e a volte con sarcasmo crisi, nevrosi, eccessi che tormentano l’individuo della società di massa, vittima di diverse forme di potere più o meno insidiose o ingannevoli, di oggi e di ieri. Ma la sua attenzione si concentra anche sulla condizione dell’artista e dell’intellettuale, voce critica al tempo degli Ultimi giorni dell’Occidente, esercitando inoltre un potente fascino sul lettore grazie a esilaranti trame, a creature di finzione, come anche le numerose situazioni fantastiche, caratterizzate da ironia e parodia, dunque, come in altri autori contemporanei romeni e non sono romeni questo genere di fantastico non pretende che sia creduto dal lettore.
Esiste anche una tipologia di fantastico che ha il ruolo di dar voce, come nella narrativa di Herta Müller, vincitrice del Nobel nel 2009, al trauma storico e alla restituzione della memoria individuale, ovvero a due fenomeni di amplissima portata storica e letteraria che si esprimono nella sua scrittura attraverso modalità prettamente poetiche. Saranno analizzate in alcuni brani, tratti dal romanzo In viaggio su una gamba sola (1989) e dal racconto L’orazione funebre della raccolta Bassure (1984), la scissione dell’identità e il sentimento di paura intese come causa di profonda alienazione e dissociazione, che si riflettono al livello testuale in visioni oniriche, notturne e diurne (che siano incubi veri e propri oppure allucinazioni dei personaggi). Oltre a un’interpretazione a fini ermeneutici, volta a interrogare risvolti tematici, da collegare sovente al carattere autobiografico della finzione di questa scrittrice, gli approfondimenti cui darà luogo il corso formuleranno ipotesi sulle categorie testuali più pertinenti ad indagare tali sequenze di testo (il fantastico, lo strano o altro).
Fra le modalità testuali, atte a connotare la frammentazione e la dissociazione, occupa un posto di riguardo l’espressione del trauma attraverso sogni stratificati, doppi (nel racconto citato in precedenza) oppure tramite rappresentazioni che converremmo a indicare complessivamente come «visioni oniriche» (nei brani del romanzo). Cominciando a vagliare la presenza dei criteri fondativi del fantastico nelle opere letterarie che fanno l’oggetto di questa disamina, un primo rilievo da fare riguarda la mancanza di stupore da parte dei personaggi di fronte agli avvenimenti «soprannaturali», «inaccettabili» ecc., nelle cui dinamiche appaiono coinvolti e che giungono a contraddire l’ordine di realtà precedentemente costituito.
Inoltre, tra gli attori che, secondo la definizione del fantastico coniata da Tzvetan Todorov, partecipano allo schema costitutivo del medesimo concetto (il lettore e/o il personaggio cui accadono fatti inesplicabili o inammissibili), l’autrice non concede nemmeno al lettore la “facoltà” di esitare in modo perentorio fra le due soluzioni (fra mondo reale e mondo immaginario) e dunque neanche quella di scegliere. Nell’approccio di Herta Müller racchiuso nei due testi letterari la logica onirica delle immagini e delle sequenze narrative, marcate da una strutturale frammentarietà, invita il lettore allo sforzo ermeneutico di ricomporre la visione autoriale, una visione fortemente fiduciosa nel ruolo curativo della letteratura.
Il corso propone dunque agli studenti un esercizio di critica tematica, che in alcuni momenti diventerà uno di critica comparata, alternando una parte riservata all’approccio teorico e una parte destinata agli esempi, in un’ottica in cui le illustrazioni puntuali sul testo portano a operare distinzioni rilevanti.
Sarà indispensabile chiedersi in quale misura il soprannaturale, ad esempio, pretenda che gli si faccia credito e dunque entreranno in gioco le nozioni del verosimile e dell’inverosimile, pertinenti anche per le categorie del fantastico. Saranno comparate le definizioni e i criteri che reggono i due medesimi concetti (fantastico e soprannaturale) al fine di riuscire a classificare i testi in esame.
- Dunque, sarà proposta agli studenti la conoscenza di un percorso di letture e di commenti intesi a introdurre, attraverso opportuni strumenti critici e interpretativi, alcuni autori di spicco e le loro opere che hanno illustrato i maggiori movimenti e tendenze letterarie del periodo moderno e contemporaneo della letteratura romena, unitamente ai mutamenti antropologici e sociali che gli scrittori hanno spesso avvertito l’urgenza di trasporre nelle loro opere di prosa fantastica.
Il corpus di testi letterari che sarà analizzato consentirà di approfondire nella letteratura romena le modalità, le tecniche compositive e stilistiche specifiche ad ogni fase della storia letteraria, dalle più innovative e sperimentali a quelle coeve e profondamente connesse alle categorie del fantastico impiegate in altre letterature, dai procedimenti che riprendono i topos antichi e moderni alle più svariate formule letterarie, che aboliscono con virtuosità il passato, proiettando la storia della letteratura in una eterna e inesauribile simultaneità.
Title Course: The fantastic literature of the twentieth century
The course allows students to deepen a broad panorama of Romanian prose that belongs to the category of the fantastic, paying particular attention to the narrative that was born between the nineteenth and twentieth centuries and then diversifying its forms, sources and types until today.
The examination of this literature will follow, on the one hand, the diachronic succession of the most diverse trends and currents to which the works selected for the purposes of the literary analysis belong, in the overall picture of Romanian fiction. On the other hand, the approach to the Romanian literary fantastic will be integrated and completed by a synchronic and typological perspective, which will allow the comparative study with orientations, models, themes, literary sources and aesthetic motivations typical of the fantastic narrative belonging to other European cultures (French, English, German) and with leading writers of universal literature who have bequeathed us timeless masterpieces or elements for a phenomenology capable of defining their genre (Dante, Ariosto, Cervantes, Goethe, Voltaire, Balzac, Kafka, Bulgakov, Borges, Calvino, Eco ecc.).
The breadth of the field of the fantastic, observed from within Romanian literature, is revealed in the richness of forms and themes, of links with the great European literary movements (the Enlightenment, the Romanticism, the Decadentism, the historical avant-gardes, modernism, neomodernism, postmodernism, new and more recent modernisms).
Its relevance is proven, among other things, by the status of a masterpiece that distinguishes most of the works chosen to be examined during the course: the short stories Geniu pustiu [Desolate Genius], Sărmanul Dionis [The poor Dionysus] and Cezara by Mihai Eminescu, the last great European romantic, short stories in whose symbology are concentrated semantic nuclei of extraordinary depth such as the coincidenzia oppositorum, reached through heavenly love or through the unlimited possibilities of dreams and imagination, in contrast with mediocrity and disappointment at which reality condemns; or the semantic density of Eminescu's texts invites the reader to interpret motifs and practices of mythical origin, linked to the sacredness and geography of the "center of the world", as well as to its suspended, cyclical and ritual time, which bring "the profane man" to the Creation of the world, as claimed by the historian of religions and orientalist Mircea Eliade, himself the author of fantastic literature to which the course will reserve a privileged space, thanks also to the dialogue that his short novel Domnişoara Christina [Miss Christina] establishes with Emineschian poetry.
Our study path will thus highlight the connection of a lot of fantastic literature production with the Romanian literary tradition, a connection that in Mircea Eliade comes to transform itself into a main source of the fantastic vein of his fiction, which the author has always written in Romanian. This is the Romanian folklore, whose symbols are also to be investigated in the novel Şarpele [The serpent]; is a literary source which, together with the immense repertoire of themes, characters, patterns of discourse, provided by universal literature and art, ancient and contemporary, and by the "magical" and initiatory mystery of Indian spirituality (to which the practices refer Yoga and the otherworldly voyages to Invisible Realms and of which narrated in the novel The secret of Doctor Honigberger) represent the three most important sources from which Eliade's fantastic literature draws its substance and, it can be said, thinking above all of the first two directions indicated in previously, the Romanian fantasy fiction as a whole.
Therefore, from this point of view, fantastic literature lends itself to a considerable extent to interpretation in an intertextual key and this will be a stylistic aspect that the course will highlight with particular attention.
The first lessons will be intended to clarify the notions useful for framing our object of study starting from the concept and the rules of the fantastic itself, in the meanings provided above all by Tzvetan Todorov and Francesco Orlando, the last mentioned as a theorist of the supernatural literary (soprannaturale letterario). During the lessons for each literary text and writer, we will move on to in-depth, historical, cultural contextualizations and the overall work of each writer.
Returning to the Romanian writers who illustrated the genre during the twentieth century, the course aims to present some of the most representative names together with various other types of fantastic. For example, Max Blecher, in Ȋntâmplări în irealitatea imediată [Happenings in immediate unreality], proposes a hallucinated and at the same time lucid writing, composed by a narrator obsessed with listening and reproducing on the surface of the page the bodily interiority, sick or in the throes of adolescent crises. These crisis are expressed through an intense discovery of the body, one's own and that of others, of sexuality often perceived in a morbid, disturbing way, but always capable of arousing infinite curiosity and emotion in the young protagonists, "tortured" by scents and images that offend their sensitivity characters, however irresistibly dragging them towards “cursed” places, full of mystery and strange objects and equally strange atmospheres, bordering on the fantastic, which arise from a poetic writing, with surrealist or Kafkaesque reflections.
In the short story Remember by Mateiu Caragiale, the powerful dandy charm that surrounds the portraits of the "princes of the Ancient Court" returns, the protagonists of the highly acclaimed novel of the same name, and together with it the transfigured portrait of an era at dusk is transmitted in the text. Like the "princes", the protagonist, Lord Aubrey de Vere, is a mysterious man, a solitary and effeminate dandy, who lives under the sign of art and is presented as one of the last representatives of a world close to extinction, decadent, immersed in a hallucinatory, fin de siècle atmosphere.
From a literature thirsting for the absolute of human knowledge and experience, which aspires to express all feelings and all the expressable up to the limits of their intensity and with innumerable nuances, in the second half of the twentieth century the same literature is forced to camouflage own intentions, in order to still be able to represent reality, albeit in a fragmentary way, in those dark times of widespread political deformation and interdiction of truth. Under these conditions and nurtured by them, a fantastic is powerfully affirmed that has many points in common with the strange.
The relationship that was established between political power and the writer at the time of the communist dictatorship (1948-1989) had as a consequence the affirmation of a sporadic political and literary dissidence of the prose writers and at the same time saw the birth, in addition to the literature of exile, represented among other prominent writers by Herta Müller, Norman Manea, Paul Goma etc., a subversive literature, which sought precisely in the compositional and stylistic virtuosity the appropriate strategies in order to deceive / evade the iron mechanisms of censorship, to arrive at proposing surprising forms of cultural resistance.
This latter objective was achieved with results of great quality and aesthetic relevance, thanks also to the use of the most diverse formulas of the fantastic, from the so-called "escape literature", of which Ştefan Agopian's Almanac of accidents is one of the more seductive results, as well as from the models of Romanian postmodernism, hinged on a multiform stylistic experimentalism, aimed at guaranteeing the pleasure of the text and at accrediting the idea of encyclopedic saturation and fascination of totality, to which the components of the fantastic contribute considerably . This determines Mircea Cărtărescu, the author of the acclaimed trilogy Orbitor [Dazzling] and of the partly autobiographical novel Travesti - feverish self-analysis of the uncertainties related to the sexual identity of a young writer - to propose in Levantul [Il Levante], a masterpiece of Romanian literature of all times, a vast postmodern epic in which the fascination of intertextual writing betrays the intention of producing a work in which Romanian and universal literature of all times can be reflected.
This book offers one of the richest and most fertile grounds for investigating, in addition to intertextuality, Cărtărescu's adhesion to a literature of the imaginary, employing the "ingredients" of the fantastic among numerous other expedients as an inexhaustible source of possible worlds and associations. between his own literature and the memory of the books existing up to now, a memory that he skillfully puts at his compositional, playful and hedonistic disposition.
As far as Agopian is concerned, the formula that is perhaps best suited to his literature is given by the fact that in a palimpsest-text, such as each of his works, in which the epic progression of the narrative is slowed down by the multiple variations of the same situation, to say from a typically regressive structure of the récit -, the intrusion of the fantastic, the irrational and the bookish highlights the impossibility of knowing the truth, as well as the freedom to create it.
The picture is completed by the most current literary formulas, in which metafinition, autobiography, new realisms and postmodern reminiscences leave ample space for the crises of experience and the stories of the ego, for multiple declinations of the fantastic, for the mythical projections of the androgyne as well as for the more concrete actuality (virtual, media) and which will be investigated starting from works in prose by Matei Vişniec.
As a prose writer, Vişniec gives voice to the anthropological drifts of the present, which tear apart the individual and entire communities, "staging" with irony, with smiling skepticism and at times with sarcasm crises, neuroses, excesses that torment the individual of mass society, victim of various forms of power, more or less insidious or deceptive, of today and yesterday. But his attention also focuses on the condition of the artist and the intellectual, a critical voice at the time of the Occident's Last Days. His novel Panic Syndrome in the City of Enlightenment exerts a powerful fascination on the reader thanks to hilarious plots, fictional creatures, as well as fantastic situations, characterized by irony and parody. Therefore, as in other contemporary Romanian authors and they are not Romanians, this kind of fantasy does not pretend to be believed by the reader.
There is also a typology of fantastic that gives voice, as in the fiction of Herta Müller, winner of the Nobel in 2009, to historical trauma and to the restitution of individual memory, or to three phenomena of very wide historical and literary significance that express themselves in his writing through purely poetic modalities: the Gulag, Nazism and the dictatorship of Ceauşescu.
The splitting of identity and the feeling of fear intended as a cause of profound alienation and dissociation, which are reflected at the textual level in dream, nocturnal and diurnal visions (whether they are real nightmares or hallucinations of the characters) are the topics of the novel Reisende auf einem Bein [In viaggio su una gamba sola] and in the short story Funeral Prayer published in the volume Niederungen [Bassure]. In addition to an interpretation for hermeneutical purposes, aimed at interrogating thematic implications, often to be connected to the autobiographical character of this writer's fiction, the in-depth analyzes which the course will give rise to will formulate hypotheses on the most pertinent textual categories to investigate these sequences of text (the fantastic, the strange or other).
Among the textual modalities, apt to connote fragmentation and dissociation, the expression of trauma through stratified, double dreams (as in the story cited above) or through representations that we would agree to indicate as a whole as "dream visions" occupies a special place (in many passages of the novel). In Herta Müller's approach, contained in the two literary texts, the dream logic of images and narrative sequences, marked by a structural fragmentation, invites the reader to hermeneutic effort to recompose the authorial vision, a vision strongly confident in the curative role of literature.
The course therefore offers students an exercise in thematic criticism, which in some moments will become one of comparative criticism, alternating a part reserved for the theoretical approach and a part intended for examples, in a perspective in which the precise illustrations on the text lead to making relevant distinctions.
It will be essential to ask oneself to what extent the supernatural, for example, demands that it be given credit and therefore the notions of the probable and the improbable, which are also relevant for the categories of the fantastic, will come into play. The definitions and criteria that support the two concepts (fantastic and supernatural) will be compared in order to be able to classify the texts.
In Herta Müller's approach contained in the two literary texts, the dream logic of images and narrative sequences, marked by a structural fragmentation, invites the reader to hermeneutic effort to recompose the authorial vision, a vision strongly confident in the curative role of literature.
- students will have the opportunity to discover the concrete, historical and literary relationships which have concretely or ideally linked numerous Romanian writers to contemporary European and international representatives and cultural contexts connected to the fantastic.
- secondly, they will be provided with the critical tools necessary to understand and evaluate the characteristics and rules of the fantastic in general and the Romanian one in particular.
- the relationship that exists between the part reserved for the fantastic genre and the other parts that make up the narrative and non-narrative work of each writer included in the Bibliography of the course will be highlighted.
- in order to properly conduct the comparative study of works and writers within Romanian literature, but also with foreign writers who have illustrated directions and typologies of fantastic literature, students will be provided with an adequate theoretical framework and the inherent critical tools for the use of the fantastic, as well as some theoretical and interpretative hypotheses for the reading and understanding of the rich and different possible meanings, triggered by the procedures of the quotation, which often refer to codified elements from the literary or cultural point of view, proper to the Romanian literature.
- different meanings of the concept of the fantastic will be presented and discussed starting from the texts selected for the analysis, together with the aesthetic reasons with which the writers make use of the same literary genre and the sources that underlie the development of the fantastic in Romanian literature will be specified.
- the symbologies, the mythical reminiscences and the meanings of the objects that represent the universe of the fantastic will be analyzed in the texts that will be studied.
- the way in which the historical break, represented by the decades of the dictatorship, starting from 1948, partially modifies the reasons for being of a certain production that was born in Romanian literature under the sign of the fantastic will be observed.
- students will be able to deduce an extended panorama, first of all of the innovative processes that defined Romanian literature between the nineteenth and twentieth centuries, phase by phase, with the affirmation of each new orientation, as one passes from one poetic to another and from one work to the other.
- Therefore, students will be offered the knowledge of a course of readings and comments intended to introduce, through appropriate critical and interpretative tools, some prominent authors and their works that have illustrated the major movements and literary trends of the pre-modern, modern contemporary period of Romanian literature, together with the anthropological and social changes that writers have often felt the urgency of transposing into their works of fantastic prose.
The corpus of literary texts that will be analyzed will allow to deepen in Romanian literature the modalities, compositional and stylistic techniques specific to each phase of literary history, from the most innovative and experimental to contemporary ones, deeply connected to the categories of the fantastic, used in other literatures. ; from the procedures that take up the ancient and modern topos to the most varied literary formulas, which abolish the past with virtuosity, projecting the history of literature into an eternal and inexhaustible simultaneity.
Prosa fantastica. Bibliografia
Agopian, Ştefan, Almanacco degli accidenti, traduzione di Paola Polito, Felici Editore, Pisa, 2012 [Prima ed. orig. Manualul întâmplărilor, 1984].
Blandiana, Ana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione di Marco Cugno, Anfora Edizioni, Milano, 2008.
Blecher, Max, Accadimenti nell’irrealtà immediata, traduzione di Bruno Mazzoni, Keller Editore, Rovereto (TN), 2012 [Prima ed. orig. Întâmplări din irealitatea imediată, 1936].
Caragiale, Mateiu I., I crai della Vecchia Corte, con testo originale a fronte, include anche la novella Remember (1921), trad. e introd. di Florian Potra, Minerva, Bucarest, 1980 [Prima ed. orig. Craii de Curtea Veche].
Cărtărescu, Mircea, Travesti, traduzione di Bruno Mazzoni, Voland, Roma, 2000 [Prima ed. orig. Travesti, 1994].
-, Il Levante, traduzione e a cura di Bruno Mazzoni, Roma, Voland, 2019. [Prima ed. orig. Levantul, 1990; le pagine da studiare saranno indicate dalla docente].
Eliade, Mircea, Il serpente, traduzione di Maria Grazia Prestini, prefazione di Geno Pampaloni, Jaca book, Milano, 1982.
-, Signorina Christina, traduzione di Simonetta Falcioni, prefazione di Mircea Eliade, Jaca Book, Milano, 1984 [Prima ed. orig. Domnişoara Christina, 1936].
-, Dalle zingare, introduzione di Ioan Guţia, traduzione di Ion Chiriţă, Editoriale Sette, Firenze, 1990.
-, Il segreto del Dottor Honigberger, a cura di Horia Corneliu Cicortaş, Bietti, Milano, 2019.
Eminescu, Mihai, La mia ombra e altri racconti, a cura di Marin Mincu, con un saggio di Mircea Eliade e con una introduzione di Marin Mincu, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2000 (le novelle Genio desolato e Cezara).
Müller, Herta, In viaggio su una gamba sola, traduzione dal tedesco di Lidia Castellani, Marsilio, Venezia, 2009 [Prima ed. orig. Reisende auf einem Bein, 1989].
-, Bassure, traduzione dal tedesco di F. Rondolino e M. Carbonaro, Feltrinelli, Milano 2013, prima ed. Feltrinelli 2010. [la prima edizione italiana del libro è uscita nel 1987 presso gli Editori Riuniti, trad. di F. Rondolino. Ed. orig.: Niederungen, Rotbuch, Monaco di Baviera 1984. Sarà analizzato il racconto L’orazione funebre].
Vişniec, Matei, Sindrome da panico nella Città dei Lumi, trad. di Mauro Barindi, Voland, Roma, 2021 [Ed. orig. Sindromul de panică în Oraşul Luminilor].
Testi critici:
Barbieri, Alvaro, Annuario, Mircea Cărtărescu e il mito della reintegrazione, a cura di Serban Marin et alii., V, n. 3, Casa editrice enciclopedica, Bucarest, pp. 551-556.
Bulei, Ion, Breve storia dei romeni, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1999 (i capitoli che riguardano l’Ottocento e il Novecento).
Cahiers roumains d’études littéraires et culturelles/ Romanian Journal of Literary and Cultural Studies, serie nuova, n. 1-4, 2009, intitolato Le postmodernisme alors et maintenant, Bucureşti, Ed. Institutul Cultural Român. Reperibile anche on-line: http://icr.ro/uploads/files/euresis.pdf.
Hutcheon, Linda, Irony’s Edge: The Theory and Politics of Irony, Londra–New York, Routledge, 1994.
Merlo, Roberto, Il corpo della medusa. Incursione nell’immaginario poetico di Max Blecher, in “Quaderni di studi italiani e romeni”, n. 7, 2016, a cura di R. Merlo e Elena Pârvu, Ed. dell’Orso, Alessandria, pp. 27-83.
Mincu, Marin e Sauro Albisani (a cura di), Eminescu e il romanticismo europeo, Bulzoni, Roma, 1990 (i saggi di Mircea Eliade, Cesare Segre, Ioan Culianu, Monica Farnetti, pp. 193-238.
Orlando, Francesco, Il soprannaturale letterario. Storia, logica e forme, prefazione di Thomas Pavel, a cura di Stefano Brugnolo et alii., Einaudi, Torino, 2017.
Piégay-Gros, Nathalie, Introduction à l’intertextualité, sotto la direzione di Daniel Bergez, Paris, Dunod, 1996.
Todorov, Tzvetan, La letteratura fantastica, trad. dal fr. di E. Klersy Imberciadori, Milano, Garzanti, 1983.
Bibliografia opzionale:
A seconda della padronanza della lingua romena, gli studenti potranno leggere:
Iovănel, Mihai, cap. Literatura fantastică, in Istoria literaturii române contemporane 1990-2020, Iaşi, Polirom, 2021, pp. 446-451.
Fantastic prose. Bibliography:
Agopian, Ştefan, Almanacco degli accidenti, traduzione di Paola Polito, Felici Editore, Pisa, 2012 [Prima ed. orig. Manualul întâmplărilor, 1984].
Blandiana, Ana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione di Marco Cugno, Anfora Edizioni, Milano, 2008.
Blecher, Max, Accadimenti nell’irrealtà immediata, traduzione di Bruno Mazzoni, Keller Editore, Rovereto (TN), 2012 [Prima ed. orig. Întâmplări din irealitatea imediată, 1936].
Caragiale, Mateiu I., I crai della Vecchia Corte, con testo originale a fronte, include anche la novella Remember (1921), trad. e introd. di Florian Potra, Minerva, Bucarest, 1980 [Prima ed. orig. Craii de Curtea Veche].
Cărtărescu, Mircea, Travesti, traduzione di Bruno Mazzoni, Voland, Roma, 2000 [Prima ed. orig. Travesti, 1994].
-, Il Levante, traduzione e a cura di Bruno Mazzoni, Roma, Voland, 2019. [Prima ed. orig. Levantul, 1990; le pagine da studiare saranno indicate dalla docente].
Eliade, Mircea, Il serpente, traduzione di Maria Grazia Prestini, prefazione di Geno Pampaloni, Jaca book, Milano, 1982.
-, Signorina Christina, traduzione di Simonetta Falcioni, prefazione di Mircea Eliade, Jaca Book, Milano, 1984 [Prima ed. orig. Domnişoara Christina, 1936].
-, Dalle zingare, introduzione di Ioan Gutia, traduzione di Ion Chiriţă, Editoriale Sette, Firenze, 1990.
-, Il segreto del Dottor Honigberger, a cura di Horia Corneliu Cicortaş, Bietti, Milano, 2019.
Eminescu, Mihai, La mia ombra e altri racconti, a cura di Marin Mincu, con un saggio di Mircea Eliade e con una introduzione di Marin Mincu, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2000 (le novelle Genio desolato e Cezara).
Müller, Herta, In viaggio su una gamba sola, traduzione dal tedesco di Lidia Castellani, Marsilio, Venezia, 2009 [Prima ed. orig. Reisende auf einem Bein, 1989].
-, Bassure, traduzione dal tedesco di F. Rondolino e M. Carbonaro, Feltrinelli, Milano 2013, prima ed. Feltrinelli 2010. [la prima edizione italiana del libro è uscita nel 1987 presso gli Editori Riuniti, trad. di F. Rondolino. Ed. orig.: Niederungen, Rotbuch, Monaco di Baviera 1984. Sarà analizzato il racconto L’orazione funebre].
Vişniec, Matei, Sindrome da panico nella Città dei Lumi, trad. di Mauro Barindi, Voland, Roma, 2021 [Ed. orig. Sindromul de panică în Oraşul Luminilor].
Critical texts:
Barbieri, Alvaro, Annuario, Mircea Cărtărescu e il mito della reintegrazione, a cura di Serban Marin et alii, V, n. 3, Casa editrice enciclopedica, Bucarest, pp. 551-556.
Bulei, Ion, Breve storia dei romeni, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1999 (i capitoli che riguardano l’Ottocento e il Novecento).
Cahiers roumains d’études littéraires et culturelles/ Romanian Journal of Literary and Cultural Studies, serie nuova, n. 1-4, 2009, intitolato Le postmodernisme alors et maintenant, Bucureşti, Ed. Institutul Cultural Român. Reperibile anche on-line: http://icr.ro/uploads/files/euresis.pdf.
Hutcheon, Linda, Irony’s Edge: The Theory and Politics of Irony, Londra–New York, Routledge, 1994.
Merlo, Roberto, Il corpo della medusa. Incursione nell’immaginario poetico di Max Blecher, in “Quaderni di studi italiani e romeni”, n. 7, 2016, a cura di R. Merlo e Elena Pârvu, Ed. dell’Orso, Alessandria, pp. 27-83.
Mincu, Marin e Sauro Albisani (a cura di), Eminescu e il romanticismo europeo, Bulzoni, Roma, 1990 (i saggi di Mircea Eliade, Cesare Segre, Ioan Culianu, Monica Farnetti, pp. 193-238.
Orlando, Francesco, Il soprannaturale letterario. Storia, logica e forme, prefazione di Thomas Pavel, a cura di Stefano Brugnolo et alii., Einaudi, Torino, 2017.
Piégay-Gros, Nathalie, Introduction à l’intertextualité, sotto la direzione di Daniel Bergez, Paris, Dunod, 1996.
Todorov, Tzvetan, La letteratura fantastica, trad. dal fr. di E. Klersy Imberciadori, Garzanti, Milano, 1983.
Optional bibliography:
Depending on the knowledge of the Romanian language, students will be able to read:
Iovănel, Mihai, cap. Literatura fantastică, in Istoria literaturii române contemporane 1990-2020, Polirom, Iaşi, 2021, pp. 446-451.
Il programma tematico del corso includerà gli stessi argomenti, opere e autori inseriti nella Bibliografia valida per i frequentanti.
The thematic program of the course will include the same topics, works and authors included in the Bibliography valid for attending students. There are no variations for non-attending students with regards to the bibliography and the examination method.
Modalità d'esame
L'esame è composto da una prova orale, durante la quale sarà analizzata con gli studenti anche la prova scritta, realizzata in itinere.
La prova orale consiste in domande di tipo più generale (es. caratterizzare una determinata tendenza letteraria oppure esporre il profilo storico-letterario e la poetica di un autore) e in domande più puntuali, concernenti i testi letterari presentati durante il corso, da cui gli studenti dovranno scegliere sette opere letterarie (volumi) presenti nella Bibliografia, al fine di verificare la precisione dell'analisi e del commento applicati ai rispettivi brani di testo.
Sarà chiesto agli studenti di indicare opportune associazioni e parallelismi a partire e tra i temi più importanti analizzati durante le lezioni, nonché di poter individuare rapporti fra le principali tendenze letterarie che si sono manifestate nella letteratura romena nel periodo di riferimento del corso e le correnti europee coeve.
La commissione degli esami è formata dalla Prof.ssa Emilia David (Università di Pisa) e dalla Dott.ssa Cristina-Elena Gogâţă, Visiting Professor da parte dell’Istituto della Lingua Romena di Bucarest.
The final examination consists of an oral test, during which the written test, carried out in progress, will also be analyzed with the students.
The oral exam consists of more general questions (e.g. characterizing a specific literary tendency or exposing the historical-literary profile and the poetics of an author) and more specific questions, concerning the literary texts presented during the course, from whom the students will have to choose seven literary works (volumes) present in the Bibliography, in order to check the accuracy of the analysis and comment applied to the respective text passages.
Students will be asked to indicate appropriate associations and parallels starting from and among the most important themes analyzed during the lessons, as well as to be able to identify relationships between the main literary trends that have manifested themselves in Romanian literature in the reference period indicated above and the currents contemporary Europeans.
The exam commission is made up of Prof. Emilia David (University of Pisa) and Dr. Cristina-Elena Gogâţă, Visiting Professor from the Romanian Language Institute in Bucharest.
Stage e tirocini
Gli studenti potranno effettuare stage e tirocini in Romania, attraverso il programma di mobilità Erasmus Plus, nelle università con cui la disciplina Lingua e Letteratura Romena ha attivato degli accordi e specialmente presso le Università di Bucarest, Cluj-Napoca, Constanţa, Timişoara, Iaşi e Suceava.
In più, gli studenti che frequenteranno il terzo anno di Romeno avranno la possibilità di partire per un semestre di mobilità e acquisire fino a 30 cfu presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bucarest, potendo scegliere diversi corsi (anche di Letteratura Romena) da un “pacchetto” più ampio, concordato dal Dipartimento FiLeLi con l’università della capitale romena. Per maggiori informazioni, contattare la Dott.ssa Emilia David e/o la Presidenza del CdS LIN oppure l’Ufficio Erasmus del Dipartimento FiLeLi.
Students will be able to attend internships and traineeships in Romania, through the Erasmus Plus mobility program, in the universities with which the Romanian Language and Literature discipline has activated agreements and especially at the Universities of Bucharest, Cluj-Napoca, Constanţa, Timişoara, Iaşi and Suceava or in other public and private institutions in Romania.
In addition, students attending the third year of Romanian will have the opportunity to leave for a semester of mobility and acquire up to 30 credits at the Faculty of Arts of the University of Bucharest, being able to choose various courses (including Romanian Literature) from a broader “package”, agreed by the Fileli Department with the university of the Romanian capital. For more information, contact Dr. Emilia David and / or the Presidency of the LIN CdS or the Erasmus Office of the FiLeLi Department.
Altri riferimenti web
Sito del Dipartimento FiLeLi dell’Università di Pisa: https://www.fileli.unipi.it/
Pagina del CDS LIN sul sito del Dipartimento:
https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lingue-e-letterature-straniere/
Pagina del CDS Lettere sul sito del Dipartimento:
https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lettere/
Pagina del CDS Italianistica sul sito del Dipartimento: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/italianistica/
Pagina della disciplina Lingua e Letteratura Romena: https://www.facebook.com/Romeno.unipi
Pagina della docente su unimap:
https://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=98484
Page of the CdS LIN on the site of the Department: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lingue-e-letterature-straniere/
Page of the CdS Letters on the site of the Department: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/lettere/
Page of the CdS Italian studies of the Department: https://www.fileli.unipi.it/category/didattica/italianistica/
Site of the Department FiLeLi: https://www.fileli.unipi.it/
Page of the disciplina Romanian Language and Literature: https://www.facebook.com/Romeno.unipi
Pagina della docente su unimap:
https://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=98484
DATA INIZIO CORSO: mercoledì 28 settembre, h. 16.00, diversamente da come avevo annunciato in precedenza, perché il 27, a partire dalle h. 14.00, la disciplina sarà coinvolta nell'evento organizzato nell'ambito del Corso di Studio LIN, "Giornata Europea delle Lingue" edizione 2022, grazie alla partecipazione del Dott. Davide Zaffi, che presenterà l'intervento dal titolo "I soprannumerari. Profughi moldavi in Romania nei romanzi di Paul Goma".
Per maggiori dettagli su tale evento, seguite gli avvisi del sito del Dipartimento FiLeLi e la pagina Facebook della nostra disciplina: Lingua e Letteratura Romena - Università di Pisa.
L'INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEI CORSI DI LINGUA E LETTERATURA ROMENA si terrà mercoledì 21 settembre. h. 16.00, nell'aula B4 (palazzo Boilleau).
In questa occasione la docente fornirà ulteriori informazioni sul corso, sull’orario di ricevimento della Prof.ssa David, e contestualmente, sull’inizio del Lettorato, nonché sull’orario di ricevimento della Dott.ssa Cristina Gogâţă, la docente dell’Istituto della Lingua Romena di Bucarest che tiene il Lettorato e alcune ore dei corsi curriculari di Lingua Romena.
COURSE START DATE: Wednesday 28 September, h. 16.00, unlike what I had previously announced, because on the 27th, starting from h. 14.00, the discipline will be involved in the event organized as part of the LIN Study Course, "Giornata Europea delle Lingue" edition 2022, thanks to the participation of Dr. Davide Zaffi, who will present the speech entitled "I soprannumerari. Profughi moldavi in Romania nei romanzi di Paul Goma ".
For more details on this event, follow the notices on the website of the FiLeLi Department and the Facebook page of our discipline: Lingua e Letteratura Romena - Università di Pisa.
THE MEETING FOR THE PRESENTATION OF THE ROMANIAN LANGUAGE AND LITERATURE COURSES will be held on Wednesday 21 September. h. 16.00, in room B4 (Boilleau building).
On this occasion the teacher will provide further information on the course, on Prof. David's office hours for students reception, and at the same time, on the beginning of the Lectorate, as well as on the office hours for students reception of Dr. Cristina Gogâţă, the teacher of the Romanian Language Institute in Bucharest who holds the Lectorate and a few hours of the Romanian language curricular courses.