Modules | Area | Type | Hours | Teacher(s) | |
PRINCIPI E STORIA DELLE TUTELA DEI BENI CULTURALI | IUS/09 | LEZIONI | 36 |
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Il corso presuppone che gli studenti NON abbiano alcuna nozione di diritto e per questo motivo per tutta la prima parte del corso verranno introdotti i concetti fondamentali di natura giuridica con linguaggio e terminologia che tenga conto di questo presupposto.
Al termine del corso, auspicabilmente, lo studente avrà acquisito la conoscenza dei principali istituti giuridici che regolano la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali in Italia. Avrà inoltre acquisito la capacità di orientarsi nell'ambito della legge fondamentale che disciplina la materia ovvero il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio approvato con il D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.
L'apprendimento di queste nozioni si rivela molto utile e sarà "spendibile" soprattutto per coloto che al termine degli studi saranno chiamati a partecipare a concorsi pubblici, affronteranno la carriera accademica oppure si troveranno ad avere rapporti con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo o, più in generale, con la Pubblica Amministrazione.
L'accertamento delle conoscenze sarà svolto nel corso delle lezioni oltre che al termine di esse con la prova d'esame orale.
Methods:
Further information:
Final oral exam 100%
Lo studente sarà in grado di individuare le norme del Codice che disciplinano ogni questione correlata alla tutela e alla valorizzazione dei Beni Culturali. Una capacità essenziale che completa lo studio delle Scienze dei Beni Culturali.
Sarà altresì in grado di capire la ratio di queste norme in relazione alla storia della loro elaborazione nel corso del tempo. Molte delle norme contenute nel "nostro" Codice erano infatti già state pensate e scritte in ordinamenti giuridici degli Stati preunitari (ad esempio, quello dello Stato Pontificio) e si sono "tramandate" fino alla codificazione attuale senza sostanziali modifiche.
Le capacità acquisite saranno misurate, al termine del corso di studi, nel momento in cui l'ex studente dovrà rapportarsi con il mondo del lavoro.
Le nozioni apprese durante il corso si riveleranno una buona base di partenza per affrontare tirocini, stage formativi, la frequenza delle Scuole di Specializzazione su tutto il territorio nazionale.
Lo studente potrà acquisire e/o sviluppare una peculiare sensibilità alle nozioni di diritto essenziali per comprendere e soprattutto applicare le norme giuridiche che regolano i settori della tutela e della valorizzazione dei Beni Culturali nell'ordinamento giuridico italiano.
Lo studente deve conoscere la storia d'Italia e d'Europa oggetto dei programmi della scuola secondaria di secondo grado.
E' altresì importante la conoscenza dei principi della Carta Costituzionale e delle regole che in essa disciplinano l'ordinamento della Repubblica (Parlamento, Governo, Magistratura, Pubblica Amministrazione, Regioni ed Enti locali).
Il docente svolgerà esclusivamente lezioni frontali con ausilio di slide di ppt che in parte saranno scaricabili dalla piattaforma Moodle Unipi.
Tali supporti saranno messi a disposizione di volta in volta dopo ogni lezione.
Per avere un'idea del prossimo corso e degli argomenti che saranno affrontati, si consiglia di esaminare i file già nseriti su Moodle per il corso dell'A.A. 2015/2016.
L'interazione tra studente e docente avverrà nei ricevimenti e con l' uso della posta elettronica. Oltre che a lezione.
Non sono previste prove intermedie.
Le lezioni saranno tenute esclusivamente in italiano
Delivery: face to face
Learning activities:
Attendance: Advised
Teaching methods:
Il Programma che segue è valido anche per coloro che seguono il Regolamento 509/99 (Legislazione dei Beni Culturali e Ambientali – 5 CFU)
Il corso si suddivide in due parti. Uno prima parte dedicata alla normativa vigente in materia di tutela, conservazione e fruizione-valorizzazione dei beni culturali contenuta nel Codice approvato con il D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. La seconda parte riguarda la storia della legislazione italiana in tema di tutela del patrimonio storico artistico: dalla Roma antica alla legislazione degli Stati italiani prima del 1861, fino alle prime leggi di tutela del Regno d’Italia.
L’obiettivo della prima parte del corso è quello di permettere allo studente di orientarsi all’interno del Codice, dimostrando la conoscenza dei principi contenuti nella normativa e degli istituti giuridici ivi previsti e disciplinati.
Durante il corso saranno quindi impartite le nozioni fondamentali di diritto necessarie a comprendere al meglio l’applicazione delle norme del Codice.
Nel dettaglio, il corso di soffermerà sui seguenti temi:
- la struttura del Codice;
- le nozioni di Testo Unico e di Codice;
- le fonti del diritto della tutela e della valorizzazione : le regole del gioco, i soggetti coinvolti e i loro rapporti; ci si soffermerà, in questo ambito, ad evidenziare la ripartizione delle competenze legislative e regolamentari tra Stato, Regioni ed enti locali in base alle riserve e ai principi fissati dalla Carta Costituzionale;
- saranno quindi affrontati i principi contenuti nella Parte Prima del Codice (Disposizioni generali).
Della Parte Seconda del Codice (Beni culturali), ci si soffermerà per prima cosa sulle categorie di beni culturali individuate dall’art. 10.
Saranno poi trattati temi fondamentali, quali:
- la “verifica” dell’interesse culturale e gli atti di disposizione dei beni pubblici;
- la “dichiarazione” di interesse culturale e la vendita dei beni privati;
- le misure di protezione dei beni culturali;
- le misure di conservazione;
- la circolazione in ambito nazione e internazionale dei beni culturali e delle cose di interesse culturale;
- i ritrovamenti e le scoperte (in particolare per quanto riguarda l’oggetto e gli effetti; il ruolo degli archeologi e l’archeologia preventiva);
- le espropriazioni di beni culturali e gli altri provvedimenti di natura latu sensu ablatoria previsti dal Codice;
- il concetto di fruizione dei beni culturali; il rapporto tra conservazione, fruizione e valorizzazione; uso e godimento generalizzato, speciale e individuale dei beni culturali;
- la valorizzazione dei beni culturali: nozione e finalità; le attività di valorizzazione e gli strumenti regolati dal Codice; la gestione delle attività di valorizzazione e il ruolo dei privati;
Durante il corso saranno esaminati il regime sanzionatorio disciplinato dal Codice per le violazioni delle norme di tutela dei beni culturali (parte quarta del Codice) ed inoltre saranno fornite indicazioni sulla struttura organizzativa del Ministero per i beni e le attività culturali.
Per quanto riguarda la parte storica, nella parte finale del corso ci si soffermerà, in particolare, ad analizzare l’approccio alla tutela nelle seguenti fasi storiche:
- gli ordinamenti degli Stati preunitari;
- il periodo compreso tra l’unità d’Italia e la legge Rosadi;
- il ventennio;
- dalla fine del secondo conflitto mondiale alla Commissione Franceschini.
E' assolutamente necessario che lo studente si procuri un testo aggiornato del D.Lgs. 42/2004 (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio) da consultare a lezione e che in sede di esame dovrà dimostrare di avere letto sapendone riconoscere principi e istituti.
Il testo verrà comunque fornito dal docente e inserito sulla piattaforma Moodle Unipi.
Testi d’esame (frequentanti)
I testi d’esame per coloro che frequenteranno le lezioni potranno limitarsi a:
1) Alessandro Crosetti – Diego Vaiano “Beni culturali e paesaggistici”, Giappichelli Editore, terza edizione, 2014. La sola Parte Prima del testo.
2) Giulio Volpe “Manuale di diritto dei Beni culturali. Storia e attualità”, CEDAM, Padova, terza edizione, 2013, solo i primi quattro capitoli. Una copia – della prima edizione 2005 – può essere consultata presso la Biblioteca di Antichistica con la seguente collocazione: DID A 114.
I testi sopra indicati non sono alternativi tra loro per coloro che sostengono l’esame da 5 e da 6 CFU.
Coloro che sostengono l’esame da 3 CFU possono limitarsi al solo testo di Alessandro Crosetti e Diego Vaiano.
Per tutti è consigliata la lettura del testo :
Salvatore Settis “Paesaggio, Costituzione, Cemento”, Einaudi, 2010 soprattutto per i riferimenti alla storia della legislazione post-unitaria in tema di tutela dei beni culturali e del paesaggio.
Testi d’esame (non frequentanti)
1) Alessandro Crosetti – Diego Vaiano “Beni culturali e paesaggistici”, Giappichelli Editore, terza edizione, 2014. La sola Parte Prima del testo.
2) Alessandro Ferretti “Diritto dei Beni culturali e del Paesaggio”, Simone editore, settima edizione, 2016. Esclusi i seguenti capitoli : 3, 14, 16, 17.
3) Giulio Volpe “Manuale di diritto dei Beni culturali. Storia e attualità”, CEDAM, Padova, terza edizione, 2013, solo i primi quattro capitoli. Una copia – della prima edizione 2005 – può essere consultata presso la Biblioteca di Antichistica con la seguente collocazione: DID A 114.
4) Andrea Emiliani “Leggi, bandi e provvedimenti per la tutela dei beni artistici e culturali negli antichi Stati italiani 1571 – 1860” Nuova Alfa Editoriale, 1996. Del testo vanno selezionati e studiati i seguenti Editti dello Stato Pontificio (Provincie Romane) : Proibizione del Cardinale Valenti (1750), Editto Cardinale Doria Pamphilj (1802), Editto Cardinale Pacca (1820-1821). Una copia può essere consultata presso la Biblioteca di Storia delle Arti (Biblioteca centrale) con la seguente collocazione: 344.45094 LEG.
I testi sopra indicati NON sono alternativi tra loro per coloro che sostengono l’esame da 5 e da 6 CFU.
Coloro che sostengono l’esame da 3 CFU possono invece limitarsi ai testi di Alessandro Crosetti-Diego Vaiano e quello di Alessandro Ferretti.
Per tutti è consigliata la lettura del testo :
Salvatore Settis “Paesaggio, Costituzione, Cemento”, Einaudi, 2010 soprattutto per i riferimenti alla storia della legislazione post-unitaria in tema di tutela dei beni culturali e del paesaggio.
L'esame è composto esclusivamente da una prova orale.
La prova consiste in un colloquio tra il candidato e il docente, o anche tra il candidato e altri collaboratori del docente titolare.
La durata media del colloquio è di circa mezz'ora.
La prova riguarda l'intero programma. Non sono previste prove intermedie.
Le domande riguardano sempre sia la parte del programma che tratta la normativa vigente, sia la parte relativa alla legislazione storica.
La prova orale non è superata se il candidato non si esprime in modo chiaro, se non usa la terminologia corretta oppure se il candidato non dimostra di sapersi orientare nell'individuare i principi che regolano i casi e le questioni proposte dal docente.
Il colloquio non avrà esito positivo se il candidato pur rispondendo in modo adeguato alla domanda sulla parte della normativa vigente, non risponderà in modo altrettanto adeguato alle domande sulla parte storica del programma. E viceversa.
Si invitano caldamente gli studenti candidati alle sessioni d’esame ad iscriversi nella lista nel termine assegnato. Una volta iscritti, nel caso di rinuncia a sostenere l’esame, i candidati sono invitati a cancellarsi dalla lista o ad avvisare il docente anche via mail con un congruo anticipo.
Il docente non effettua esami “fuori appello”.
Non è ammessa alcuna deroga.
L'inizio delle lezioni è fissato per il giorno Martedì 20 settembre 2016 h. 10,15
Il calendario delle lezioni è il seguente : Martedì e Mercoledì h. 10,15 - 11,45 Aula 1 Ex Dipartimento di Chimica in Via Risorgimento a due passi dal Dipartimento di CFS