Scheda programma d'esame
LINGUA E TRADUZIONE: LINGUA ROMENA III
LUCIA URICARU
Anno accademico2018/19
CdSLINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Codice079LL
CFU9
PeriodoSecondo semestre
LinguaItaliano

ModuliSettore/iTipoOreDocente/i
LINGUA E TRADUZIONE: LINGUA ROMENA IIIL-LIN/17LEZIONI54
LUCIA URICARU unimap
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze

Il corso intende sviluppare negli studenti la capacità di analisi dell’organizzazione temporale del discorso in una prospettiva teorica semantico-pragmatica.

L’impianto teorico si baserà sul carattere deittico della codificazione dello spazio e del tempo nel linguaggio naturale per comprendere le differenze riguardo alla codificazione (ad esempio) cronologica del tempo. Saranno analizzate le caratteristiche del sistema deittico e il condizionamento contestuale dell’interpretazione del sistema deittico. Il condizionamento contestuale sarà esemplificato e messo in discussione attraverso l’analisi di alcuni frammenti di dialogo, di testi soprattutto letterari e di alcune registrazioni audio e video.

Saranno analizzati in modo concreto i modi specifici di codificazione lessicale dell’espressione deittica dello spazio e del tempo in lingua italiana e romena. In pratica, verrà dettagliata ed esemplificata l’espressione deittica della distanza temporale.

Riguardo alla codificazione grammaticale (dei tempi verbali), la prospettiva semantico-pragmatica offrirà agli studenti gli strumenti necessari per comprendere, interpretare e spiegare le differenze di utilizzo che appaiono nell’impiego dei tempi verbali tra l’italiano e il romeno.

Modalità di verifica delle conoscenze

È prevista una valutazione che riguarderà contenuti del corso e anche una prova di traduzione. Saranno proposti testi selezionati dal docente, da tradurre e analizzare dal punto di vista dell'utilizzo dei tempi verbali. Sarà sottoposta agli studenti una ulteriore domanda, di ordine più generale e di stampo teorico.

Durante le lezioni gli studenti avranno la possibilità di rispondere a quesiti puntuali su diversi argomenti e di esprimere i propri punti di vista sugli aspetti tematici che faranno l'oggetto delle analisi lingustico-traduttologiche.

   

Capacità

Si veda la rubrica Conoscenze

Modalità di verifica delle capacità

Saranno valutate in particolare le capacità di esposizione degli argomenti teorici e la precisione nell'analisi grammaticale e traduttologica dei testi che saranno sottoposti agli studenti. 

Comportamenti

Saranno acquisite opportune accuratezza e precisione nell'uso della lingua romena, nell'ambito delle competenze acquisite che riguardano l'uso dei tempi verbali, nonchè gli strumenti utili per un'analisi semantica e sintattica dell'organizzazione temporale di un discorso.  

Prerequisiti (conoscenze iniziali)

Non sono necessari particolari prerequisiti per poter usufruire di questa parte del corso, oltre ad avere frequentato negli anni anteriori i corsi e i lettorati di Lingua Romena. 

Indicazioni metodologiche

Le lezioni saranno per lo più frontali, svolte con l'ausilio di materiali didattici su supporto cartaceo e di brani di testi letterari e non, che saranno forniti dalla docente.

Tipo di strumenti di supporto: oltre a materiali didattici su supporto cartaceo, che sarrano forniti in fotocopia dal docente, altri materiali saranno scaricati da siti web o forniti sotto forma di registrazioni video e audio.  

Programma (contenuti dell'insegnamento)

Il corso intende sviluppare negli studenti la capacità di analisi dell’organizzazione temporale del discorso in una prospettiva teorica semantico-pragmatica.

L’impianto teorico si baserà sul carattere deittico della codificazione dello spazio e del tempo nel linguaggio naturale per comprendere le differenze riguardo alla codificazione (ad esempio) cronologica del tempo. Saranno analizzate la specificità della referenza deittica e il condizionamento contestuale nell’interpretazione della stessa. Il condizionamento contestuale sarà esemplificato e messo in discussione attraverso l’osservazione e l’analisi di alcuni frammenti di dialogo, di testi soprattutto letterari e di alcune registrazioni audio e video.

Saranno analizzati concretamente i modi specifici di codificazione lessicale dell’espressione deittica, dello spazio e del tempo in lingua italiana e romena. Verranno messe in evidenza le affinità e le interazioni delle espressioni lessicali deittiche che specificano lo spazio e il tempo.

Verrà prestata un’attenzione speciale ai tempi verbali come strumenti linguistici principali che assicurano l’organizzazione temporale degli eventi nel discorso. I tempi verbali appaiono nelle entità linguistiche che si possono interpretare in diretta dipendenza dal loro uso.

Sarà sottolineato il ruolo fondamentale del momento dell’enunciazione come punto di riferimento nello stabilire i rapporti deittici (anteriorità, simultaneità, posteriorità) che i tempi verbali definiscono. Rapportandosi al momento dell’enunciazione vengono a crearsi le divisioni temporali: presente, passato, futuro.

Nella costruzione e nella coesione del discorso temporale, i rapporti anaforici designano una relazione in funzione del riferimento che emerge da diversi tipi di informazioni date dal testo: espressioni lessicali temporali, tempi verbali deittici, ecc. Attraverso il processo di interpretazione si può stabilire, ad esempio, l’ordine temporale degli eventi nel discorso.

Un’attenzione speciale verrà prestata alle differenze di utilizzo delle forme temporali in italiano e in romeno.

Le differenze appaiono nel modo più evidente nei condizionamenti imposti dall’uso dei tempi verbali, che sono stabiliti dalle regole di concordanza temporale. La concordanza obbliga all’utilizzo di alcune forme temporali (o forme modali con valore temporale) nella subordinata (in generale completiva), dipendente da una reggente il cui verbo è al tempo passato. Nella semantica del discorso, il fenomeno di concordanza o di “trasposizione” è considerato un mezzo per segnalare la presenza nella reggente di un punto di rifermento diverso dal momento dell’enunciazione e, di conseguenza, è necessario indicare, attraverso la forma temporale della subordinata, lo stabilirsi di un rapporto anaforico il cui punto di riferimento è al passato, presente nella reggente. In modo naturale, nella subordinata le relazioni temporali non possono più essere indicate dalle forme temporali deittiche.

Nella lingua romena, le forme temporali deittiche (presente, passato prossimo, futuro) sono impiegate in modo corrente nelle proposizioni subordinate a una reggente il cui verbo è a un tempo passato. Il naturale impiego delle forme temporali deittiche nella subordinata può essere argomentato attraverso l’inesistenza nella lingua romena di una forma verbale che esprima il futuro/la posteriorità nel passato.

Il fenomeno descritto sarà analizzato prendendo in considerazione diverse ipotesi che riguardano questo fenomeno di “sconnessione” dal punto di riferimento, ovvero dal momento dell’enunciazione, è la “riconnessione” a un altro punto di riferimento, che si trova nella reggente.

Dal punto di vista pratico si confronteranno alcuni testi tradotti dall’italiano al romeno in cui sono documentate opzioni inadeguate di traduzione.

Nella parte pratica del corso saranno proposte per l’interpretazione temporale dei testi in romeno per la traduzione in italiano, che appartengono a diversi periodi storici, al fine di documentare la frequenza del fenomeno linguistico che si intende esaminare.

Bibliografia e materiale didattico

La bibliografia assicurerà la base teorica nonchè gli strumenti pratici di analisi e d'interpretazione per un corretto utilizzo dei tempi verbali.   

1. Grammatiche

Institutul de Lingvistică ”Iorgu Iordan” (2016), Gramatica de bază a limbii române, (coord. G. Pană Dindelegan) ed. seconda, București, Univers Enciclopedic, Partea a III-a, pp.91-95; pp.210-215   

Salvi, G., Vanelli, L. (2004), Nuova grammatica italiana, Bologna, il Mulino, pp.108-117; pp.261-266; pp.321-329 

2. Bibliografia generale

Levinson, St.C. (1985), La pragmatica, Bologna, il Mulino, capitolo ”La deissi”.

Moeschler, J., Reboul, A.(1999) Dictionar enciclopedic de pragmatică, Cluj-Napoca, Echinox,cap. 17 : Coerență :temporalitate

Vanelli, L. (1992), La deissi in italiano, Padova, Unipress, cap. "La deissi temporale".   

3.Studi

Benincà, P., Berizzi, M., Vanelli, L. (2016), L'espressione della distanza temporale di anteriorità in italiano e altre varietà romanze, in Atti della XXI Giornata di Dialettologia (2015), Quaderni di lavoro ASIt, n. 19 (2016) pp.19-46 

Stavinschi, A. C. (2015), 1. Romanian, in "Manual of Deixis In Romance Languages", (eds. K. Jungbluth; Federica Da Milano), Berlin-Boston, Walter de Gruyter, pp. 17-44

 

Indicazioni per non frequentanti

La programmazione tematica del corso includerà gli stessi argomenti. Non sussistono variazioni per studenti non frequentanti in merito alla bibliografia e alla modalità di esame. 

La prova scritta sarà seguita nello stesso giorno da una prova orale, durante la quale sarà analizzato con ciascun studente lo scritto.  

Modalità d'esame

L'esame del Corso di Lingua Romena III è composto da una prova orale, durante la quale sarà analizzata con ciascuno studente la prova scritta. 

La prova scritta consiste nella traduzione dei brani di testo scelti per valutare le competenze degli studenti per quel che riguarda le differenze nell'utilizzo dei tempi verbali tra lingua romena e lingua italiana.

La prova orale consiste in: domande puntuali sull'elaborato scritto, concernenti i contenuti presentati durante il corso nella sua struttura completa, e in altre domande volte a verificare la precisione dell'analisi e del commento, sia di argomenti più prettamente teorici, sia dei brani di testo sottoposti agli studenti durante il corso e direttamente in sede di esame.

Stage e tirocini

Gli studenti potranno effettuare stage e tirocini in Romania, attraverso il programma di mobilità Erasmus Plus, nelle università con cui la disciplina Lingua e Letteratura Romena ha attivato degli accordi e specialmente presso le Università di Bucarest, Cluj-Napoca, Constanța, Timișoara.

In più, gli studenti che frequenteranno il terzo anno di Romeno hanno l'ulteriore possibilità di partire per un semestre di mobilità e acquisire fino a 30 CFU presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Bucarest, potendo scegliere diversi corsi (anche di Letteratura Romena) da un"pacchetto" più ampio, concordato dal Dipartimento FiLeLi con l'università della capitale romena. Per maggiori informazioni, contattare la Dott.ssa Emilia David e/o l'Ufficio Erasmus del Dipartimento FiLeLi.   

Altri riferimenti web

Pagina della disciplina Lingua e Letteratura Romena : https://www.facebook.com/Romeno.unipi

Ultimo aggiornamento 20/03/2019 11:01