CdSLINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Codice1092L
CFU9
PeriodoPrimo semestre
LinguaItaliano
Moduli | Settore/i | Tipo | Ore | Docente/i | |
STORIA E TECNICHE DELLA CRITICA LETTERARIA | L-FIL-LET/14 | LEZIONI | 54 |
|
Titolo del corso: GLI OGGETTI NELLA POESIA DEL '900
La rappresentazione degli oggetti in letteratura si presta in maniera esemplare sia a indicare un attraversamento transepocale che a segnalare grandi cesure culturali. L’antropologia ci insegna che, da sempre, le cose “parlano”. Attraverso le cose il mondo si offre al nostro sguardo e al nostro operare.
In particolare nel '900 è stata messa radicalmente in discussione l’oggettività del mondo e delle cose. Le epistemologie novecentesche hanno criticato come ingenua la separatezza tra soggetto e oggetto. Così pure è stata messa in discussione la dicotomia fra oggetti d’uso e oggetti estetici. Con l’industria gli oggetti diventano tutti ‘copie’ di una serie e non vi è più l’originale. Nella merce tende ad annullarsi la differenza fra oggetti investiti di senso (l’opera d’arte, l’oggetto sacro) e gli oggetti del quotidiano.
Una volta evidenziata l’importanza antropologica e socio-economica delle “cose” occorre chiedersi: che posto hanno le cose in quell’attività immaginativa codificata che noi chiamiamo “letteratura”? E, in generale, nella creazione artistica? In che modi e in che forma gli oggetti divengono una “forma del contenuto” di un testo e un tema letterario o artistico?
Title of the course: THE OBJECTS IN THE TWENTIETH-CENTURY POETRY
The representation of the objects in literature is an ideal topic for both pointing out the crossing of different time frames and drawing attention to radical cultural upheavals. Anthropology teaches us that things always “speak”. Through things, we can observe the world with our eyes as well as from the perspective of our activities.
Especially during the twentieth century, objective views of the world and of the things have been radically put into discussion. Twentieth-century epistemologies underlined the naiveté implied in the presumed split between subject and object. Likewise, the dichotomy between practical objects and aesthetic objects was criticized. Because of industry, objects become series of “copies” and therefore the originals disappear. In the context of merchandise, the difference between objects invested with meaning (artistic or sacred objects) and everyday objects tends to vanish.
Once we have highlighted the anthropological and socio-economic importance of “things”, we should ask: which is the role of the objects in that imaginative, encoded activity called “literature”? And, in general, in the artistic creation? In what ways and in what form do the objects become a “form of the content” of a text as well as a literary or artistic theme?
Testi letterari: fra gli altri, Borges, Gozzano, Montale, Calvino, Eliot, Giudici, Nove, McCarthy.
Bibliografia critica: Benjamin, Barthes, Orlando, Bodei, Fusillo, Baudrillard, Eco.
Altri testi verranno indicati a lezione.
Eventuali non frequentanti dovranno concordare un programma con il docente.
Colloquio orale.
Orario delle lezioni:
-martedì, 8:30-10:00, Aula 10 (Palazzo Ricci)
-mercoledì, 8:30-10:00, Aula 10 (Palazzo Ricci)
-giovedì, 8:30-10:00, Aula 3/4 (Polo Carmignani - Piazza dei Cavalieri, 8)
Le lezioni cominceranno martedì 2 ottobre.