Scheda programma d'esame
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
VINCENZO MELE
Anno accademico2018/19
CdSSCIENZE POLITICHE
Codice062QQ
CFU6
PeriodoSecondo semestre
LinguaItaliano

ModuliSettore/iTipoOreDocente/i
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE SPS/08LEZIONI42
VINCENZO MELE unimap
Obiettivi di apprendimento
Learning outcomes
Conoscenze

Il corso si dedica alla analisi sociologica dell'immaginario della cultura di massa, dalla sua nascita nelle metropoli ottocentesche fino alla sua definitiva affermazione contemporanea. Durante le lezioni ci soffermeremo in dettaglio sull’analisi e il commento di alcuni concetti chiave dei sociologi classici (Marx, Weber, Simmel, Durkheim) che offrono una serie di chiavi interpretative ancora attuali per analizzare le questioni fondamentali dell'immaginario moderno, postmoderno e digitale.

Knowledge

The course will firstly provide the fundaments of sociology of the imaginery of mass culture, from the XIX century metropolis to the digital age.  During the course we will focus on the classics of contemporary social theory (Marx, Weber, Simmel, Durkheim) who still offer some conceptual tools (ideology, rationalization, form of sociation, sacred) to interpret modern, post modern and digital imaginery. 

Modalità di verifica delle conoscenze

L’esame consiste in una prova orale, condotta secondo i criteri di cui all’art. 23 del Reg. did. di Ateneo. Data la particolare natura del corso che si fonda sul commento del materiale visuale, la frequenza è vivamente consigliata.

Assessment criteria of knowledge

The student will be assessed on his/her demonstrated ability to discuss the main course contents using the appropriate terminology. - During the oral exam the student must be able to demonstrate his/her knowledge of the course material and be able to discuss the reading matter thoughtfully and with propriety of expression.

Capacità

Lo studente sarà in grado di analizzare in modo critico alcune figure dell'immaginario della cultura di massa moderna, postmoderna, digitale.

Skills

The student will be able to analyze critically the main topics of serial mass imaginary. 

Modalità di verifica delle capacità

Le conoscenze saranno verificate attraverso un confronto continuo in aula e nella prova orale finale.

Assessment criteria of skills

The skills, for history of sociology course, will be tested through a continuous debate in classroom and the final proof.

Prerequisiti (conoscenze iniziali)

È caldamente consigliato aver sostenuto l'esame di storia e teoria sociologica.

Prerequisites

Students are kindly recommended to get basic knowledge in general sociology and sociological theory. 

Indicazioni metodologiche

Le lezioni saranno strutturate in modo da consentire la partecipazione attiva degli studenti. Oltre alle
lezioni frontali, quindi, saranno proposti temi di discussione in linea con gli obiettivi del
corso. Sarà attivata una pagina del corso sulla piattaforma e-learning dell'ateneo in modo da rendere più
agevole la condivisione del materiale didattico (presentazioni power point, articoli scientifici, documenti
video, etc.).

Teaching methods

 

Teaching methods:

  • Lectures 
  • Student participation
  • Public discussion
  • Power Points slides
  • Visual materials
  • Analysis of visual materials
Programma (contenuti dell'insegnamento)

Il corso si dedica alla analisi sociologica dell'immaginario della cultura di massa, concentrandosi in maniera monografica sulla storia del concetto di industria culturale, dalla sua nascita nelle metropoli ottocentesche fino alle sue declinazioni nella cultura digitale contemporanea. Durante le lezioni ci soffermeremo in dettaglio sull’analisi e il commento di alcuni passaggi chiave dei sociologi classici (Marx, Weber, Simmel e Durkheim), che offrono una serie di chiavi interpretative ancora attuali per analizzare l'immaginario moderno e postmoderno. Questo approccio consente di evitare una frequente distorsione delle teorie della comunicazione: quella di concentrarsi unicamente sul presente, rimanendo invischiate negli aspetti più tecnici dei sistemi comunicativi, sottovalutando la loro componente eminentemente culturale, che è data da sedimentazioni di generi e linguaggi diversi succedutisi nei diversi tempi storici. La metropoli è il luogo sociale e culturale della modernità dove i problemi fondamentali della comunicazione moderna si sono manifestati in maniera imponente e paradossale. È nella metropoli tra otto e novecento che ha avuto origine quel flusso ininterrotto di suoni, segni e immagini che riempie la vita quotidiana della maggior parte degli abitanti del nostro pianeta. In quel periodo si sono verificati imponenti trasformazioni del paesaggio urbano (la nascita delle architetture del consumo, come i passages e i grandi magazzini); mutamenti nel campo dell’estetica, della cultura e del costume grazie alla diffusione della moda, della pubblicità e dei giornali quotidiani; la trasformazione della percezione dello spazio e del tempo a seguito delle grandi innovazioni tecniche come la ferrovia, l’illuminazione artificiale, la radio, il telefono, la fotografia, il cinema. Tali mutazioni hanno investito direttamente i vissuti dei soggetti che abitano la metropoli modificandone i linguaggi, le relazioni, i comportamenti. È dunque in questo contesto che ha preso avvio quel processo di radicale trasformazione dei modi e delle forme dell'esperienza che oggi, grazie alla presenza sempre più pervasiva di media e New media, vive continui e rinnovati sconvolgimenti.

Il corso prevede una parte storico-teorica ed una parte di sociologia visuale. La prima parte del corso è dedicata alla storia e alla sociologia dell’immaginario moderno e postmoderno, con l’analisi e il commento puntuale dei concetti fondamentali di Marx (feticismo della merce), Weber (razionalizzazione e salvezza), Durkheim (il sacro e il rito), Simmel (la forma dell'associazione), Benjamin (l'immagine dialettica), Adorno (l'industria culturale). Sulla base dell'elaborazione di questi autori e dello sviluppo contemporaneo di queste teorie, verranno analizzati alcuni materiali video rappresentativi dell'immaginario moderno (Tempi Moderni di C. Chaplin), postmoderno (Blade Runner di R. Scott) e digitale (Black Mirror). 

Syllabus

As a product of collective – national – imaginary, the Gangster (with big “G”) is an archetype (Gardaphe 2006) that embodies goals (money, power, sex) that the dominant culture both encourages and represses (at least for the majority of people). As a social and psychological character, the Gangster is what we want to be and what we are afraid we may become. The attraction and repulsion of this ambiguous figure can be explained with what S. Freud first (1919) and Lacan after (1962) called “the uncanny”: an instance where something can be familiar, yet uncomfortably foreign at the same time. The uncanny can function as a cultural tool for a critique of dominant imagery and identity, since it can deconstruct the narcissistic, autonomous, masculine subject. Everyday world suddenly loses its familiar side, and becomes the messenger of a new relationship with the world beyond domination. As imaginary and iconic figure, the Gangster offers a road map for the directions taken by variants of patriarchal family and masculinity in different cultural and national contexts.

The Sopranosand Gomorrahare two gangster family sagas that represent two different but linked national subcultures, in two different historical periods. The six seasons (1999-2007) of The Sopranosalmost coincide with G. W. Bush era, which has been characterized by seminal events like 9/11 and the Iraq war. It became immediately clear that the successful HBO series was much more than a simple saga of a mobster family, in continuity with the successful Hollywood genre. The Sopranosrepresented a refined deconstruction of the American dream (Simon 2003). Tony Soprano – the Italian American family boss – gets panic attacks and becomes an example of “metrosexuality”, in which the urban macho man is getting in touch with traits associated with femininity: vulnerability, displays of emotion, and going to psychotherapy (Johnson 2007). The popularity of the Sopranos in USA contrasts with the apparent inexplicable reason why Tony Soprano was unsuccessful of in his country of origin: Italy. As Roberto Saviano – author of Gomorrah, the book published in 2006 on the new Neapolitan mafia – observed, Italy’s imaginary is populated by the old fashion mafia Bosses (Saviano 2007). The Italian public doesn’t seem to understand and sympathize with Tony’s anxieties attacks, therapeutic sessions or family’s problems.

The recent two seasons of the TV series Gomorrah(2014-2016) – inspired by Saviano’s book – offers a different style of mafia family portrayal from The Sopranos, or other Italian series like Il Capo dei Capi. Gomorrah shows street-level crime and its familistic hierarchical organization from the pavement up to the level of command, and giving a story about external and internal power struggles between different families and clans. All characters appear to be irredemptively dammed – the biblical reference to the city of sin Gomorrah is not by chance. The meaningful critic of family and masculinity produced by The Sopranosseems far to be reached in the Italian public discourse. Gomorrahrepresents Italian amoral familism (Banfield 1958) as a naturalistic impulse that drives both female and male characters deterministically toward money and power. Italian national identity is historically fragile and seriously threatened by the criminal powers of organized crime: it is not yet ready to see the mobsters as a deconstructive mirror of the dominant masculinity.

Bibliografia e materiale didattico

Testi d’esame

  • Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Bari, Laterza 2011 (Introduzione, cap. 1: par. 1.1, 1.3, cap. 2, cap. 3)
  • Grassi, Introduzione alla sociologia dell’immaginario, Guerini e Associati, Milano, 2006.
  • Materiale presente su Moodle
  • Appunti presi e materiale video visualizzato in classe. Particolare importanza verrà data ai testi dei sociologi classici (Marx, Weber, Durkheim e Simmel) e contemporanei (Benjamin, Adorno, MacLuhan, Harvey) commentati in classe. Per chi non è in grado di seguire con costanza è preferibile il corso per non frequentanti. 
Bibliography

Course texts: 

  • Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Bari, Laterza 2011 (Introduzione, cap. 1: par. 1.1, 1.3, cap. 2, cap. 3)
  • Grassi, Introduzione alla sociologia dell’immaginario, Guerini e Associati, Milano, 2006.
  • Appunti presi e materiale video visualizzato in classe.
Indicazioni per non frequentanti

Per gli studenti non frequentanti è possibile portare un programma alternativo sul tema La metropoli come piattaforma espressiva della modernità.

Testi d’esame

  1. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Bari, 2011 (solo le parti indicate a lezione e nella guida alla preparazione dell’esame, disponibile sulla homepage del docente).
  2. Benjamin, Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media. Torino, Einaudi, 2012: solo i saggi alle pp. 17-50 (L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica), pp. 163-202 (Di alcuni motivi in Baudelaire), pp. 372-386 (Parigi, la capitale del XIX secolo). Sono incluse le introduzioni di A. Pinotti e A. Somaini alle pp. IX-XXVIII, 5-13, 115-125, 345-360.
  3. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito, Roma, Armando 1995 (obbligatoria l’introduzione di P. Jedlowski, pp. 7-33) e G. Simmel, La moda e altri saggi di cultura filosofica, Longanesi, Milano 1985, pp. 29-52. I saggi di Simmel sono pubblicati anche in G. Simmel, Moda e metropoli, Prato, Piano B Edizioni, 2011.
  4. M. Horkheimer, T. W. Adorno, L’industria culturale, in Dialettica dell’illuminismo. Torino, Einaudi, 2010, pp. 126- 181.

 

(PS: i materiali per questo corso non saranno disponibili su moodle).

 

Propedeuticità: sociologia generale.

Non-attending students info

Not-attending students can study an alternative program on the metropolis as place of modern communication and culture: 

A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione (Sociologies of Communication), Laterza, Bari, 2011.

W. Benjamin, Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media (Aura and Choc. Essays on Media's Theory). Torino, Einaudi, 2012: only the essays The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility, pp. 17-50, On Some Motivs by Baudelaire, pp. 163-202, and Paris, The Capital of the XIX Century, pp. 372-386.

G. Simmel, Moda e metropoli (Fashion and Metropolis), Prato, Piano B Edizioni, 2011.

For the students who cannot attend the classes: students must know the thought of Georg Simmel and Walter Benjamin. For this we recommend the introductions of P. Jedlowski to G. Simmel, Le metropoli e la vita dello spirito (Metropolis and Mental Life), Roma, Armando 1995 and V. Mele to G. Simmel, Estetica e Sociologia (Sociological Aesthetics), quoted, and the introductions by A. Pinotti and A. Somaini to W. Benjamin, Aura e choc, quoted, pp. IX-XXVIII, 5-13, 115-125, 345-360.

Modalità d'esame

L’esame consiste in una prova orale, condotta secondo i criteri di cui all’art. 23 del Reg. did. di Ateneo. Data la particolare natura del corso che si fonda sul commento del materiale visuale, la frequenza è vivamente consigliata.

Assessment methods

The examination consists of an oral exam, conducted according to the criteria set out in the art. 23 of the University Regulations. Attendance is warmly recommended. 

Note

Particolare importanza verrà data ai testi dei sociologi classici (Marx, Weber, Durkheim e Simmel) e contemporanei (Benjamin, Adorno, MacLuhan, Harvey) commentati in classe. Per chi non è in grado di seguire con costanza è preferibile il corso per non frequentanti. 

Ultimo aggiornamento 28/05/2019 10:36