CdSFILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Codice246MM
CFU6
PeriodoPrimo semestre
LinguaItaliano
Moduli | Settore/i | Tipo | Ore | Docente/i | |
STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO ANTICO E MEDIEVALE (S) | M-STO/05 | LEZIONI | 36 |
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Lo studente potrà acquisire una conoscenza approfondita di un momento importante del pensiero scientifico greco, mediante la collocazione dell'opera platonica da un lato rispetto alla tradizione precedente (quella che usiamo chiamare "presocratica"), dall'altro rispetto agli sviluppi successivi del pensiero cosmologico, nel quale (fino all'età medievale e moderna) la ricezione del Timeo ha profondamente agito.
La verifica avrà luogo attraverso un esame orale dopo la fine del corso, ma dato l'impianto seminariale di questo allo studente sarà richiesta una relazione orale (consistente nella lettura commentata di una sezione del dialogo) durante lo svoglimento del corso. Se questo per varie ragioni non risulterà possibile, verrà richiesta una relazione scritta su tema a scelta inerente al programma del corso, da consegnare al docente almeno una settimana prima dell'esame orale.
Lo studente dovrà acquisire la capacità di presentare con chiarezza, nell'ambito della relazione seminariale orale o in quella scritta, i problemi interpretativi posti, sia sul piano filologico che su quello filosofico, da un testo chiave del pensiero filosofico antico.
Modalità identiche a quelle di verifica delle conoscenze, di cui sopra.
Gli studenti verranno sollecitati a intervenire il più attivamente possibile sulle prospettive interpretative di volta in volta proposte sia dalla docente nella lezione frontale, sia dai loro colleghi negli interventi seminariali.
Tale verifica avrà luogo in classe.
E' richiesta una conoscenza complessiva del quadro della filosofia greca, che viene normalmente assicurata nel corso triennale pisano dalla frequentazione (obbligatoria) di Istituzioni della Filosofia Antica. Gli studenti provenienti da altre Università che non abbiano dato neanche un esame di Storia della Filosofia Antica sono invitati a presentarsi alla docente all'inizio del corso per individuare la soluzione della difficoltà in determinate letture integrative.
Può essere utile accompagnare la frequentazione di questo corso al corso di filosofia tardo antica tenuto dalla Prof. Cristina D'Ancona, dedicato al trattato plotiniano su Essere e tempo in cui sono rintracciabili influenze del Timeo.
Cosmologia, matematica, e fisiologia. Una lettura del Timeo di Platone
La lettura del dialogo platonico insisterà inizialmente (nelle lezioni frontali della docente) sulla definizione programmatica del discorso sul cosmo come un "discorso plausibile", ovvero come la migliore spiegazione possibile -se pure incapace di aspirare a certezza assoluta- del divenire sensibile. Sullo sfondo così tracciato sarà possibile apprezzare, proseguendo e completando la lettura del Timeo (secondo un calendario di seminari da organizzarsi per tempo) il contributo che Platone reca in proprio nel quadro della scienza del suo tempo. Quest'opera si rivela non solo uno straordinario crogiolo di riferimenti alla tradizione di ricerca dei naturalisti di età presocratica e dei medici ippocratici, ma anche il luogo di elaborazione di una originalissima teoria della materia su basi matematiche, che si giova dei risultati di una stereometria nascente; di una teoria dei moti celesti; di una descrizione accurata della fisiologia del corpo umano, con speciale attenzione alla sua relazione con le operazioni psichiche. Lungo la lettura, infine, dovrà essere tenuto presente un tema cruciale che attraversa lo studio del cosmo nel pensiero antico, che è quello del finalismo della natura, che proprio nel Demiurgo del Timeo si presenta con i tratti del "disegno intelligente" (per dirlo con una formula moderna, ma non troppo anacronistica).
Fonte primaria:
- Platone, Timeo. Introd., trad. (con testo greco a fronte), note ecc a cura di F. Fronterotta, Milano, Rizzoli (BUR), 2003.
Letteratura critica:
- G. E. R. Lloyd, La scienza dei Greci, trad. it. Bari, Laterza, 1978, pp. 1-198; [non più disponibile in commercio, sarà da fotocopiare dall'esemplare presente in Biblioteca]
- G. E. R. Lloyd, Matematica e natura, mito e scienza in Platone, in Id., Metodi e problemi della scienza greca, trad. it. Bari, Laterza, 1991, pp. 567-599;
- D. Sedley, Creazionismo: il dibattito antico da Anassagora a Galeno. trad. it. Roma, Carocci, 2011, cap. 4 (Platone);
- ai fini della relazione potranno essere individuati di volta in volta specifici brevi saggi di approfondimento
Coloro che motivatamente intendano dare l'esame senza avere frequentato sono invitati a prendere contatto con la docente non meno di due mesi prima dell'appello prescelto, per individuare opportune integrazioni bibliografiche.
Previa la presentazione di una relazione (orale o scritta:cfr. anche sopra, modalità di verifica delle conoscenze), l'esame sarà orale e verterà su una comprensione del testo del Timeo e delle questioni che esso solleva, anche tenendo conto delle prospettive critiche cui si sarà fatto riferimento nel corso.
Lunedì 9 e martedì 10 le lezioni di Storia del pensiero scientifico antico e medievale non avranno luogo. Il corso riprenderà regolarmente Lunedì 16 alle 10.15.