Scheda programma d'esame
MUSICAL CRITICS
MARCO GRONDONA
Academic year2017/18
CourseSTUDIES IN PERFORMING ARTS AND COMMUNICATION
Code711LL
Credits6
PeriodSemester 2
LanguageItalian

ModulesAreaTypeHoursTeacher(s)
CRITICA MUSICALEL-ART/07LEZIONI36
MARCO GRONDONA unimap
Programma non disponibile nella lingua selezionata
Programma (contenuti dell'insegnamento)
Anno scolastico 2018

 

CRITICA MUSICALE (già ARMONIA COMPARATA ED EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO)

 

Il corso serve ad acquisire in tempi abbastanza brevi una discreta competenza teorico-armonica che non passi attraverso le difficoltà d'un lessico complesso ma nasca dall'ascolto consapevole d'una silloge di brani significativi. Non nutro alcuna fiducia nei numeri e nella nomenclatura, convinto quanto Schopenhauer che la musica sia qualcosa di più che un exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi, quello, per intenderci, che attrae gli «ammiratori» di Bach di cui Adorno si faceva beffe. Proverò dunque a leggere «testi» (quasi tutti del periodo «classico», qualcuno tratto dal repertorio della cosiddetta «popular music») perché gli scolari memorizzino un novero ristretto ed essenziale di formule che l’uso cristallizzò in un momento magico della storia della musica occidentale. Quel che conta infatti è percepire il peso sonoro d’un fenomeno sforzandosi di coglierne il contenuto di verità con l’«insensatezza» propria dei suoni piuttosto che stracciarne la veste fantastica e ridurli ad etichetta, peggio ancora se soffocata dai numeri. Provare l’Armonia – così come si prova passione o rabbia – può consistere anche nel passare le dita sui pulsanti a sinistra della fisarmonica, quelli degli accordi, «quasi un branco di caprioli innamorati fra gli alberi della foresta»: non si impara il latino traducendo dall’italiano, ma col mandare a memoria i primi versi del IV dell’Eneide! Occorre quindi che il bagaglio dei concetti rimanga modesto, contando sulle esigenze didattiche da una parte, dall'altra sulla passione di Fedele D’Amico, il più grande musicologo italiano del secolo scorso, un intellettuale che giocò a rimanere un «dilettante» fino all’ultimo giorno della sua vita.

 

Ogni cenno sarà chiarito al pianoforte: lettura sì fatta, proprio in grazia della sua lentezza, rispetta infatti i tempi d’apprendimento di ciascuno e le possibilità di chi pure non conosce le regole della grammatica musicale; possono frequentare tutti gli studenti che lo vogliano, senza riguardo a loro eventuali conoscenze pregresse: chi - come si dice in proverbio - «non sa cos'è il DO» ha l'occasione preziosa per impararlo. Copie di musica notata verranno distribuite assai spesso, ed il programma d'esame consiste solo nelle nozioni impartite a lezione.

Le ore del corso devono sempre intendersi come uno spazio per godere la musica, a partire dai primi esempi che riguarderanno brani armonicamente elementari del periodo «classico»; le lezioni prevedono, secondo l'ordinamento dipartimentale, quattro ore settimanali e la frequenza - a partire da mercoledì 28 febbraio - è paternalisticamente raccomandata. Avranno luogo nell’Aula di Musica di palazzo Matteucci il mercoledì (10,15-12) e il ¯giovedì (10,15-12), mentre alle 12 del giovedì - o in qualunque altro momento per chi non fosse in grado di rispettare l'orario - riceverò gli studenti nello studio al secondo piano di palazzo Matteucci; possono peraltro cercarmi al telefono (333-8410672) o scrivermi all’indirizzo di posta elettronica: marco.grondona@unipi.it.

 

Updated: 14/02/2018 18:07