Scheda programma d'esame
PAPIROLOGIA A-B
MARGHERITA ERBI'
Anno accademico2016/17
CdSFILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Codice434LL
CFU12
PeriodoSecondo semestre
LinguaItaliano

ModuliSettore/iTipoOreDocente/i
PAPIROLOGIA A-BL-ANT/05LEZIONI72
MARGHERITA ERBI' unimap
Programma non disponibile nella lingua selezionata
Programma (contenuti dell'insegnamento)

La papirologia: tradizione antica e problemi di conservazione (modulo A).

 

Un’introduzione alla papirologia non può che prendere avvio dalla illustrazione dei materiali scrittori impiegati nell’antichità e delle fasi di fabbricazione del rotolo. Ma fondamentale sarà nel corso anche l’indagine sulle forme del libro antico e sui motivi storici e sociali che favorirono il progressivo passaggio dal rotolo al codice. Individuare i luoghi e i modi dei principali rinvenimenti sono i presupposti per contestualizzare i testi giunti a noi su papiro. Come è noto, i papiri provengono in prevalenza dall’Egitto, ma non meno significativi sono i casi di recupero di papiri in altre aree del Mediterraneo: un caso clamoroso è rappresentato dalla biblioteca rinvenuta nella Villa dei Papiri ad Ercolano. L’analisi delle varie forme dei testi conservati consente di accedere alla conoscenza diretta della vita amministrativa, sociale e culturale dell’Egitto greco-romano. L’importante contributo offerto dai papiri alla conoscenza della letteratura greca e latina sarà illustrato attraverso la valutazione dei casi più celebri di testi rinvenuti: oltre alla produzione degli autori più diffusi nell’antichità, ad esempio Omero e Demostene, il corso considererà varie opere tramandate dai papiri, dai Persiani di Timoteo (PBerol inv. 9875) fino al recente Posidippo (PMilVogl VIII 309). A partire da questi esempi il corso esaminerà sia il restauro dei papiri, sia la pubblicazione dei testi, nonché gli strumenti e i metodi impiegati. Indispensabile sarà la ricostruzione dei lineamenti della storia della papirologia dalle prime campagne di scavo agli sviluppi più recenti della disciplina attraverso il supporto dell’informatica.

Il De bono rege secundum Homerum di Filodemo di Gadara: PHerc. 1507 (modulo B).

Il PHerc 1507, rotolo sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e rinvenuto all’interno della Villa dei Papiri ad Ercolano, svolto nel 1808 e oggi conservato in 10 cornici, tramanda il De bono rege secundum Homerum di Filodemo, un trattato nel quale convivono la parenesi politica e l’esegesi di Omero. Composto molto probabilmente all’inizio del soggiorno di Filodemo in Italia, quando il filosofo cerca di legarsi a Calpurnio Pisone Cesonino, il De bono rege secundum Homerum, rientra a pieno titolo negli scritti περὶ βασιλείας genere al quale si è dedicato lo stesso Epicuro. In questo speculum principis Filodemo si presenta quale precettore di un politico, in maniera esplicita nella dedica finale (col. XLIII), mentre nel corso dell'analisi rivolge una serie di insegnamenti e di consigli perché Pisone gestisca il suo governo, tanto quanto la sua vita privata, nel segno della prudenza, della clemenza e dell’equilibrio. Certo, non poche sono le peculiarità di questo testo. Innanzitutto il De bono rege, opera nel solco di Epicuro, s’inserisce in maniera diretta nella produzione politica, per quanto il monito di Epicuro formulato con il noto λάθε βιώσας, fosse interpretato come una diretta astensione del saggio dai dalla politica. Inoltre, ed è questo un dato da non sottovalutare, il De bono rege esemplifica i consigli rivolti al patronus Pisone tramite numerosi versi dell’Iliade e dell’Odissea, nonostante il rifiuto della poesia dal sistema filosofico del Giardino. L’indagine sul rotolo, sviluppata sia in una prospettiva papirologica sia in una prospettiva paleografica si servirà degli strumenti in uso per la ricerca sui papiri di Ercolano, dai disegni oxoniensi e napoletani che documentano le prime copie del trattato già all’indomani del suo svolgimento alle innovative immagini multispettrali che garantiscono una più precisa lettura e ricostruzione del testo. L’analisi del De bono rege permetterà anche di considerare il tipo di esegesi sul testo di Omero proposto da Filodemo cercando di spiegare le apparenti contraddizioni che emergono dall’opera rispetto alla filosofia di Epicuro.

Bibliografia e materiale didattico

Modulo A

Bagnall R.S., Reading Papyri. Writing Ancient History, London - New York 1995, trad. it. Roma 2007, 19-88.

Dorandi T., Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi, Roma 2007, 13-101.

Longo Auricchio F., La biblioteca ercolanese, «Atene e Roma» 3-4 (2008), 190-209.

Puglia E., La cura del libro nel mondo antico. Guasti e restauri del rotolo di papiro, Napoli 1997, 1-119.

Turner E.G., Greek Papyri. An Introduction, Oxford 1980, 2° ed., trad. it. Roma 2002.

Modulo B

Capasso M., Manuale di papirologia ercolanese, Lecce 1991.

Crisci E., Degni P., La scrittura greca dall’antichità all’epoca della stampa, Roma 2012, 11-116.

Dorandi T., Filodemo. Il buon re secondo Omero, Napoli 1982.

Gigante M., Filodemo in Italia, Firenze, 1990.

Indicazioni per non frequentanti

Programma da concordare con il docente

Modalità d'esame

Verifica orale

Ultimo aggiornamento 25/01/2017 09:02