Gestione dei percorsi assistenziali prenatali-intrapartum-postpartum

-Attivare percorsi assistenziali appropriati alla sorveglianza clinica prenatale-intrapartum-postnatale, avvalendosi di linee duida, o protocolli

-Utilizzare strumenti clinici per la valutazione del bilancio di salute materno/fetale e per l’identificazione precoce e dinamica dei fattori di rischio, secondo un approccio olistico

-Effettuare l’ecografia office a supporto della visita ostetrica, nel rispetto delle linee guida condivise

-Concorrere alla costruzione e utilizzare strumenti operativi e informativi anche informatizzati, per la raccolta di dati clinici, di interventi di provata efficacia offerti alla donna ad ogni incontro del percorso assistenziale

-Assicurare la tracciabilità della cartella ostetrica dei percorsi assistenziale al fine di poter garantire una rivalutazione della loro applicazione con particolare attenzione alle interfacce del percorso nascita

-Prescrivere gli esami clinici alla gestante nel rispetto dell’appropriatezza delle evidenze scientifiche

-Garantire alla donna l’attivazione di un percorso di consulenza specialistica in presenza di fattori di rischio o complicanze materno/fetale al fine di pianificare interventi specifici

-Favorire scelte consapevoli alle donne sull’assistenza attraverso un colloquio individuale o mediante l’utilizzo di strumenti informativi professionalizzanti (es: piano del parto, counselling breve..)

-Fornire un adeguato counselling prenatale e post natale nel rispetto delle evidenze scientifiche

-Identificare le donne, le famiglie fragili o con condizioni di disagio psico-sociale ed elaborare con l’equipe multi professionale i percorsi clinico-socio-assistenziali specifici ed appropriati

-Attivare modelli assistenziali, innovativi e appropriati condivisi con la donna nel percorso nascita

-Collaborare nell’organizzare i percorsi assistenziali con il team multi professionale nella scelta delle tecnologie e degli strumenti in relazione al livello di complessità delle cure ed all’evoluzione scientifica

-Applicare, quando indicato, il monitoraggio fetale con scalp

-Sostenere la donna nella scelta dei metodi farmacologici e non per il controllo del dolore nel parto

-Utilizzare in modo appropriato le tecnologie per la sorveglianza materno/fetale nel rispetto delle linee guida o protocolli

-Effettuare l’episiotomia nel rispetto delle indicazioni cliniche

-Effettuare l’episiorrafia, la riparazione dei tessuti perineale e la sutura di lacerazioni, quando necessario

-Praticare il secondamento manuale e l’assistenza al parto podalico, quando necessario

-Utilizzare l’ecografia e altri strumenti di diagnostica semplice a sostegno dell’attività assistenziale al travaglio di parto

-Gestire in autonomia l’assistenza ostetrica alla gestante, puerpuera a basso rischio prima, durante e dopo il parto nonché il relativo percorso di degenza nel caso di parto in ospedale o casa di maternità

-Garantire l’applicazione degli opportuni modelli assistenziali e diagnostico terapeutico al puerperio in base al profilo di rischio

-Sostenere la donna e la coppia nelle situazioni di disagio psico-emotivo, sociale, con fragilità e attivare percorsi di rete tra ambiente ospedaliero e territoriale

Gestione dei percorsi assistenziali dell’ambito della medicina materno/fetale