Scheda programma d'esame
HISTORY OF ANCIENT PHILOSOPHY
MARIA MICHELA SASSI
Academic year2018/19
CoursePHILOSOPHY AND FORMS OF KNOWLEDGE
Code336MM
Credits12
PeriodSemester 1
LanguageItalian

ModulesAreaTypeHoursTeacher(s)
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICAM-FIL/07LEZIONI72
MARIA MICHELA SASSI unimap
Obiettivi di apprendimento
Learning outcomes
Conoscenze

Lo studente potrà accostarsi a una problematica cruciale del pensiero antico quale è quella dei processi della memoria, con attenzione in particolare per Platone e  Aristotele. In particolare dallo scritto di Aristotele Sulla memoria, emergerà un  modello sofisticato di funzionamento della mente.    

 

Knowledge

The student who completes the course successfully will be able to demonstrate a solid knowledge of ancient philosophy in its historical development. He or she will be able to develop a critical philosophical approach to ancient texts, and will have demonstrated the ability to analyze philosophical arguments from a theoretical point of view, at the same time placing them into their historical context.

In particular, the student will be able to approach a crucial problem of ancient thought, such as the theories on memory processes elaborated by Greek phiklosophers, with particular attention to Plato and Aristotle. In particular from the writing of Aristotle On Memory, a sophisticated model of cognitive models will emerge.

Modalità di verifica delle conoscenze

L'accertamento delle conoscenze avrà luogo mediante la valutazione di un approfondimento su un problema specifico attinente all'argomento del corso, che verrà richiesto al candidato in forma di seminario in classe, o in alternativa di elaborato scritto da consegnare alla docente qualche giorno prima dell'appello prescelto; in ogni caso da completarsi in sede d'esame con un'interrogazione orale sull'intera tematica del corso.

Assessment criteria of knowledge

The student will be assessed on his/her demonstrated ability to discuss the main course contents using the appropriate terminology. 

Methods:

  • Final oral exam
  • Continuous assessment

 

Capacità

Lo studente dovrà essere in grado di affrontarela tematica oggetto del corso con intelligenza critica e capacità di inquadramento storico, nonché di collegamenti con questioni della filosofia della mente contemporanea.

 

Skills

The student will grow able to discuss the subject matter of the course with critical intelligence and awareness both of the historical development of ancient thought and of its relevance to modern psychological researc on memory.

Modalità di verifica delle capacità

La modalità di verifica delle capacità critiche del candidato convergerà con quella di verifica delle conoscenze di base acquisite nell'ambito considerato.

       

Assessment criteria of skills

Same as under "Assessment criteria of knowledge"

Comportamenti

Lo studente potrà acquisire e sviluppare non solo accuratezza e precisione nella lettura e valutazione delle posizioni sostenute nei testi che verranno letti e commentati in classe, ma attitudine all'uso critico di un autore classico nel dibattito  su problematiche contemporanee. 

Behaviors

Students will be asked to intervene as actively as possible on readings of texts and interpretations proposed by the teacher, so as to acquire and develop accuracy and precision in reading and evaluating the arguments sustained in the texts that will be read and commented.

Modalità di verifica dei comportamenti

Gli studenti verranno sollecitati a intervenire il più attivamente possibile sulle tesi interpretative proposte sia nelle lezioni frontali tenute dalla docente sia nei seminari dei loro colleghi. 

 

 

 

 

 

Assessment criteria of behaviors

In class, see above.

Prerequisiti (conoscenze iniziali)

Sarà presupposta una conoscenza delle linee essenziali del pensiero platonico e aristotelico.

Prerequisites

General acquaintance of Plato's and Aristotle's thoughts.

Indicazioni metodologiche

A una prima fase introduttiva di lezioni frontali della docente dovranno seguire seminari degli studenti frequentanti. Strumento di supporto costante sarà il testo aristotelico, la cui lettura dovrà appoggiarsi alla conoscenza di posizioni interpretative sostenute nei saggi previsti in bibliografia (alcuni in inglese). Si precisa che i riferimenti al testo originale di Aristotele verranno resi intelligibili anche a chi non abbia conoscenza di greco antico. Sarà fornito eventuale materiale di supporto in fotocopia. 

Teaching methods

Delivery: face to face

Attendance: Advised

Learning activities:

  • attending lectures
  • preparation (optional) of oral/written report
  • participation in discussions
  • individual study
  • Bibliography search

 

Teaching methods:

  • Lectures
  • Seminar

 

Programma (contenuti dell'insegnamento)

I meccanismi della memoria nel pensiero antico.

Dopo un’introduzione atta a tratteggiare il complesso di concezioni della memoria caratterizzanti la cultura di età arcaica e classica, si punterà sugli sviluppi di questa problematica nel pensiero platonico e aristotelico. Anche un veloce sguardo alla letteratura scientifica mette in evidenza che in quest’ambito, pur studiatissimo, non è emerso finora un punto di grande interesse, connesso precisamente con lo snodo Platone-Aristotele. Gli specialisti del pensiero platonico si sono concentrati per lungo tempo sulla nozione di anamnesis, nel quadro generale della teoria della conoscenza alla quale Platone si propone di offrire, per questa via, una fondazione metafisica. L’attenzione degli studiosi si è dunque rivolta soprattutto alla coerenza complessiva dell’operazione e all’adeguatezza epistemica della cornice ‘mitica’ delineata nel Menone, nel Fedone, nel Fedro. Il problema della mneme, ovvero dell’attività di immagazzinamento di quei dati su cui la reminiscenza si esercita, è stato tendenzialmente indagato come accessorio, nel presupposto più o meno taciuto che fosse accessorio anche per Platone. Come conseguenza di questo atteggiamento, la ‘caduta’ dell’anamnesis dall’orizzonte dell’interesse platonico, osservabile nei dialoghi tardi, è stata sì colta come problematica, ma non ha trovato adeguata spiegazione.

E’ giusto invece volgere adeguata attenzione alle due celebri immagini che Platone mette in opera, nel Teeteto, per illustrare i meccanismi della memoria: l’immagine della voliera, e quella della ‘scrittura’ dei ricordi nell’anima. La nostra ipotesi di lavoro è che tali metafore (soprattutto la seconda) siano il frutto di un serio tentativo che Platone compie, in questa fase, di fare i conti col rapporto fra memoria e sensazione, coerentemente con quell’interesse crescente per la percezione e il mondo sensibile, che ha un notorio sbocco nel Timeo. L’ipotesi è anche che Platone fosse attento fin dall’inizio alla specifica natura e ai meccanismi della mneme. Già nel Fedone la tematica della reminiscenza è introdotta con un’esemplificazione circoscritta all’ambito del visibile, e Platone stesso pone qui al centro il problema della somiglianza fra la cosa attualmente percepita e il suo modello conservato nella mente (il ritratto di Simmia e il vero Simmia).

Se si assume questa prospettiva, il De memoria aristotelico si può leggere come una sequenza di risposte a problemi già posti da Platone. Per lo più è apparso strano che Aristotele, in un contesto empiristico apparentemente così distante da quello platonico, adotti proprio il termine anamnesis per designare il faticoso processo di richiamo delle rappresentazioni di dati percettivi/nozioni apprese, depositatisi come “impronte” e “dipinti” nel sensorio comune. Ma è opportuno sottolineare, a questo proposito, che Platone stesso ha progressivamente circoscritto la fase di fissazione dei dati nell’anima all’arco della vita umana: è in questo quadro che ha trovato elaborazione l’immagine della traccia mnemonica come “impronta” o “segno” nell’anima, che troviamo per la prima volta nel Teeteto. Un altro momento forte della connessione Aristotele-Platone va vista nella definizione del ricordo come frutto di un logos interno all’anima, tale da identificare il phantasma mnemonico come eikon di qualcosa che si è precedentemente percepito/appreso: come si è visto anche questo processo di ‘spostamento dello sguardo’ dalla copia al modello, per cui Romeyer Dherbey ha potuto chiamare Aristotele “fenomenologo della memoria”, ha cominciato a delinearsi in Platone. Il principale momento di innovazione dell’operazione aristotelica andrà allora ricercato soprattutto nell’insistenza sulla struttura materiale del corpo ai fini della conservazione degli aisthemata e del loro fissarsi in phantasmata (con una peculiare ripercussione sulla nozione di phantasia ).

Se possibile affronteremo anche le concezioni della memoria elaborate in ambito epicureo e stoico, e in Plotino: in questo caso gli appositi testi verranno forniti in fotocopia.

Syllabus

The mechanisms of memory in ancient thought.

After outlining the whole of conceptions of memory that are to be found in the archaic and classical age, we will focus on how Plato and Aristotle deal with the faculty of memory and its workings. Even a quick look at the scientific literature shows that in this field, although very studied, a point of great interest has not emerged until now. Experts of Platonic thought have for a long time focused on the notion of anamnesis within the general framework of Plato's theory of knowledge, and so the problem of mneme, namely, the activity of storing sensible data, has mainly been  investigated as an accessory. It is right, however, to pay proper attention to the two famous images that illustrate in Plato' Theaetetus  the mechanisms of memory: i. e., the aviary and  the 'writing' of memories in the soul. Our working hypothesis is that Plato was sensitive  to the specific nature and mechanisms of mneme from the Phaedo onwards.

Within this perspective, Aristotle's De memoria can be read as a sequence of answers to problems already posed by Plato. A crucial link between Aristotle and Plato must be seen in the definition of memory as the result of a logos within the soul, such as to identify the mnemonic phantasma as eikon of something previously perceived / learned. The main Aristotle's innovation will then be sought above all in his attention to the material structure of the body in view of the conservation of obkects of perception and learning and their transformation into phantasmata .

Bibliografia e materiale didattico

 

Fonti:

Di Platone verranno letti passi di Menone, Fedone, Fedro, Filebo, Teeteto, di cui se necessario verranno verranno rese disponibili le fotocopie. Per chi volesse comunque procurarsi i dialoghi nella loro interezza, sono consigliabili per il Menone il volume a cura di Bonazzi pubblicato da Einaudi per Fedone, Fedro, Teeteto i volumi editi da Laterza dotati di testo e traduzione a fronte, introduzione e note (per i primi due dialoghi di B. Centrone, per il terzo di A. M. Ioppolo); per il Filebo l’edizione Bompiani a cura di M. Migliori;

Di Aristotele leggeremo lo scritto Della memoria e della reminiscenza, nella versione di Diego Lanza inin Aristotele, Opere biologiche, a cura di D. Lanza – M- Vegetti, Torino, UTET, 1971, rist. 1996, pp. 1119-1141.

 

Letteratura secondaria:

 

  1. Cambiano, G.: Problemi della memoria in Platone, in M. M. Sassi (a cura di), Tracce nella mente. Teorie della memoria da Platone ai moderni, Pisa: Edizioni della Normale, 2007, pp. 1-23;
  2. Lanza, D.:  La sfera dei comportamenti psicofisici nei Parva Naturalia, in Aristotele, Opere biologiche, a cura di D. Lanza – M- Vegetti, Torino, UTET, 1971, rist. 1996, pp. 1045 – 1075;
  3. Ricoeur, P.: Passato, Memoria, Oblio , in L. Ruggiu (a cura di), Filosofia del tempo, Bruno Mondadori, Milano 1998, pp. 214-230;
  4. Rotondaro, Qualche osservazione sulla memoria in un dialogo-memoria, ne Il Teeteto di Platone: struttura e problematiche, a cura di G. Casertano, Loffredo, Napoli 2002, pp. 216-245;
  5. Sassi, M. M.:  Aristotele fenomenologo della memoria, in Tracce nella mente, cit., pp. 25-46;
  6. Vernant, J.-P.: Aspetti mitici della memoria, in Id.Mito e pensiero presso i Greci. Studi di psicologia storica, [Paris 1965] trad. ital. Einaudi, Torino 1970, pp. 41-65;
  7. Id.Il fiume Ameles e la melete thanatu [sic], ibidem, pp. 67-81 (ma da leggere solo pp. 67-74).
  8. Chi si trovasse a frequentare discontinuamente le lezioni nell'ultima parte del corso, dedicato al De memoria et reminiscentia di Aristotele, dovrà leggere il commento a questo testo di R. Sorabji, Aristotle On memory, I ed. Brown University Press, Providence, 1972, nonché le note alla traduzione di D. Lanza in Aristotele, Opere biologiche (cit. supra), pp. 1119 –1139.

 

 

 

Bibliography

 

Sources: selected passages form Plato's dialogues; Aritotle, De memoria.


Bibliography 

  1. Cambiano, G.: Problemi della memoria in Platone, in M. M. Sassi (a cura di), Tracce nella mente. Teorie della memoria da Platone ai moderni, Pisa: Edizioni della Normale, 2007, pp. 1-23;
  2. Lanza, D.:  La sfera dei comportamenti psicofisici nei Parva Naturalia, in Aristotele, Opere biologiche, a cura di D. Lanza – M- Vegetti, Torino, UTET, 1971, rist. 1996, pp. 1045 – 1075;
  3. Ricoeur, P.: Passato, Memoria, Oblio , in L. Ruggiu (a cura di), Filosofia del tempo, Bruno Mondadori, Milano 1998, pp. 214-230;
  4. Rotondaro, Qualche osservazione sulla memoria in un dialogo-memoria, ne Il Teeteto di Platone: struttura e problematiche, a cura di G. Casertano, Loffredo, Napoli 2002, pp. 216-245;
  5. Sassi, M. M.:  Aristotele fenomenologo della memoria, in Tracce nella mente, cit., pp. 25-46;
  6. Vernant, J.-P.: Aspetti mitici della memoria, in Id.Mito e pensiero presso i Greci. Studi di psicologia storica, [Paris 1965] trad. ital. Einaudi, Torino 1970, pp. 41-65;
  7. Id.Il fiume Ameles e la melete thanatu [sic], ibidem, pp. 67-81 (ma da leggere solo pp. 67-74).
  8. Chi si trovasse a frequentare discontinuamente le lezioni nell'ultima parte del corso, dedicato al De memoria et reminiscentia di Aristotele, dovrà leggere il commento a questo testo di R. Sorabji, Aristotle On memory, I ed. Brown University Press, Providence, 1972, nonché le note alla traduzione di D. Lanza in Aristotele, Opere biologiche (cit. supra), pp. 1119 –1139.
Indicazioni per non frequentanti

 

 

*** Chi fosse motivatamente impossibilitato a frequentare è tenuto a prendere contatto con la docente in sede di ricevimento, preferibilmente dalla fine di ottobre in poi, per concordare altre adeguate integrazioni bibliografiche.

 

 

Modalità d'esame

*** Lo svolgimento di un seminario orale o di una relazione scritta su temi attinenti al corso, da presentarsi almeno una decina di giorni prima dell’esame orale, sarà gradita e potrà alleggerire di qualche lettura l'interrogazione orale; chi legge il greco è invitato a presentare la lettura di uno o più testi, in sede di esame, in lingua originale.

Assessment methods

There will be a final oral examination focusing on reading and contextualizing the relevant Plato's and Aristotle's texts.

Work placement

Yes

Note

Il corso avrà inizio lunedì 24 settembre alle 14.15, nell'aula R5 di Palazzo Ricci.

L'orario di lunedì martedì mercoledì è così articolato:

 LUNEDI': 14:15‑15:45Aula R5

MARTEDI': 14:15‑15:45Aula R3

MERCOLEDI': 14:15‑15:45Aula R8

Updated: 08/02/2019 17:38